°DAVID
Mi alzo dal letto e mi infilo i pantaloncini. Il sole è alto in cielo e lascia raggi di sole sparsi per la stanza. Margaret Lilit riposa ancora a pancia in giù con il lenzuolo avvolto tra le gambe. Non è la prima volta che faccio sesso con lei. L'ho conosciuta un po' di tempo fa ad una festa, ricordo che siamo stati tutta la serata chiusi in una stanza. Ogni tanto ci vediamo per divertici un po'. Mi gratto la testa e mi avvicino al comodino per afferrare il telefono. Quella dannata Joy non mi ha risposto nemmeno al messaggio, e anche se ho la bellissima Margaret a disposizione non mi accontento. Quella Joy ha qualcosa di affascinante, qualcosa che mi attira.... e nessuna scopata potrà cancellare quello che sento. Metto il blocco al telefono e mi protendo sul letto per baciare la spalla a Margaret. Mugola qualcosa di incomprensibile e mi stendo accanto a lei. E' maledettamente provocante, ha un corpo da urlo. Quasi mi dispiace condividerla con altri. "Ehi... io devo andare a lavoro" - "Mmm... resta un altro po'" le accarezzo la gamba rimasta scoperta e poi infilo la mano sotto il lenzuolo. Improvvisamente si alza e si mette a cavalcioni su di me bloccandomi i polsi al lati della testa. "Vediamo se riesco a convincerti a rimanere." Ho sempre apprezzato la sua audacia. Si protende su di me e mi bacia con foga. Al diavolo, io sono il proprietario. Il ristorante può aspettare.
°MATT
Dei raggi di sole invadono la stanza. Mi porto una mano davanti al viso per proteggermi - e con la vista ancora appannata dal sonno - mi guardo intorno. Mi volto e Cecilia è distesa accanto a me che riposa tranquilla. Mi alzo, mi avvicino a lei, e mi protendo sul letto toccandole un braccio "Cecilia? Cecilia svegliati" - "Mmm... Matt? Dove vai?" - "Vado un secondo a casa e poi a lavoro. Ti senti bene adesso?" - "Eh?! Oh si si... mi sento bene. Grazie" - "Ok, allora vado." Afferro il cappello dalla poltrona accanto al letto e mi dirigo verso la porta. "Matt?" mi volto un momento verso di lei prima di uscire dalla sua stanza. "Si?" - "Niente" annuisco ed esco chiudendomi la porta alle spalle. Entro in auto e squilla il telefono. Sbuffo e lo afferro. "Pronto?" - "Matt, vieni subito in centrale. Dobbiamo valutare delle ipotesi del caso 33 ti aspetto." Bene, addio tappa a casa. "Oh certo Darren, arrivo immediatamente." Chiudo la comunicazione, sospiro e avvio il motore. Mi lascio andare contro la spalliera della sedia e mi gratto la fronte. "Bene Matt, adesso abbiamo un quadro più logico della situazione. Carl tu cosa ne pensi?" Darren si volta verso Carl che è posato alla parete con le gambe incrociate e guarda verso di noi. "Concordo con voi Darren." - "Bene, allora è deciso." Afferra le varie carte dalla mia scrivania ed esce dal mio ufficio. Carl sospira scuotendo la testa. "Darren non si darà pace fino a quando non avrà sbattuto dentro quel coglione" mi guarda un momento e poi si dirige verso l'uscita lungo il corridoio. Porto lo sguardo al soffitto e sospiro. Il suono di un e-mail mi riporta alla realtà. Sbuffo e mi avvicino al computer.
