Un compromesso - 30

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°MATT

Ha gli occhi chiusi e si sta mordendo le labbra e il suo profumo... beh il suo profumo mi sta facendo impazzire. Le accarezzo piano una guancia e finalmente apre gli occhi e quell'azzurro bellissimo si scontra con i miei occhi. "Joy..." deglutisce e poi sospira. "Matt... io... io.." non capisco quello che dice perché sono troppo concentrato su quelle labbra che fino a poco fa torturava tra i denti. All'improvviso le prendo il viso tra le mani e poso le mie labbra sulle sue. Inizialmente la bacio piano, l'assaporo per bene, ma poi non resisto e inizio a divorare le sue labbra. Dio sono così morbide e delicate come... come... non saprei. L'attiro più vicino a me e ad un tratto si stacca dalla mie labbra per prendere fiato guardandomi con occhi sognanti "Matt... è... sbagli..." le poso due dita sulle labbra e scuoto la testa. "Non lo dire Joy, non dire quella parola. Non è così perché è più forte di noi. Tu desideri baciarmi così come lo desidero io" mi guarda per qualche secondo negli occhi e poi si avvicina nascondendosi tra le mie braccia. Le accarezzo i capelli stringendola forte a me. "Cosa c'è?" - "Niente" - "Sai che non smetterò di chiedertelo fino a quando non mi dirai tutto vero?" si scosta da me per guardarmi e sorride. "Non molli vero?" mi avvicino alle sue labbra "Mai" sorrido con le labbra posate sulle sue. "Non ti libererai così facilmente di me." Le accarezzo il viso sorridendo "E poi... ancora devi dirmi tutti i tuoi segreti donna misteriosa." Si allontana dalle mie labbra e si sistema comoda tra le mie braccia posando la testa sul mio petto. "Non sono belli i miei segreti. Non c'è nulla nel mio passato che possa considerare bello." - "Però raccontarli a qualcuno potrebbe alleggerirti. Io non ti giudico Joy. Sentiti libera di raccontarmi tutto quello che vuoi." - "Se lo facessi tu non mi guarderesti più con gli stessi occhi." Sospiro posando le mie labbra sulla sua testa. "E chi te lo dice?" - "Te lo dico io Matt" Voglio saperlo. Voglio sapere cosa nasconde questa Joy. Adesso ho capito perché non mi racconta nulla di se, ha paura della mia reazione. Le prendo il viso tra le mani e la guardo negli occhi. "No Joy, non sarà così. Anche se non mi hai mai parlato del tuo passato io so che tu sei una persona buona. Sei una donna dolce, e non credo che tu abbia potuto fare del male a qualcuno. Non volontariamente almeno" deglutisce con lo sguardo basso. Posa le sue mani sulle mie facendole scivolare dal suo viso. Nei suoi occhi scorgo una tristezza infinita, quasi un dolore troppo grande per lei da sopportare. "D'accordo, ti parlerò di me. Del mio passato." Si allontana da me ed io la trattengo. "Resta qui vicino a me." Sul suo volto compare un timido sorriso. Si sistema una ciocca di capelli e si lascia andare tra le mie braccia. "Ero... ero legata ad un uomo molto tempo fa. Ero innamoratissima di lui, era dolce, comprensivo ed ero sicurissima che fosse l'uomo che avrei sposato un giorno." Sospiro accarezzandole i capelli. "I miei genitori...l oro avevano un'opinione diversa di lui. Non facevano che ripetermi che non era l'uomo giusto per me, che era un donnaiolo e che in realtà non mi amava come credevo, ma io non gli ascoltavo. Non l'avevo mai fatto e quando finalmente mi chiese di sposarlo io accettai." Cristo santo. Quindi è sposata?! Chiudo un momento gli occhi trattenendo il respiro. "Non ci siamo sposati. Quando ho dato la notizia ai miei genitori, beh mio padre era nero di rabbia così..." abbassa lo sguardo sulle sue mani. "Avanti Joy... io sono qui con te" Muoio dalla voglia di sapere qualcosa in più anche se mi spaventa quello che potrei scoprire. "Così sono salita in camera ho riempito il mio zaino e ho sceso di corsa le scale. Volevo andarmene, Matt. Volevo andarmene perché loro non mi capivano. Sono uscita di casa decisa ad andare a casa del mio ragazzo e stabilirmi da lui fino a quando i miei avessero capito che quell'uomo era importante per me" si blocca un momento e poi sospira. "Poi... beh loro... mi hanno seguita con l'auto. Io camminavo lungo la via senza ascoltarli, senza voltarmi a guardarli mentre mio padre mi urlava di salire in macchina e mia madre... oddio" si porta le mani davanti agli occhi scuotendo la testa. "Ehi" la stringo più forte a me nascondendo il mio viso nell'incavo del suo collo. "Se non te la senti non..." tira su con il naso e si asciuga le lacrime con il dorso della mano. "No matt...voglio raccontartelo." deglutisce posando le sue mani sulle mie. "Mia madre piangeva pregandomi di ascoltarlo, ma io... io ero decisa a non fermarmi, fino a quando... fino a quando un rumore di freni e un suono assordante non mi bloccarono facendomi voltare. E.... beh loro... una macchina era passata con il rosso e..." inizia a piangere portandosi le mani al viso. "Mio dio Joy... mi dispiace tantissimo." La stringo forte a me cercando di consolarla. "No, Matt... è tutta colpa mia. Loro... io.." -"No, no... ehi..." mi scosto, le sposto le mani dal viso e la guardo negli occhi. "Joy non ti azzardare a pensare che è colpa tua. La colpa è di quel conducente che è passato con il rosso, non la tua." la abbraccio forte. "Non sei sola Joy. Io sono con te."

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