Un compromesso - 54

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°JOY

Il pranzo a casa di Britney è stato fantastico, levando quel piccolo intoppo con Gabriel. Quell'uomo mi mette una certa inquietudine, e non mi piace per niente sentirmi così. Varchiamo la soglia di casa, mi libero dai tacchi e mi dirigo lungo il corridoio verso la mia stanza. Fuori inizia a diventare buio e a scendere un po' di umidità. Matt è piuttosto silenzioso e non faccio altro che chiedermi cosa possa essere successo tra lui e Gabriel. Immagino abbia assistito alla scena altrimenti non si spiega tutta quella fretta di parlargli. Sento il telefono di Matt che prende a squillare. Lo sento parlare con qualcuno, ma non riesco a capire cosa dice. Dopo qualche secondo compare sulla soglia della mia stanza con il telefono posato sul petto "Joy, Britney vuole sapere se andiamo al Queen stasera. Cosa le dico?" Alzo le spalle "Per me va bene" - "Ok" si porta il telefono all'orecchio ed esce dalla stanza. Scuoto la testa e sorrido. Britney è davvero una persona fantastica e sono contenta di averla conosciuta. Non immaginavo che la mia vita sarebbe cambiata così. Nonostante tutto quello che ho passato, nonostante il dolore che ho causato, la vita sembra sorridermi anche se non penso di meritarlo. Dopo aver fatto una doccia calda decido di indossare una gonna marrone e una camicetta bianca con i bottoncini dorati. E' davvero carina, e immagino che anche questa sia costata a Matt non pochi soldi. Quell'uomo è un testardo. "Joy?" varca la soglia della mia stanza e si blocca di colpo guardandomi serio. "Cosa c'è?" - "Complimenti signorina Marshall. Diana ha buon gusto" poso le mani sui fianchi e sorrido. "Quindi il merito è tutto di Diana?" lo guardo sorridendo. Si avvicina a me e mi attira a lui. Posso sentire il suo dolce profumo avvolgermi. "No" scuote leggermente la testa mentre i suoi occhi si posano un momento sulle mie labbra per poi tornare ad incrociare i miei occhi. "Il merito è di Diana per vendere queste robe e creare questi abbinamenti a dir poco perfetti, ma... la colpa è tua" aggrotto la fronte "Quale colpa?" si protende verso di me e mi bacia senza rispondere alla mia domanda. Domanda che quasi subito dimentico tra le sue braccia.

°MATT

Varchiamo la soglia del Queen e in lontananza scorgo Tom e Britney. Mi faccio spazio tra la folla di gente dando la precendenza a Joy per assicurarmi che nessuno la tocchi al suo passaggio. Lo so, sono diventato matto e faccio fatica anche io stesso a capirmi, ma il solo pensiero che qualcuno possa toccarla ancora, mi rende nervoso. Joy per quanto possa essere una donna coraggiosa, è fragile, e so che non fa altro che tenere duro perché è l'unico modo che conosce per andare avanti. E' tutto finito lo so, ma la vita è imprevedibile e non voglio che qualcuno me la porti via. Britney appena ci vede corre verso Joy e la trascina verso i divanetti. Mi avvicino a Tom e sorrido. "Allora? Mi puoi dire cosa è successo oggi con tuo cugino?" mi siedo accanto a lui passandomi una mano tra i capelli con lo sguardo rivolto al folla. "Niente Tom" - "Avanti Matt... ti sei allontanato improvvisamente da me e Britney come se volessi ammazzare qualcuno. Avevi uno sguardo che poteva rasare al suolo l'intera Edison Valley" mi volto verso di lui e lo guardo fisso negli occhi "Sul serio? Non immaginavo che si notasse così tanto il mio fastidio" mi da una pacca sulla spalla e si protende verso di me. "Era chiaro come il sole al mattino, Matt" sbuffo passandomi una mano tra i capelli. "L'ha toccata!" sono consapevole che la mia voce risuona affilata come una lama, ma non mi importa. Tom sa benissimo quello che provo per Joy, e forse... forse capisce anche come mi sento. "Ma chi? Gabriel?" annuisco mentre una cameriera passa accanto al nostro tavolo. Richiamo la sua attenzione e la donna mi cede due bicchieri. Mi verso un po' di vino e lo ingurgito tutto in una volta. "Caspita, piano Matt" mi rimprovera guardandomi stranito. "E cosa ti ha detto?" Poso il bicchiere vuoto sul tavolino e mi sistemo meglio sul divanetto. "In passato abbiamo condiviso qualche donna e credeva che Joy era una di quelle con cui potersi divertire" - "Oh... Cavolo" - "Beh, non è più un problema adesso. Gli ho messo in chiaro come stanno le cose. Adesso non si avvicinerà più a lei. Meglio per lui che non lo fa, Tom" Britney e Joy si alzano e si avvicinano a noi. "Ragazzi noi andiamo a ballare" Mi alzo di scatto e guardo Joy evitando lo sguardo stupito di Britney. "Veniamo anche io e Tom" Britney si avvicina cercando il mio sguardo. "Avanti Matt, Joy è insieme a me. Non succederà niente" - "Sì ma..." - "Matt, lasciale andare. Tra poco le raggiungiamo. Forza siediti" Tom mi afferra per un braccio.  Guardo Joy e lei annuisce con un sorriso. Sospiro e torno a sedermi. Ma cosa mi è saltato in mente? Non posso tenerla legata a me sempre, e questa consapevolezza devo ammettere che un po' mi rattrista.

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