°JOY
Apro il mobile e poso lo scatolo dei cereali. Fare colazione senza di Matt è un po' strano. Di lui ancora non so nulla. Mi infilo il grembiule e mi guardo intorno. Forza Joy, adesso concentrati sulla casa. Dopo aver sistemato tutta casa, esausta mi dirigo verso il bagno e dopo una bella doccia indosso pantaloncini e canottiera e mi metto a letto. E' tutto il giorno che pulisco cercando di tenere la mente occupata, ma non è servito a niente. Adesso fuori è buio, e nel cielo ci sono poche stelle e una luna rotonda si affaccia sulla mia finestra illuminando precariamente la mia stanza. Non ho fame, ho mangiato solo una mela e nonostante abbia passato l'intera giornata ad ammazzarmi di pulizie mi sento già sazia così. Ho una brutta sensazione, non è mai capitato che Matt mancasse tutto questo tempo da casa, in più non mi ha chiamata. Ad un tratto sento il rumore della porta che si apre e che poi viene richiusa. "Joy?" Oh eccolo. Mi metto a sedere e lui spalanca la porta della mia stanza. "Ciao" mi sistemo una ciocca di capelli e poi alzo lo sguardo su di lui. "Ciao" entra nella stanza e si siede accanto a me sul letto. I suoi occhi sono fissi su di me quasi come se volessero studiarmi. "Dove sei stato? Ho provato a chiamarti" - "Ieri, quando sono uscito dalla centrale, mi ha chiamato Tom. Voleva che andassi urgentemente al Queen. Non ti ho chiamato perché è successo tutto così in fretta." Si passa una mano sul volto e sospira. Sembra esausto. "Cosa è successo? Tom sta bene?" - "Sì, lui sta bene. Quella che era fuori di testa era Cecilia." Cecilia?! Non sono sicura di voler sapere cosa è successo. "Lei... Tom mi ha chiamato perché Cecilia era fuori di sé. Era in mezzo a diversi uomini, mezza nuda e ubriaca. Britney ha detto a Tom che ha cercato di fermarla prima che uscisse ma non ci è riuscita. Quindi sono andata a recuperarla." - "E non poteva farlo Tom?" scuote la testa. "Tom è tornato a casa per tranquillizzare Britney." Sono sicura che lo ha fatto apposta quella Cecilia. "Capisco. E poi cosa è successo?" si alza dal letto e si avvicina alla finestra. "Non riusciva a mantenersi in piedi. L'ho portata a casa sua e l'ho messa a letto. Era davvero messa male." Deglutisco e mi distendo guardando il soffitto. Nella testa una domanda mi tormenta. Voglio ignorarla, cerco di farlo ma non ci riesco. "E... e tu dove hai dormito?" - "Mi sono disteso accanto a lei. Non voleva che la lasciassi sola. Stava davvero male, volevo aspettare che si addormentasse per andare via, ma ho finito per addormentarmi anch'io" Bene eccoti servita Joy. Ha dormito con lei. Dio mi fa schifo, mi fa sul serio schifo. Come ha potuto dormire tranquillamente accanto a lei dopo che ha dormito con me?Ah... dimenticavo, Matt Johnson non fa caso a queste cose, per lui non contano gli abbracci e i baci. Per lui è tutto uguale con tutte. Complimenti Joy Marshall. Si volta verso di me con le mani in tasca. Sento i suoi occhi su di me mentre guardo fisso il soffitto. "Non dici niente?" - "Cosa dovrei dire?" - "Non lo so... qualcosa." Porto lo sguardo su di lui e lo osservo un momento. Non posso farci niente, mentre lo guardo non faccio che pensare a lui avvolto tra le braccia di Cecilia, ai loro corpi vicini, ai loro sorrisi e a lei che lo accarezza al buio. Ho un colpo al cuore. No Joy, non pensare a queste cose! "Sono stanca Matt. Buonanotte." Mi volto di spalle e chiudo gli occhi. Sei una stupida Marshall. Una stupida e un illusa.
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Un compromesso
Romance(ATTENZIONE! STORIA IN FASE DI REVISIONE. VERSIONE DA CORREGGERE E RINNOVARE) Ho sempre odiato le regole e i legami fissi. Adesso un compromesso ha cambiato tutto. Matt Johnson è un uomo duro e autorevole, che non ama le regole e crede che l'amore...