-Vic's long tongue-

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Sbadiglio e mi sistemo meglio gli occhiali da vista sul mio viso.
Mi stringo nella felpa di Billie e dondolo sulle mie converse.
Il sole non è ancora sorto e l'aria è leggermente fredda ma comunque sopportabile.
Il meteo dice che i primi di aprile dovrebbe piovere ma il cielo è privo di nuvole ed è bluastro,segno che sarà soleggiato.

Perché sono impiedi prima dell'alba il venerdì mattina?
Per Billie ovviamente.
Parte tra poco per raggiungere l'aeroporto e dato che non ci vedremo prima della nostra uscita al luna park,cioè tra tre settimane,ho deciso di salutarla per bene.

Mi accovaccio quando vedo Shark scappare da tutto il trambusto che c'è in casa O'Connell e ridacchio quando scodinzola mentre lo accarezzo.
Sbadiglio ancora e per quanto i miei occhi vogliono chiudersi mi impongo di rimanere sveglia.
Abbastanza stufa mi siedo sui gradini del portico e Shark appoggia la testa sulle mie ginocchia e chiude gli occhi.
Quanto ti capisco,penso mentre lo guardo.

"Eccomi,ci sono,scusa Mimi"dice Billie venendo verso di me,con una delle sue solite tute,e tenendo Pepper al guinzaglio,dato che,essendo vecchietta,non se la sentono di portarla con loro e quindi mi sono offerta di tenerla io.
Le sorrido e appena Shark si sposta mi alzo.
"Mi raccomando,fai attenzione e pensami"dico sorridendo leggermente.
Quando non mi rispondeva ai messaggi i brutti pensieri prendevano il sopravvento e molte volte mi odiavo per questo.
Mi circonda la vita e mi attira a sé,affonda la testa nel mio collo e la stringo a me chiudendo gli occhi.

"Ti penso sempre,anzi forse più del dovuto"ridacchio e mi stacco da lei.
"Mi pensi anche quando sei sul palco?"le chiedo dopo poco,lei ci mette un pò a rispondere e un sorriso si fa largo sul suo viso
"Certo che si,una volta mi sono pure dimenticata il testo di una canzone"scoppio a ridere e lei mi da uno schiaffetto sul braccio.

"Sai magari potresti inviarmi delle foto"mi dice alzando e abbassando le sopracciglia.
"Sei una porca Billie"le dico indignata.
"Guarda che sei tu che hai capito male,intendevo delle foto dove sei vestita,però poi se mi vuoi mandare anche qualcos'altro"sussurra l'ultima parte.
"Sei una pedofila,appena te ne vai ti vado a denunciare"lei ridacchia e mi abbraccia.
"Mi ami troppo per denunciarmi"dice infilando le mani nella mia maglia e massaggiandomi i fianchi.
"Ne sei così sicura Eilish?"le chiedo alzando un sopracciglio.
"Oh si Mya,sicura al mille per mille"scuoto la testa e sorridi.

"Sei impossibile"le dico.
"E tu sei noiosa"ribatte lei affondano la testa nell'incavo del mio collo.
"Ti manderò tutte le foto che vuoi"dico dopo un pò e sento il suo sorriso sul mio collo.
Cattura le mie labbra in un bacio e le accarezzo la guancia,schiude le labbra e le nostre lingue incominciano a danzare facendomi battere forte il cuore.

"Appena torno non ti lascio più"sussurra guardandomi dritto negli occhi e io le credo,perché so di potermi fidare di lei.
Un sorriso si fa largo sul mio viso e la bacio ripetutamente mentre il sole incomincia a sorgere e i primi raggi ci accarezzano il viso.
Il tepore di quei raggi mi scalda la palle,e la sua presenza mi scalda il cuore mentre ci sussurrato un ti amo.

Billie viene richiamata quindi mi dirigo insieme a lei davanti a casa sua e saluto tutti,poi lei si gira verso di me e mi lascia il guinzaglio di Pepper.
"Fai la brava"le dice mentre l'accarezza.
Poi si alza e mi sorride.
"Fai la brava anche tu"le dico io.
"Io sempre,tranne quando sono con te"fa un sorrisino e mi bacia la guancia.
Io ridacchio e le afferro la maglia facendo scontrare le nostre labbra.
"Sbrigati a tornare"sussurro guardandola negli occhi e lei annuisce con un sorriso.

Saluto tutti e poi torno sul mio portico girandomi verso la casa di Billie.
Lei mi sorride e io le mando un bacio,lei fa finta di afferrarlo e se lo porta al cuore facendomi ridere.
Mi manda un bacio anche lei e me lo porto al cuore anche io facendola sorridere come una bambina.
Il calcson suona e dopo aver sbuffato sale in auto lanciandomi un ultimo sguardo.
Una volta partita resto a fissare il punto in cui è sparita e di quel tepore che prima sentivo resta solo quello del sole.

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