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"Se ci fai caso
Sembrano tutte bugie."

MARGOT

Non voglio più sentirlo parlare, non voglio più vederlo così vicino a me.
Se avevo anche solo pensato delle cose belle su di lui me le rimangio. Tutte. Una ad una.

Avevo pensato che avremmo potuto avere un rapporto? Di un qualsiasi tipo? Bene non ci sarà.
Mi viene da ridere per avergli quasi creduto del tutto, che stupida.

È uno stronzo, egocentrico ed egoista. Pensa solo a se stesso e basta.
Vuole fare il figlio perfetto e seguire tutte le regole del padre? Bene, che lo faccia senza di me. Io non voglio essere il motivo delle loro discussioni.
Io non voglio essere nominata da nessuno di loro.

Colpa mia che mi sono preoccupata dopo aver sentito quel rumore fortissimo e poi le grida. Ha fatto sorgere in me uno spirito di protezione che mi ha portato a seguirlo senza neanche pensarci; quando li ho sentiti litigare con quei toni così accesi non ho potuto fare a meno di mettermi lì ad ascoltarli.
Avevo paura per lui, io. Io mi stavo preoccupando per un tale...dio non so nemmeno come catalogarlo all'interno del mio cervello.

Filip non è come tuo padre.

Filip sarà anche uno stronzo ma non picchierebbe mai Frederick, nonostante i suoi toni e i suoi modi bruschi si vede che non farebbe mai dal male al figlio che ama.
Un po' sono contenta, non vorrei che nessuno passasse quello che ho passato io e sopratutto sono tranquilla per mia madre.

Dopo averli sentiti parlare mi volevo staccare le orecchie a morsi, letteralmente. Ha fatto male sentirmi rivolgere quelle frasi da lui.

Lui che ieri sera mi ha detto che si era preoccupato per me, che tutto quello che aveva fatto fino ad ora l'aveva fatto per me. Grandissimo bugiardo, manipolatore e...

Basta Margot, continuare ad insultarlo non porterà a niente.

Pensavi davvero potesse interessargli di te?

Meglio concentrare le mie energie su altro. Cammino più velocemente possibile a verso il garage per recuperare il mio casco. Lo prendo al volo con una mano ed esco fuori, come una furia.
Me lo sono letteralmente scrollato di dosso dopo aver già sentito Cam che, ringraziando il cielo, non ha fatto domande. Non ne fa mai, è semplicemente l'amico perfetto che tutti vorrebbero.

Ora mentre lo aspetto al di fuori del cancello immenso della villa compongo il numero di Alexa, abbiamo dei programmi e sinceramente sono anche contenta che quel bastardo li venga a sapere da Luke, solo in un secondo momento.
Gli darà fastidio? Meglio.

Per fortuna anche lei risponde dopo il secondo squillo.

-Amica mia, come ti senti? Stai meglio?-
-Oh alla meraviglia, ho smaltito alla grande sta mattina guarda..-
-Sicura che sia tutto okay Mar?-
-Ti ricordi quando ho detto che non volevo andare all'evento a paradise ride?-
-Tipo ieri sera?-
-Esatto, ho cambiato idea, vestiti che ti vengo a prendere-
-Che cosa è successo?-
-Cam mi accompagna a riprendere la moto, appena presa vengo da te, poi ti racconto-

Attacco non appena sento il rombo della moto vicino a me, accosta e si toglie il casco per dare via ai soliti convenevoli, inutili. Si ravviva i capelli castani passandoci la mano in mezzo, scuotendo appena la testa.

Un po' lo ringrazio per essere mio amico, alla fine qualcosa riesco ancora a costruirla senza rovinarla.
Ha un fascino tutto suo, tutti i suoi tatuaggi gli donano un'aria da perfetto bad boy che con il suo stile non fa che sottolinearlo ancora di più.

«Bellezza come va?» lo saluto con un bacio sulla guancia e mi sbrigo a salire dietro di lui.

«Bene, ieri sera mi hanno drogato con un drink ma tutto sommato poteva andare peggio tu?» via il dente via il dolore no?
Forse potevo pensarci sù prima di sparare tutto subito, cercare di essere un tantino più soft nel dirglielo, ma non me ne curo, per niente.

Little SecretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora