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"A volte sono tutto,
spesso sono niente"

MARGOT

Stiamo ballando ormai da troppo tempo e non mi sento più le caviglie o forse non le sento per qualche altro motivo? Non mi interessa sinceramente.
La musica mi pompa così forte nella testa che non ho nemmeno la forza per riuscire a pensare.

Stare con le ragazze mi fa sentire bene, mi hanno accolta nel loro gruppo come se mi conoscessero da sempre e questo mi da l'idea di essere nel posto giusto.
Di aver trovato finalmente il mio posto nel mondo.

«Stai veramente benissimo con questo vestito» mi dice Amber muovendosi a ritmo di musica un po' più vicina a me. Riuscire a focalizzarmi su di lei mi viene un po' difficile, sarà sicuramente colpa delle luci del salone.

«Grazie anche tu, l'argento ti fa risaltare la carnagione»
Ha un vestito tempestato di brillantini e le luci colorate della casa lo mettono ancora di più in risalto, essendo di qua tutte le ragazze hanno la carnagione piuttosto abbronzata cosa che devo dire sto iniziando un po' a prendere anche io, ma poco poco.
Quindi il vestito con le sfumature chiare le risalta tantissimo.

Basta fare pensieri difficili che inizio a non capirci più niente. Sono solo un tantino alticcia eppure riuscire a fare pensieri elaborati mi riesce proprio difficile. Rido appena e torno a concentrarmi solo sulla musica.
Ridiamo ancora tutte insieme e balliamo spensierate.

Noto una chioma rosso fuoco poco lontano da noi ed inizio di nuovo a sentire quel sentimento che non ho mai provato fino ad ora.
Gelosia.
Avrei voluto staccarle la mano non appena si è posata sul bicipite di Frederick ma non posso farlo, è il mio dannatissimo fratellastro.
Ho visto il modo in cui se lo stava mangiando con gli occhi e con tutto il tempo che ci ha messo per venire da noi non ho nemmeno voglia di pensare a cosa abbiano fatto, ma poi che cazzo me ne dovrebbe fregare a me?

La vera domanda è perché mi ha dato tanto fastidio? Ma poi chi cazzo è quella comunque?

Due mani si posano sui miei fianchi e inizio a sentire una presenza alle mie spalle ballare al mio stesso ritmo così rallento un po' , non me ne curo più di tanto fino a che non si abbassa al mio orecchio per sussurrarmi «Ciao bellissima, come mai non ti conosco?»
Alzo di poco lo sguardo verso le ragazze e sorridono tutte, Alexa più di tutte quindi scommetto che non sia poi così male questo ragazzo, decido di stare al gioco.
Che male ci sarà?

«Sono Margot, sono nuova e tu chi sei?» faccio per girarmi ma non me lo permette, mantenendomi incollata al suo petto mentre balliamo ancora.

Non ho nemmeno al forza per oppormi e un po' la cosa mi spaventa. Mi sento strana.

Ha delle mani abbastanza grandi e da quel che riesco a vedere anche delle braccia piuttosto muscolose. Sembra alto ma forse meno di Fred.
Perché cazzo inizio anche a paragonare la gente a lui?

«Io sono Nicholas e sei a casa mia bellezza» il suo respiro caldo mi solletica il collo, probabilmente è il fratello del ragazzo che mi ha offerto da bere prima o qualche parente, possibile che vivano tutti insieme?
Non capisco perché dover sottolineare il fatto che la casa sia la loro, vorranno ricevere dei complimenti o impressionare così?

Allungo le mani dietro al suo collo per riuscire ad avvicinarlo un po' e guardarlo almeno, ma non si smuove di tanto.
Vorrei riuscire a vederlo, l'altro ragazzo di cui non ricordo il nome non era male, non che me lo ricordi poi chissà quanto in realtà.

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