-math and interview-

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Sbuffo e guardo male la ragazza affianco a me.
Lei mi sorrido e io le lanciò un pupazzo che avevo.
"Ei"protesta Vic.
"Ei un corno razza di deficente,ti ho dato cinque esercizi e l'unica cosa che hai scritto giusta sono i numeri che ti riporta il libro"le dico esasperata.
"Pensavo che fosse tutto giusto"mi guarda.
"Mya se prendo un'altra insufficienza i miei-si ferma un attimo a pensare-no niente ai miei non importerebbe"sospira di sollievo e si appoggia allo schienale della sedia.
"Si ma abbiamo detto che lo avresti fatto per te ricordi Vic"lei mi guarda come se ci stesse pensando.
"Oddio,ok facciamo così adesso facciamo un po' di pausa e poi riprendiamo tanto adesso dovrebbe arrivare Billie".

Vic mi aveva pregato di farla venire così se avessi avuto degli istinti omicidi Billie l'avrebbe protetta.
Povera illusa la mia ragazza farebbe di tutto per me anche mentire per un omicidio.
Ok comunque mi ha promesso che non avrebbe battibeccato con lei ma io non è che ci credi più di tanto.

"Ripetimi perché Billie non ci ha raggiunte due ore fa quando sono arrivata anche io?"mi domanda Vic una volta scese in cucina.
"Ma tu dove sei quando parlo?"le chiedo sedendomi sul divano in salone.
Lei non risponde e si mette ad accarezzare Atena che a quanto pare le piace.
Traditrice.
"Il pianeta Jonathan eh"ammicco e lei arrossisce.
"Non sei divertente"
"Oh quindi finché sei tu è divertente?"le chiedo assottigliando gli occhi.
"Esatto,quindi Billie?"
"Oggi aveva la sua prima intervista"dico emozionata.
"Merda,ma quindi è una star adesso"
"Se la chiami così ti lancia una certa occhiata che ti fa rimpiangere di essere nata"lei ride e io sorrido.

"Quindi sta andando bene"
"A quanto pare si"
"È fantastico,se lo merita ma non dirle che l'ho detto eh"io rido e annuisco.
Il citofono suona e io mi alzo correndo verso la porta.
"Se corressi così a ginnastica la professoressa non se la prenderebbe mai con noi"sendo dire a Vic ma la ignoro.

Apro la porta e lei è lì a sorridermi.
Ha indosso i soliti vestiti larghi e penso che siano gli stessi dell'intervista per prima di farla mi aveva mandato una foto.
"Ciao amore"mi afferra dalla vita e mi bacia.
Le farfalle incominciano a svolazzare e io circondo il suo collo.
"Com'è andata?"sussurro sulle sue labbra.
"È stato strano ma bello e anche spaventoso"mi sorride.
Io la bacio di nuovo e lei entra in casa sollevandomi da terra quel poco che serve per non farmi inciampare.
"Sono fiera di te"lei ridacchia e mi bacia di nuovo.

So quanto sia difficile per lei tutto questo.
È qualcosa che ama e che odia,ma so che con le giuste persone al suo fianco lei riesce a fare di tutto.

"Dovete ancora mangiarvi la faccia a vicenda?"chiede Vic sbucando dalla cucina.
"Oddio ma perché è qua?"Billie sbuffa e io la porto in cucina.
"Mi sembravi abbastanza felice quando ti ho detto che c'era anche lei"le ricordo.
"Cosa?Non me lo ricordo"dice Billie sedendosi sul divano.
"Immagino"rispomde Vic e io ridacchio.
Mi siedo vicino a Billie e lei mi circonda la spalla con un suo braccio.
"Allora Vic come va con matematica?"
"Splendidamente"
"Un disastro"
"Be' molto chiaro"Vic ridacchia e mi lancia un cuscino.

"Vuoi che ti preparo qualcosa?"chiedo a Billie.
"No grazie,penso che mi metterò nell'angolo e ti osserverò mentre ne dici di tutti i colori a Vic"
"Non va esattamente così"dice lei.
"No esatto le lancio le cose"rispondo io.
"Io ti adoro Mimi".
"Bene mentre voi vi mangiate con gli occhio io vado a prendere i libri"Vic si alza e dopo aver mimato con le mani due persone che si baciano e poi aver fatto finta di vomitare sparisce dalla nostra visuale.
"Che simpatica"
"Mhmh"mi impossesso delle sue labbra e lei come sempre mi accarezza un fianco da sotto la felpa.

"Allora raccontami tutto"le chiedo euforica.
"Non c'è niente di che in realtà,certo è stato emozionante ma alla fine ero a mio agio e poi-sussurra avvicinandosi a me-non vedevo l'ora di finire"
"Oh si immagino"lei ridacchia e poi sposta i suoi occhi su qualcosa al mio fianco,più precisamente alla parete.
"Ma quella sei tu"si alza e raggiunge la fotografia appesa.
"Si,mia madre le ha messe lì ieri sera all'una-mi fermo un attimo-sinceramente non so cosa le è preso,so solo che ero in camera mia e un attimo dopo qui a reggerle i chiodi"lei ride e poi si sofferma su una in particolare.
L'unica dove c'è mio padre.

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