Capitolo 39

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Niccolò

La prendo per mano, le sue dita intrecciate alle mie sono un contatto che mi scalda il cuore. La porto nella stanza che ho dedicato alla mia musica, la nostra stanza dei sogni. È una stanza piena di luce, con le pareti decorate da dischi d'oro e di platino, un piccolo angolo di paradiso per un musicista. I suoi occhi si illuminano di orgoglio mentre guarda i miei dischi appesi alle pareti.

«Sei incredibile, Nicco. Sono così fiera di te», dice con una voce che trabocca di emozione.

Le sue parole mi toccano profondamente. La guardo e vedo nei suoi occhi una luce che mi fa sentire invincibile. Mi siedo al pianoforte e inizio a suonare

"Io lo so, non ci credi

in fondo non ti conosco

è che tu, nei pensieri

sei già un rifugio perfetto

e certo che ci credo negli avvenimenti

cercare indietro per poi ritrovarlo avanti

quel filo che ci unisce puoi chiamarlo amore

ma tu sarai contraria perché non vuoi un nome

e certo che so bene quanto dentro pesa

tu vedi labbandono come la tua casa

ed io vorrei bussarti, farti una sorpresa

portarti nei miei fogli come fa un poeta"

Mentre canto, vedo le lacrime scendere lentamente sul suo viso. Ogni nota, ogni parola è carica di emozione. Finisco la canzone e sbuffo una risata nervosa. «Questa canzone, in realtà come tutte», dico mentre la guardo negli occhi, «lho scritta per te. Perché il filo che ci ha tenuto uniti per tutto questo tempo e non ci ha mai fatto dimenticare luno dellaltra si chiama amore».

Lei mi guarda con gli occhi pieni di lacrime, ma anche di gioia. «Nicco, non sai quanto significhi per me. Sei tutto quello che ho sempre voluto e molto di più», dice con la voce rotta dallemozione. Si avvicina e mi bacia, un bacio che è una promessa di eternità.

Le sue labbra sono morbide e calde contro le mie, e il bacio diventa sempre più profondo, più intenso. La tiro a me, sentendo il calore del suo corpo contro il mio. Le nostre mani esplorano luna il corpo dellaltro, come se stessimo cercando di imprimere ogni dettaglio nella memoria.

«Andiamo in camera», le sussurro contro le labbra, e lei annuisce, gli occhi brillanti di desiderio.

La prendo per mano e la conduco nella nostra nuova camera da letto. È una stanza che abbiamo appena iniziato a chiamare casa, ma che già sento come il nostro rifugio. Ci sdraiamo sul letto e la guardo, ammirando la bellezza del suo corpo mentre si spoglia lentamente, togliendo ogni indumento con un gesto sensuale.

Mi tolgo la camicia e i pantaloni, e i nostri corpi si trovano finalmente nudi luno contro laltro. La mia mano scivola lungo la sua schiena, la pelle calda sotto il mio tocco. La bacio sul collo, assaporando ogni momento, ogni respiro che condividiamo. Lei geme piano, un suono che mi fa impazzire di desiderio.

Le mie labbra seguono la curva del suo collo, scendono lungo il petto e il ventre. Lei si aggrappa a me, le mani nei miei capelli, tirandomi a sé. La sua pelle è morbida sotto le mie dita, e la sento tremare leggermente mentre esploro ogni angolo del suo corpo.

Ci spostiamo sul letto, i corpi intrecciati in un abbraccio ardente. La sua bocca cerca la mia, i baci diventano più intensi, più disperati. Sento il suo respiro farsi irregolare, il corpo che si tende sotto il mio tocco. La mia mano scivola tra le sue gambe, trovando il punto che la fa gemere di piacere.

«Ti voglio, Nicco», sussurra, e le sue parole mi fanno impazzire.

Mi posiziono sopra di lei, le gambe che si aprono per accogliermi. Entro lentamente, assaporando ogni centimetro del suo corpo. Lei geme forte, e io mi muovo dentro di lei, sentendo il suo calore che mi avvolge. Ci muoviamo insieme, i corpi in perfetta sintonia, un crescendo di piacere che ci travolge.

Le sue unghie graffiano la mia schiena, i nostri corpi si fondono in un unico essere. Ogni movimento, ogni respiro è un passo verso lapice del piacere. La stanza è riempita dai nostri gemiti, il suono della nostra passione che rimbomba tra le pareti.

Sento che lei sta per raggiungere l'orgasmo, e accelero il ritmo, sentendo il mio piacere crescere sempre di più. Lei urla il mio nome, e io mi lascio andare, trovando il culmine insieme a lei. I nostri corpi tremano allunisono, e ci lasciamo cadere sul letto, esausti ma felici.

Restiamo abbracciati, i corpi ancora tremanti dal piacere. La guardo negli occhi, e vedo lamore che ci unisce, un legame che niente e nessuno potrà mai spezzare. «Ti amo, Eliana», le sussurro allorecchio.

«Anche io ti amo, Niccolò», risponde lei, e il suo sorriso è la cosa più bella che abbia mai visto.

Ci addormentiamo stretti l'uno all'altro, sapendo che questo è solo l'inizio di una nuova avventura insieme. Questa casa è diventata il nostro rifugio, il luogo in cui possiamo essere noi stessi, amandoci senza riserve. E non potrei essere più felice.

Neve al sole noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora