Sono passati tre mesi, e io e Niccolò ormai abitiamo ufficialmente insieme. La nostra casa è diventata un rifugio di amore e musica. Nic ha anche fatto uscire il suo nuovo album e attualmente sta lavorando sodo per prepararsi ai tour estivi. Oggi, però, sono sola a casa perché è impegnato con le prove, e la sensazione di solitudine inizia a farsi sentire. Decido di chiamare Adriano, che non è andato ad aiutare Niccolò perché non si sentiva tanto bene.
«Cassio, che fai?», lo chiamo per cognome, come è abitudine tra amici, con il mio accento romano che sa di casa e di familiarità.
«Nun cho 'na mazza da fa, che voi?», risponde lui, con quel tono che trasuda una stanchezza che solo chi conosce bene può decifrare.
«Te va' de compagnia? Vengo a fa 'n salto da te.»
«Sì, certo, annamo bene, vieni pure», accetta immediatamente, e io mi metto in macchina direzione casa sua.
Quando arrivo, con mio stupore noto anche Gianmarco seduto sul divano. La sua presenza è una sorpresa inaspettata, e laria che tira mi sembra sospetta.
«Oh, ma che ce fai te qua?», chiedo con un sopracciglio alzato, cercando di capire cosa stia succedendo.
Gianmarco si gratta la testa e risponde in modo vago, «Eh, me so fermato un attimo de passaggio, tutto qua», ma il suo sguardo sfuggente non mi convince. Qualcosa non torna.
Appena cerco di approfondire la situazione, si alza di scatto, saluta in fretta e furia e se ne va. La sua fuga improvvisa lascia una scia di dubbi nella mia mente.
«Cassio, ma che ce stava a fa' qua Gianmarco? Tè parso strano pure a te?», gli chiedo, cercando di capire se anche lui abbia notato qualcosa di insolito.
Adriano scuote la testa, apparentemente indifferente, «Nah, secondo me stai a pensà troppo, era solo de passaggio», risponde con un tono che sembra voler chiudere la questione, ma la sua nonchalance mi lascia ancora più perplessa.
Passiamo il resto della giornata tra battute e risate, cercando di scacciare i miei pensieri sospettosi con la compagnia di un amico che sa sempre come tirarmi su il morale. Adriano, con la sua comicità naturale e il suo modo di fare sempre pronto a sdrammatizzare, è una medicina per la mia inquietudine.
Verso le sette di sera, decido che è ora di tornare a casa. Speravo che Niccolò fosse già tornato, ma quando apro la porta, la casa è ancora vuota. La cosa mi sembra strana, molto strana. Cerco di non pensarci troppo, ma lansia comincia a crescere dentro di me.
Decido di chiamarlo, e dopo qualche squillo risponde con un tono freddo e distaccato, diverso dal solito Niccolò affettuoso che conosco. «Sì, che cè?», dice, quasi infastidito.
«Oh, dove sei? Io sono già a casa»
«Sto da Cocco, ha organizzato na cosa a casa sua, stiamo andando tutti lì. Ci vediamo dopo», risponde rapidamente, senza lasciarmi il tempo di chiedere se posso unirmi. Prima che possa dire altro, stacca la chiamata.
Resto lì, con il telefono in mano e una sensazione di vuoto nel cuore. La sua freddezza mi ha colpito più di quanto voglia ammettere, e la sua mancanza di considerazione mi lascia amareggiata e triste. Decido di mettere il pigiama e di mangiare la cena che avevo preparato per noi. Apparecchio la sua parte, come se potesse arrivare da un momento allaltro, ma so che non tornerà presto.
Mangio da sola, in silenzio, cercando di ingoiare non solo il cibo, ma anche il nodo che ho in gola. Mi sento abbandonata e tradita, e ogni boccone mi pesa come un macigno. Dopo cena, mi metto nel letto, sperando che il sonno possa portarmi un po di pace.
La mattina dopo mi sveglio, e Niccolò non è accanto a me. La sua assenza mi colpisce come un pugno nello stomaco. Prendo il telefono, sperando di trovare un messaggio, una spiegazione, ma non cè nulla. Nessun messaggio, nessuna chiamata. È come se fosse svanito nel nulla, lasciandomi con un senso di vuoto insopportabile.
Mi ributto sul letto, le mani che coprono il volto e le lacrime che iniziano a scendere incessantemente. Ogni goccia è un pezzo del mio cuore che si frantuma, ogni singhiozzo è una ferita che si apre, dolorosa e profonda. Non riesco a capire cosa sia successo, perché mi sento così sola e abbandonata. Ma una cosa è certa: non posso continuare così, devo affrontare la verità, qualunque essa sia.
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Neve al sole noi
FanfictionNiccolò e Eliana erano cresciuti insieme, legati da un amore profondo e una relazione che sembrava perfetta. I pochi fan di Ultimo amavano la loro storia, ammirando la loro complicità e il loro legame indissolubile. Ma dopo nove anni di felicità, un...