Un compromesso - 12

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° DAVID

Dormivo tranquillo nel mio comodo letto quando il telefono prende a squillare sul comodino accanto a me. Riluttante allungo il braccio per afferrarlo e noto che è Britney. Diamine, cosa diavolo vuole di domenica mattina?  Rispondo nonostante non ne abbia più di tanto voglia. "Pronto?" - "David, sono Britney." - "Sì so chi sei, ho il tuo numero salvato in rubrica e quella sbadata di tua cugina tra i piedi al mio ristorante." - "Non parlare così di lei! Sono sicura che non è così male" - "No? D'accordo voglio vedere se mi dirai la stessa cosa quando ti manderò la fattura di tutti i suoi disastri." - "Oh smettila, devo dirti una cosa importante, riguarda la tua cara amica dai capelli rossi. Joy stasera viene da me, ho organizzato una serata tra donne. Magari con una scusa puoi passare a trovarci, ma sia chiaro, non fare lo stronzo con lei, è una brava ragazza ed è mia amica." Lo stronzo?! Voglio solo portarmela a letto!  "Non sono uno stronzo! A che ora potrei passare?" Mi alzo dal letto e mi avvicino alla finestra che da sul mio giardino e sulla piscina. "Beh, ho detto alle ragazze di venire da me per le otto, passa quando vuoi. Ora devo proprio andare, Tom mi sta aspettando." - "Ok a stasera" Riattacco e resto a guardare per un altro po' fuori dalla finestra. Cara Joy il momento di incontrarci finalmente è vicino.

°JOY

E' incredibile, quell'uomo non fa altro che cambiare umore e atteggiamento da un momento all'altro, ed è così stronzo che mi ha chiuso pure la porta in faccia. Lo odio. Apro l'armadio per cercare qualcosa da mettere, ma come faccio a scegliere se non so dove andremo? Che nervi!  Alla fine decido di indossare una gonna blu costosissima e una camicetta bianca e abbino delle decoltè nere tacco dieci. Spero che vada bene, anche perché non so quello che indosserà Matt per questa dannata uscita misteriosa. Dopo essermi vestita mi avvicino allo specchio del comò e metto un po' di mascara e un lucido sulle labbra. Faccio un passo indietro per contemplarmi un momento, quando sento bussare alla porta della mia stanza, e subito dopo vedo Matt entrare senza aver atteso il mio permesso. "E se fossi stata nuda? Non credo di averti dato il permesso di entrare nella mia stanza." Avanza verso di me con uno sguardo intenso. Indossa un pantalone beige e una camicia bianca che fascia la sua corporatura alla perfezione. Ha un'odore buonissimo e i suoi capelli biondi sono sistemati con cura. "Ti ho già detto che non sei il mio tipo, quindi non preoccuparti, non ti salterò addosso." - "Non è questo il punto, il fatto è che..." - "Joy Marshall il fatto è che sei assolutamente una donna esasperante. Cerca di vederla in modo più semplice, siamo due persone che vivono sotto lo stesso tetto, che non hanno nulla in comune oltre ad un compromesso, e che in più non si piacciono. Tutto sarà più semplice visto da questa prospettiva." - "Guarda sei proprio..." - "Anche tu lo sei! Qualunque cosa fosse, sono sicuro che lo sei anche un po' tu. Adesso basta parlare, facciamo tardi ed io non amo perdere il tempo in chiacchiere." sgrano gli occhi sorpresa "Matt Johnson io non ti..." mi posa due dita sulle labbra bloccando le mie parole. "Ora Basta Marshall" Mi guarda dritto negli occhi, con quei suoi occhi azzurri indecifrabili e intensi ed io per un momento non so proprio cosa dire. Toglie le dita dalle mie labbra e mi cede il braccio. Sospiro e lego il mio al suo. E' sicuro, non capirò mai quest'uomo.


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