10

558 23 2
                                    

"Siamo la prima volta
Quella che non si scorda."

MARGOT

In questi giorni prima di questa benedetta cena di gala ho cercato di evitare Frederick in tutti i modi possibili, ho imparato perfino i suoi orari per non incontrarlo nemmeno sul pianerottolo delle nostre camere.

In realtà è stato piuttosto facile, oltretutto è anche abitudinario, scontato e noioso. Lo odio, santo cielo persino sentire i suoi passi fuori dalla porta mi fa salire il nervoso.

Gli ho creduto e questo mi fa imbestialire, perché a nessuno ho mai permesso di farsi spazio in me così facilmente e invece lui...
Avevo creduto veramente che potesse interessagli di me, che potesse preoccuparsi per me...
I suoi comportamenti sono del tutto altalenanti.

All'improvviso l'ho sentito arrivare e bussare, cosa che non aveva mai fatto fino ad ora.
Venirmi a cercare? Impensabile.
Perché farlo proprio poco prima della cena aggiungerei?
Si è scusato ed io non ho mai conosciuto un uomo fino ad ora che, senza avergli imposto niente, fosse venuto di sua spontanea volontà a scusarsi. Ma lui l'ha fatto.
Non che la mia esperienza con le persone sia andata tanto bene nella mia vita a partire da mio padre, molto probabilmente i miei problemi iniziano tutti da lui. Anzi ne sono più che certa. Sopratutto i miei problemi di fiducia.

Stranamente però credo a quello che mi ha detto Fred, la sua ultima frase ha smosso qualcosa dentro di me.
Il fatto che fosse arrabbiato perché il padre non l'avesse messo al corrente del cambiamento che sarebbe avvenuto in casa sua è la stessa cosa che è successa a me. Neanche io sapevo tutto ciò che avevano in mente e anche io me la sarei presa con mia madre, facendola sentire in colpa ma ovviamente avrei messo in mezzo lui. Perché è una cosa ovvia.

Quindi ho deciso di metterci una pietra sopra almeno per sta sera, anche perché ho veramente bisogno di avere compagnia e lui è la mia unica speranza.
Ho sempre tempo per continuare ad odiarlo, ah no lo faccio ancora.

E poi parlando chiaramente i loro problemi non sono i miei, quindi non me ne frega proprio un cazzo di quello che pensano di me.

Sei proprio una brava bugiarda.

Quando mi trovo a stretto contatto con Fred decidere non è così semplice. Sopratutto se ha quello sguardo strano, sembra volermi divorare con gli occhi e non capisco se me lo immagino io o se lo pensa veramente. Vorrei proprio sapere che diavolo gli passa per la testa.
Mi fa arrabbiare a morte non riuscire a capirlo.

Non appena sono arrivata alla fine delle scale prima, pronta per uscire, il suo sguardo addosso mi ha fatto sentire letteralmente nuda. Avrei voluto che non lo schiodasse mai da me.
Sono matta? Probabile.

L'ho sempre capito quando ad un ragazzo piacevo, beh con lui non è affatto semplice.
Leggerlo è praticamente impossibile, manda dei segnali così contrastanti che secondo me nemmeno lui sa cosa vuole fare.

È poco piú grande di me e dovrei essere la sua sorellastra, potrebbe mai volermi vedere come qualcos'altro?
No, quindi smettila di farti film. Non ti vuole nessuno, figurati lui.

La sua mano ferma alla base della mia schiena non aiuta affatto e sembra non volerla spostare di un mille metro ma non vorrei nemmeno che lo facesse, cristo.

«Visto che abbiamo un bel po' di tempo da passare insieme sta sera, raccontami qualcosa di te» gli dico dopo aver afferrato il primo flute di champagne, sotto il suo sguardo di rimprovero che mi sembra dire "smetti subito di bere"

Lui mi dirige all'interno della sala facendo pressione con le dita ed io sto letteralmente andando a fuoco. Cosa diavolo mi succede?

Non sono di certo tipa che arrossisce per delle attenzioni di un ragazzo e adesso eccomi qui, ad avvampare per una semplice mano sulla schiena.
È sicuramente colpa dello champagne costoso.

Little SecretDove le storie prendono vita. Scoprilo ora