°Matt
Mi verso un po' di latte nella tazza e afferro il cartone dei cereali accanto a me. La notte passata è stata così movimentata che ho bisogno di energie. Cavolo, quella Cecilia non era affatto male. Aggressiva la ragazza. Sento ancora i bruciori dei graffi rilasciati sulla spalle dalle sue unghie. Ma quelli non sono un problema. Un rumore di passi mi fa voltare. "Buongiorno agente Johnson" si avvicina alla cucina e quasi subito nota la tazza sul ripiano che ho lasciato lì apposta per lei. La prende tra le mani, la osserva qualche secondo per vedere se è pulita, poi apre il cassetto e prende un cucchiaio. Sul suo volto compare una smorfia mentre si accomoda al tavolo accanto a me. "Buongiorno signorina Joy" prende la brocca del latte accanto a lei e si riempie la tazza. "Può passarmi gentilmente i cereali?" la guardo negli occhi per qualche secondo, poi afferro il cartone dei cereali accanto a me e glielo cedo. "Grazie." - "Di niente" continuo a guardarla mentre si versa i cereali nella tazza con lo sguardo basso. "Può smetterla di guardarmi mentre mangio? Non è educato" sorrido scuotendo la testa e mi lascio andare contro la spalliera della sedia. "Si vergogna?" alza lo sguardo su di me con il cucchiaio pieno di cereali. "No! Non mi vergogno, però non è educato fissare una persona mentre mangia" la osservo qualche secondo mentre sul suo volto compare un espressione accigliata. "Non è educato neanche origliare le conversazioni e spiare come ha fatto lei ieri notte." Apre la bocca sorpresa e posa il cucchiaio nella tazza. "Io non stavo spiando! Stavo solo... solo.." mi protendo verso di lei "Solo? Cosa faceva lungo il corridoio al buio?" - "Stavo tornando nella mia stanza per riposare! Lei è arrivato con la sua amica in quel momento, ma ciò non mi rende una spiona! Non resto un altro secondo a fare colazione con lei e a farmi insultare." Allontana la sedia con uno scatto dal tavolo e si alza dirigendosi lungo il corridoio. Cavolo è furiosa! Sospiro e mi alzo per seguirla "Ehi, perché è tanto arrabbiata?" - "Perché lei non ascolta! Pensa e parla senza ascoltare!" Mi soffermo un momento pensando a quello che ha detto e poi torno a seguirla. "Non è vera questa cosa! Comunque le conviene finire immediatamente la colazione perché tra poco usciamo. E questa volta lei verrà. A costo di doverla trascinare con la forza. E' assurdo che..." si volta e mi guarda stupita. "Come?! Lei non mi trascina proprio da nessuna parte! Ha capito? Ma come si permette? Solo perché ho accettato di..." - "Vuole stare zitta un momento?" sospiro. E' davanti a me con uno sguardo minaccioso. "Ok, se è stato solo un caso che si trovasse lì proprio nel momento in cui noi siamo arrivati le chiedo scusa d'accordo? Non sono ancora abituato ad avere una donna in giro per casa che..." - "Ma è stato lei a portarmi qui e a propormi quel compromesso! Adesso vuole..." - "Diamine! Mi vuole lasciare spiegare? Smetta di gridare e di fare mille domande! E' insopportabile... cavolo!" mi passo una mano tra i capelli "No! Quello insopportabile è lei!" Mi scansa di scatto e procede verso la cucina.
° JOY
Arrivo al tavolo e mi accomodo. Che stronzo! Dio quant'è odioso quell'uomo! Prendo il cucchiaio e continuo a mangiare con sguardo basso. Ricompare in cucina dopo qualche minuto cercando qualcosa nei mobili. Ad un tratto si avvicina al tavolo prende la tazza che ho tra le mani e la sposta cedendomene un'altra piena di latte. "I cereali se rimangono troppo tempo a mollo nel latte non hanno un buon sapore" alzo lo sguardo su di lui sorpresa mentre si accomoda difronte a me. Come?! Prima mi urla contro e ora è gentile? Proprio non capisco il suo cambio repentino di umore. Sospira e mi guarda fisso. I suoi occhi per quanto azzurri sono assolutamente indecifrabili, quindi è praticamente impossibile capire cosa celano. "Non sarà affatto facile se continuiamo così." Se continuiamo? Questo è matto! "Io non ho nessuna intenzione di litigare, ma lei non fa altro che dubitare di me." - "Sì, perché lei non mi ha spiegato ancora com'è arrivata qui. Per quale motivo occupava quell'immobile? Perché si trovava a vivere così? Cosa gli è successo Joy!" Merda! "E'... è un discorso troppo lungo e incasinato per una colazione non crede?" si morde le labbra studiandomi. "Come vuole, non ho fretta. Prima o poi dovrà dirmelo. Finisca di mangiare e poi si prepari, usciamo tra non molto." - "Aspetti! Intende davvero uscire? Insomma io... i miei vestiti non sono proprio..." "Infatti usciamo per comprare dei vestiti puliti" - "Si ma..." - "E non esca nuovamente quel discorso stupido della bambolina a cui compro i vestiti, ne abbiamo già discusso. Poi se non vuole, per me non è un problema guardarla girare mezza nuda per casa. Non è assolutamente il mio tipo, quindi può stare tranquilla" afferra la sua tazza e si avvicina alla cucina per riporla nel lavandino. Joy Marshall fai un respiro profondo e non ti agitare. Dio quanto vorrei levarli dal viso quell'espressione. Non sorride completamente ma dai suoi occhi posso scorgere il suo divertimento. Non è affatto arrabbiato, ma si diverte semplicemente. "Anche lei non è il mio tipo. Non si avvicina minimamente al mio prototipo d'uomo" ride di gusto posandosi al bancone della cucina. "Ne è sicura? Come fa a dirlo?" Adesso dal suo volto è scomparsa ogni traccia di divertimento. Il suo sguardo ora è decisamente intenso. Deglutisco sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio. "Sì, ne sono sicura nello stesso modo in cui ne è sicuro lei" afferro la tazza di latte e bevo quello che ne rimane sotto il suo sguardo attento. Matt Johnson, sei proprio un'uomo odioso!
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Un compromesso
Romance(ATTENZIONE! STORIA IN FASE DI REVISIONE. VERSIONE DA CORREGGERE E RINNOVARE) Ho sempre odiato le regole e i legami fissi. Adesso un compromesso ha cambiato tutto. Matt Johnson è un uomo duro e autorevole, che non ama le regole e crede che l'amore...