Un compromesso - 42

10.1K 400 19
                                    

°JOY

Abbiamo fatto l'amore e abbiamo dormito insieme un'altra volta. Tutto questo mi rende felice anche se mi lascia sempre un po' l'amaro in bocca. Sarebbe tutto perfetto se sapessi con certezza qual è la mia parte nella vita di Matt e cosa sente quando mi stringe forte a lui. Ha ammesso che gli sono mancata. E' stato bellissimo sapere che ha provato quello che ho provato io. Voglio lui. Ne sono certa di questo. Voglio quest'uomo autoritario, dolce, e a tratti confuso che non fa altro che farmi impazzire. Mi manda in confusione vederlo in questo stato, eppure adesso che dorme tranquillo al mio fianco sembra quasi essere un uomo semplice. Un uomo innamorato che divide il letto con la propria donna. Solo che io non sono la sua donna e lui non è il mio uomo... anche se lo vorrei tanto. Può amarmi lo so... può farlo perché tutti sono capaci di farlo. Forse lo sta già facendo, forse mi sta già amando e per una ragione che fatico a trovare ha paura ad ammetterlo. So benissimo che è un uomo che ha sempre avuto i suoi spazi, che non è mai stato legato a nessuno, ma io sento che con me è diverso. Lo sento da come mi bacia, da come mi stringe a lui, da quello che provo quando sono stretta nelle sue braccia. Queste sensazioni non si provano da soli giusto? Sospiro. Mi scosto da lui e scendo dal letto. Stranamente sono riuscita a liberarmi dal suo abbraccio senza svegliarlo. Mi fermo un momento sulla soglia della stanza per osservarlo. Ha le lenzuola incastrate tra le gambe, un braccio sul cuscino accanto alla testa e uno libero sul materasso che occupavo fino ad un attimo fa con il mio corpo. Sospiro mordendomi le labbra. Ok Marshall, ti piace. L'autoritario e presuntuoso agente di polizia di Edison Valley ti piace. E molto anche. Scuoto la testa e mi precipito in bagno. Dopo una doccia rilassante indosso dei pantaloncini di jeans e una canottiera, mi dirigo in cucina e inizio a preparare la colazione. Mi viene da sorridere ripensando all'ultima che abbiamo fatto insieme. Anche se è tutt'altro quello che abbiamo fatto. Afferro due tazze dalla vetrina e le poso sul bancone con un sorriso smagliante sul volto. Apro il frigo e afferro la brocca del latte. Matt beve il latte freddo proprio come me. Ecco una cosa in comune con il tuo agente, Joy. Alzo le spalle e inizio a riempire le tazze. "Mi hai lasciato solo" - "Oddio!" Sussulto e la brocca urta contro la tazza facendola rovesciare sul bancone. "Matt, mi hai spaventata! Guarda cosa ho combinato!" Mi avvicino alla cucina e recupero la pezza gialla dal lavandino e mi affretto a pulire. "Dai non fare la capricciosa Marshall" mi volto a guardarlo stupita. "Io non sono capricciosa Johnson!" gli punto il dito contro e lo guardo con aria di sfida. Sorride beffardo e si avvicina a me con uno sguardo che mi manda le guance in fiamme. Diamine odio l'effetto che mi fa. "Mi hai puntando il dito contro signorina Joy?" - "Sì" resta a guardarmi per un tempo che non so quantificare, poi ad un tratto afferra la pezza che ho tra le mani e la sbatte sul bancone facendomi sussultare. "Sai che nessuno mi ha mai puntato il dito contro fino ad ora Marshall?" La sua voce e maledettamente roca e sensuale. Sul suo volto aleggia un sorriso beffardo. Deglutisco e indietreggio lentamente. "E con questo? C'è sempre una prima volta per tutto. Non credi?" Si blocca un momento e si porta un dito al labbro. "Mmm... questo è vero. Ma non cambia quello che hai fatto. Quindi..." riprende a camminare verso di me deciso a non fermarsi. Mi volto un momento per guardarmi dietro e sono quasi bloccata contro il muro. Accidenti! In un attimo mi scosto da lui e ridendo corro verso il corridoio.

°MATT

La rincorro mentre la sento ridere di gusto. In un attimo sono dietro di lei e l'afferro per la vita alzandola da terra. Lancia un grido divincolandosi. "Ok tregua, tregua Johnson." - "Ti piacerebbe, no? Ma ho un modo per vendicarmi della tua cattiveria, e presto lo scoprirai" mi dirigo verso la sua stanza mentre cerca in tutti i modi di scappare dalla mia stretta. "Non è assolutamente vero. Io non ho fatto niente! Sei crudele!" Mi avvicino al letto e la lascio cadere di peso. "Sei crudele e..." le blocco i polsi ai lati del viso e mi protendo su di lei. Ha il fiato corto e gli occhi fissi nei miei. "Crudele e? Cosa Marshall?" sorrido. Le sue guance prendono colore. Adoro quando succede, adoro quando quel viso dai lineamenti fini e delicati si colora per me. "E... tu sei... sei.." mi avvicino alle sue labbra guardandola fisso negli occhi. "Sono? Avanti... Cosa sono?" resta in silenzio mentre il suo corpo si alza e si abbassa frenetico mostrando il suo respiro corto. Mi mordo le labbra mentre il suo respiro così vicino alla mia pelle mi provoca brividi lungo tutta la spina dorsale. "E io cosa sono Johnson? Cosa sono per te?" In un attimo il mio respiro si blocca. Mi allontano da lei per guardarla meglio negli occhi. "Cosa intendi?" - "Quello che ho detto Matt. Cosa sono per te?" resto a guardarla in silenzio mentre milioni di pensieri sfrecciano nella mia testa. Il suo sguardo man mano che i secondi passano cambia mostrando sempre più la sua delusione e il suo fastidio. "Ok. Dai, togliti da mezzo, Matt" Si strattona dalla mia presa e scende dal letto. Non mi sono neanche reso conto di aver diminuito la stretta sui suoi polsi. Si aggiusta una bretella con lo sguardo basso ed esce dalla stanza senza nemmeno guardarmi. Chiudo gli occhi e sospiro. Non capisco. Sono così maledettamente stanco di trovare una ragione a tutto. Un motivo a tutto.

Un compromesso  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora