-may-

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Mi lego i capelli in uno chignon disordinato e poi indosso una gonna jeans azzurro chiaro che,come dice Vic,mi fascia il culo alla perfezione.
Ridacchio e indosso una maglia nera corta.
Faccio una giravolta allo specchio e poi un inchino,tenendo con la punta delle dita una finta gonna pomposa.
Se qualcuno dovesse commentare questa scena non so che parole userebbe.
Roteo gli occhi e poi deciso di scendere a prendere uno yogurt.
Maggio era ormai arrivato e con esso anche il caldo.
Ormai avevo messo via le felpe,e si anche quelle di Billie e non ne ero per niente felice,avere i suoi vestiti adosso era come essere con lei tutto il giorno.
Il profumo alla vaniglia era impresso in ogni fibra delle maglie o felpe e mi faceva battere il cuore.
Ma un uccellino mi ha detto che ha un sacco di maglie a maniche corte.
Non stai bene.

Mi dirigo in cucina ma una voce mi ferma.
"Ei,ei,ei,ei dove credi di andare vestita così?"aggrotto le sopracciglia e mi giro.
"Così come scusa?".
"Come devi vestirti solo con me"alzo un sopracciglio e la guardo.
"Quindi dove vai?"mi chiede sedendosi sul bracciolo del divano.
"A prendere uno yogurt?"dico indicando il frigo,mi esce più come una domanda che una affermazione e Billie ride.
"Tu che ci fai qua?".
"Camille mi ha chiesto una mano per piantare delle margherite".
"E tu te ne intendi di piante?"le chiedo un pò scettica,lei sbuffa e incrocia le braccia.
"Si,io e mia madre qualche volta ci divertivamo a curare il nostro giardino"annuisco e la guardo.

"Scusa ma dov'è Camille?".
"È uscita in cortile più o meno dieci minuti fa e mi ha detto di aspettare qua".
"Sarà scappata"Billie ridacchia e poi mi afferra un polso,la guardo e lei fa uno dei suoi soliti sorrisetto che mi fotte alla grande il cervello.
"Vieni con me piccoletta"sorrido e la seguo lanciando uno sguardo al giardino.
Mi appoggia alla parete,quella con il ciliegio che avevo fatto mesi prima,e mi bacia.
Schiudo la bocca e la sua lingua si scontra con la mia un paio di volte,mente io le circondo il collo e attacco il suo corpo al mio.
Le sue mani,involontariamente,a detta sua,finiscono sul mio fondoschiena che stringe,facendomi gemere nel bacio.

"Hai un specie di ossessione o cosa?"bisbiglio sulle sue labbra,che si increspano in un sorrisetto che mi fa perdere un battito.
"No piccola,è solo roba mia".
"Sembri uno di quei mafiosi che ci sono nelle telenovelas di Camille"ridacchia e mi bacia la guancia.
"Ma io sono seria".
"E io voglio che lasci in pace il mio sedere".
"Mmmmh"dice mettendosi un dito sul mento e assumendo un espressione pensierosa.
Sorrido e scuoto la testa.
"Fammici pensare,no"dice prima di caricarmi sulla sua spalla.

"Mettimi giù razza di demonio"Billie ride e mi butta sul divano,rimbalzo e afferro un cuscino che le tiro.
Lei sta per lanciarmelo ma una voce ci distrae.
"Ok,Billie puoi venirmi ad aiutarmi,oh ciao tesoro"mi saluta mia madre appena rientra dal giardino.
Come se non vivessimo nella stessa casa.
"Ciao mamma"allungo una mano verso Billie,che mi aiuta a tirarmi su.
Mi sistemo la gonna e,con molto piacere,noto che Billie mi guarda le gambe.
Sorrido e mi dirigo verso il frigo,prendo il mio yogurt e poi mi siedo su uno sgabello accavallando le gambe,sapendo che Billie mi stava ancora osservando.

"Vieni con me"le dice mia madre e lei la segue senza esitare.
Una palla di pelo sale sullo sgabello e si stravacca sulle mie gambe.
"Sei comoda principessa?"lei chiude gli occhi e mi ignora.
Simpatica.
Chissà da chi ha preso.
Non da te di sicuro.
E perché da te?.
Chi ha degli amici?.
Siamo la stessa persona.
Finiscila,sei solo invidiosa.

"Ei gnomo"mi saluta Luke.
Billie ha una brutta influenza su mia madre e Luke,sarà meglio che la minacci.
"Non ti saluto neanche"lui ridacchia e prende un bicchiere.
"Dov'è quella pazza?"chiede mentre prende dell'acqua dal rubinetto.
"In giardino con Billie".
"Dovresti essere terrorizzata,magari tua madre le sta raccontando delle cose imbarazzanti".
"Niente di nuovo da quello che fa sempre,ormai mi sono arresa".
Scuote la testa e sorride.
"Com'è andato quel compito di matematica?"mi chiede.
"A me bene,a Hen pure e invece a Vic non tanto e se l'è presa con il suo povero quaderno"rabbrividisco al solo ricordo di come era conciato alla fine della lezione e Luke scoppia a ridere.
"Vic mi fa morire"sorrido e roteo gli occhi.
"Lei si fa amare sa tutti"dico con tono tenero.
Sembro sua madre,rabbrividisco un'altra volta,a causa del ricordo di quella donna.

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