Capitolo 57

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Stesa sul letto, sento il calore delle mani di Niccolò sul mio braccio mentre mi accarezza dolcemente. Il mio pancino cresce ogni giorno di più, e con esso la nostra emozione e aspettativa per l'arrivo del nostro bambino. La camera è avvolta in una luce soffusa, il silenzio è interrotto solo dal lieve fruscio delle nostre respirazioni sincronizzate.

«Amo, che ne pensi di annunciare la gravidanza all’Olimpico?» chiede Niccolò, la sua voce è piena di un'eccitazione appena trattenuta. «Potremmo fare una data speciale, invitare i fan e dare la notizia lì. Sarebbe un modo fantastico di condividere questa gioia con tutti.»

Mi volto verso di lui, incontrando il suo sguardo pieno di amore e speranza. «Sarebbe meraviglioso, Nic. Immagina l’emozione dei fan, e poi sarebbe un momento che non dimenticheremo mai,» rispondo, con un sorriso che si allarga sulle labbra.

Niccolò sorride e si avvicina per baciarmi. Il bacio è dolce e tenero, ma in poco tempo si trasforma in qualcosa di più profondo e intenso. Le nostre labbra si uniscono con una passione travolgente, e in un attimo mi ritrovo sotto di lui, mentre le sue mani mi esplorano con una delicatezza che mi fa sentire amata e protetta.

Gli tolgo la maglia, ma percepisco un momento di esitazione da parte sua. «Ho paura di far male al bambino, Eli,» confessa, con un tono di voce che rivela la sua preoccupazione.

Lo guardo negli occhi, e con un sorriso rassicurante, lo bacio di nuovo. «Non ti preoccupare, Nic. Il nostro bambino è al sicuro, e anche lui vuole sentire quanto ci amiamo,» gli sussurro all'orecchio, mentre le mie mani scorrono lungo la sua schiena.

Le sue paure sembrano dissolversi con le mie parole, e ci abbandoniamo l'uno all'altro. I nostri corpi si muovono in armonia, seguendo un ritmo che ci è familiare e che ci unisce in un momento di pura intimità. Ogni bacio, ogni carezza è un atto d'amore che rafforza il nostro legame e ci avvicina sempre di più.

Lascio che le mie mani esplorino la sua pelle, i suoi muscoli che si tendono sotto il tocco delle mie dita. Niccolò si muove dentro di me con una dolcezza e una forza che mi lasciano senza fiato, i nostri ansimi si mescolano in un'armonia che riempie la stanza. Ogni movimento è un atto di adorazione, un'espressione di amore che ci avvolge e ci unisce in un abbraccio che sembra eterno.

Il tempo sembra fermarsi mentre facciamo l'amore, e per un momento, siamo soli nell'universo, uniti da un legame che va oltre le parole. Quando raggiungiamo il culmine, i nostri corpi tremano insieme, e ci abbandoniamo l'uno all'altro con un'esplosione di emozioni che ci lascia esausti ma felici.

Dopo, ci sdraiamo stremati, i nostri corpi intrecciati in un abbraccio che ci dà conforto e sicurezza. Niccolò mi avvolge tra le sue braccia, e io mi lascio cullare dalla sua presenza, sentendomi amata e protetta.

«Hai pensato a dei nomi?» chiede Niccolò, con una dolcezza che mi fa sorridere.

Gli rispondo con un sussurro, guardandolo negli occhi. «Se è un maschio, mi piacerebbe chiamarlo Edoardo.»

I suoi occhi si riempiono immediatamente di lacrime, comprendendo il significato profondo dietro quella scelta. Edoardo era il nostro amico d'infanzia, morto tragicamente in un incidente stradale quando eravamo ancora piccoli. La sua perdita ci aveva segnato profondamente, e Niccolò aveva scritto "Diamante nel Cielo" in suo onore, un tributo alla sua memoria e all'amicizia che ci legava.

«Edoardo...» ripete, la voce rotta dall'emozione. «Sarebbe un bellissimo nome, amore. Lui ne sarebbe onorato.»

Le lacrime iniziano a scorrere anche sul mio viso, e Niccolò mi stringe più forte. «Sarà il nome perfetto, amore mio. Il nostro piccolo porterà avanti il ricordo di Edo.»

Neve al sole noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora