Neve al sole noi

Capitolo 29

Eliana

Un mese. È passato un mese e sono ancora qui a New York, lontana da tutto ciò che amo, lontana da casa. Ma "casa" non sono semplicemente quattro mura, non è l'appartamento in cui vivo, né il letto che condivido con Niccolò. Casa è lui. È il suo sorriso, la sua voce che mi chiama amore, il suo abbraccio che mi fa sentire al sicuro. Casa è il suo profumo che mi avvolge quando mi stringe a sé, il suo sguardo che mi rassicura quando tutto sembra crollare. Mi manca da morire, mi manca svegliarmi con lui accanto, mi manca sapere che alla fine della giornata lo troverò lì, ad aspettarmi. Mi manca anche litigare con lui, perché perfino i litigi con Niccolò sono pieni di passione, e poi ci sono sempre le riconciliazioni, quei baci che sembrano non finire mai e che cancellano ogni ombra di dubbio e dolore. Ora invece, sono qui, in questa città immensa e affollata, e mi sento più sola che mai.

Mi scuoto dai miei pensieri quando il telefono inizia a vibrare. È Adriano. Ormai è diventata un'abitudine sentirlo, quasi ogni giorno. Lui cerca di tirarmi su, di farmi sentire meno lontana, ma non riesce a colmare il vuoto che sento dentro. E Niccolò... Niccolò non l'ho sentito nemmeno una volta. Mi manca da morire, ma lui sembra essere sparito. Forse è meglio così, forse è il suo modo di proteggersi da me, di mettere una distanza tra noi.

"Pronto, Adriano?" rispondo cercando di mascherare il nodo che mi stringe la gola.

"Oh Elì, come stai? Te la passi bene da quelle parti?" La sua voce è calda, familiare, ma avverto una nota di preoccupazione.

"Sì, dai, si fa quello che si può. Ma tu, come stai?" cerco di sembrare allegra, ma so che non ci casco neanche io.

"Eh, soliti casini. Ma senti, volevo dirti una cosa..." Adriano sembra esitante, come se stesse cercando le parole giuste.

"Dimmi, che succede?" sento un brivido lungo la schiena, come se qualcosa di brutto stesse per accadere.

"Elì, non è facile da dirti 'sta cosa. E vorrei non essere io a farlo, ma... Jac è tornata."

Mi si blocca il respiro. "Jac? Cioè, Jac... Jacqueline?" sussurro, temendo di aver capito bene.

"Sì, è tornata. E... sta con Niccolò."

Mi sembra che il mondo mi cada addosso. Non può essere vero. "Ma... ma come? Niccolò non mi ha detto niente. Non posso crederci," rispondo con la voce rotta, mentre una lacrima inizia a scendere lungo la mia guancia.

"Elì, mi dispiace tanto. Non sapevo come dirtelo. Ma Jac è tornata e lui... beh, lui ha cercato di tirarsi su. Sai come sta messo, è incasinato. Ma non significa niente per lui, te lo giuro. È solo un momento de confusione."

"Ma io... io non so cosa fare, Adriano. Non posso crederci. Dopo tutto quello che abbiamo passato, lui mi ha già dimenticata?" la mia voce è un misto di dolore e rabbia, sento che mi sta scivolando via tutto ciò che pensavo fosse solido.

"Elì, non la prendere così. Nicco' è perso senza de te. Lo so che ha fatto 'na cazzata, ma non è 'sta cosa seria. Sta solo a cercà de capì 'ndo sta."

"Capì ndo sta? E io? Io che dovrei fare? Stare qui e guardarlo mentre torna con lei? Non posso farcela, Adriano, non posso," mi stringo a me stessa, cercando di contenere il dolore che mi sta divorando.

"Lo so, Elì, lo so che fa male. Ma tu sei forte. Sei forte e lui ti ama, anche se adesso è confuso. Dagli tempo, vedrai che capirà."

"Ma io non voglio dargli tempo. Io lo voglio qui, con me. Voglio che mi ami come mi ha promesso," le mie parole sono un grido disperato, ma so che non possono cambiare la realtà.

"Elì, Nicco' sta a pezzi senza de te. Io te lo giuro. Cerca solo di capire, non lo fare per lui, fallo per te."

Rimaniamo in silenzio per un attimo, poi Adriano aggiunge: "Mi dispiace tanto, Elì. Vorrei essere lì con te per aiutarti."

"Grazie, Adriano. Grazie per esserci sempre," rispondo, cercando di trovare un po' di forza nelle sue parole. "Ma adesso devo andare. Devo... devo cercare di capire cosa fare."

"Va bene, Elì. Tieni duro, okay? Noi siamo sempre qui per te."

Chiudo la chiamata e lascio che le lacrime scorrano liberamente. Non so cosa mi aspetta qui a New York, ma so che il mio cuore è rimasto lì, con Niccolò, e non so se riuscirò mai a riprendermelo.