Capitolo 7

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Niccolò

Non riesco a credere che sia qui. Non dopo tutto questo tempo. Non dopo tutto quello che è successo.

Eliana comincia a parlare e il mondo intorno a me si ferma. Le sue parole mi colpiscono come pugni nello stomaco. Non posso credere a quello che sto sentendo. Tutto quel dolore, quella sofferenza, nascosti dietro a un silenzio che non ho mai compreso.

Quando finisce, esco dal bar senza dire una parola. Jacqueline mi segue, ma non riesco a guardarla. La mia mente è in tumulto. Come posso perdonare Eliana? Come posso accettare tutto questo? Mi sento tradito, ferito, e allo stesso tempo, una parte di me vuole solo abbracciarla e dirle che tutto andrà bene. Ma non posso. Non ora. Non so se mai potrò. Ogni passo che faccio sembra un'eco delle parole di Eliana che rimbombano nella mia testa. Non riesco a respirare, a pensare chiaramente. Con voce tagliente Jac mi dice "Non posso credere che tu stia anche solo considerando di perdonarla. Dopo tutto quello che ti ha fatto passare? Dopo tutti questi anni? E sparita senza spiegazioni e ora torna e tu... tu la ascolti come se nulla fosse."

"Jac, non è così semplice. Quello che ha passato... è terribile. Non posso semplicemente ignorare quello che mi ha detto". Cerco di restare calmo

Jacqueline è infuriata "È sparita per sette anni, Niccolò. Sette. Anni. E tu sei stato qui, a raccogliere i pezzi della tua vita. E ora lei torna e ti aspetta che tutto si risolva con una storia strappalacrime? Non posso crederci."

"Non è solo una storia strappalacrime. È la verità. E non è facile per me. Non so cosa fare, ma so che non posso semplicemente ignorarla." Ma è seria? Sembra una bambina

"Beh, io non la perdonerò mai. E non voglio che tu lo faccia. Se scegli di perdonarla, perderai me."

"Jacqueline, ho bisogno di tempo per pensare. Devo capire cosa provo e cosa voglio fare." Non ci posso credere.

Rientriamo a casa in silenzio, l'aria carica di tensione. Jacqueline va direttamente in camera da letto e chiude la porta. Io rimango nel soggiorno, guardando il vuoto, sentendo il peso di tutto ciò che è successo. Mi siedo al pianoforte e inizio a suonare, cercando di mettere ordine nei miei pensieri attraverso la musica. Lentamente, le parole cominciano a fluire.

Qualche volta devi andartene lontano E ho capito che ogni attimo è prezioso Ma vale più per te se adesso lo conservi E ho capito che non serve più parlare Se quello che dirai non è migliore del silenzio E ho capito che non serve aver ragione Quando sei felice e quando dentro te sei spento E tu lo sai, io non dimentico Ti penso adesso, ma non ti cerco più Siamo pagine di un libro scritto male E c'è solo una cosa che mi fa incazzare È colpa delle favole se tu non sei più qui

Dopo aver finito di scrivere la canzone, mi sento svuotato. Guardo verso la porta chiusa della camera da letto, sapendo che Jacqueline è lì, arrabbiata e delusa. Non so cosa fare, come muovermi tra questi sentimenti contrastanti. Decido di andare a dormire sul divano, sperando che il sonno mi porti un po di chiarezza.

Mi sveglio presto, il sole sta appena iniziando a filtrare attraverso le tende. La testa è ancora pesante dai pensieri della notte precedente. Jacqueline è già uscita, probabilmente per evitare unaltra discussione. Decido di andare in studio, ho bisogno di parlare con Adriano.

Arrivo in studio e trovo Adriano già al lavoro, chino su qualche documento. Alza lo sguardo e mi sorride appena vedendomi entrare.

"Ciao Nic, sei arrivato presto stamattina."

"Non so cosa fare, Adri. È come se una parte di me volesse perdonarla, ma laltra parte è ancora così arrabbiata e ferita. Jacqueline non vuole che la perdoni. Dice che se lo faccio, perderò lei."

"Nic, è una situazione complicata. Ma pensa a cosa ha passato Eliana. Non è giusto che abbia dovuto affrontare tutto da sola. Capisco la rabbia e il dolore, ma forse c'è spazio per il perdono."

"Non è così semplice. Ho costruito una vita senza di lei, e adesso... non so se posso semplicemente far finta di niente e andare avanti."

"Non si tratta di far finta di niente. Si tratta di affrontare il passato e decidere cosa è meglio per il tuo futuro. Perdona se puoi, per te stesso, per trovare pace. Ma non prendere decisioni affrettate." Rimaniamo in silenzio per qualche minuto, entrambi persi nei nostri pensieri. Poi Adriano cambia argomento, forse sentendo che ho bisogno di un po di distrazione.

" D'accordo, mettiamo da parte tutto questo per un po'. Dobbiamo prepararci per il tour. Hai visto il nuovo setup del palco?"

Adriano mi mostra le nuove scenografie e le luci per il tour. Ci immergiamo nei dettagli tecnici, discutendo delle canzoni, delle scalette e delle prove. Anche se i pensieri su Eliana non spariscono del tutto.

Neve al sole noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora