°Matt
Chiudo la cerniera dello zaino e mi guardo un momento intorno. Finalmente il dottore mi ha dato la possibilità di ritornare a casa. Mi avvicino alla finestra e il cielo è invaso da nuvole grigie. Settembre è quasi giunto al termine e le giornate iniziano ad essere sempre più fredde. Devo assolutamente andare al negozio di Diana, ma sono più che sicuro che quella donna dai capelli rossi e gli occhi azzurri andrà su tutte le furie. "Ehi..." mi volto di scatto e la vedo sulla soglia della mia stanza che mi sorride. E' incredibilmente bella stasera, ma alla fine lo è sempre. Ha i capelli rossi liberi sulle spalle e gli occhi azzurri luminosi. "Ciao" attraversa lentamente la stanza e si ferma davanti a me. Una ciocca di capelli le penzola davanti agli occhi. Alzo una mano e libero il suo viso. "Sei pronto per tornare a casa?" sorrido "Prontissimo" le cedo una mano e lei intreccia le sue dita alle mie. Prima di incontrare Joy non ho mai stretto nelle mie le mani di una donna, le loro dita non sono mai state intrecciate alle mie. Riconosco il fatto che prima di incontrarla non facevo molto caso a queste cose. Le mani intrecciate, i sorrisi, i sentimenti...le donne che frequentavo non pensavano a queste cose, e nemmeno io, ma adesso...adesso con lei viene tutto naturale. Quando stringo le mani di Joy nelle mie, mi sento stranamente bene, mi sento come se lo facessi da una vita, come se stringessi le sue mani nelle mie da molto tempo. A volte, mi sembra come se mi fossi svegliato da un lungo sonno, come se tutto quello che sto provando adesso, tutte le emozioni e sensazioni, le avessi represse per tutto il tempo per poi lasciarle andare una volta che i nostri sguardi si fossero incontrati. Ci dirigiamo lungo il corridoio verso l'uscita, salutiamo velocemente il dottore e le infermiere, e ci incamminiamo verso la mia auto. Prendiamo posto, avvio il motore e mi immetto nella circolazione. "Matt?" - "Si?" mi volto un momento a guardarla. "Sono felice che torniamo a casa" le sorrido "Anche io ne sono felice." Dopo una ventina di minuti varchiamo la soglia di casa e mi sento gelare il sangue. Joy afferra un libro dal pavimento e si affretta a sistemarlo sulla mensola. Faccio qualche passo più avanti e vedo la lampada accanto al divano rovesciata sul pavimento e vetri sparsi fino al bancone della cucina. Sento il cuore martellarmi forte nel petto mentre la mia testa inizia a pulsare e ad immaginare quello che è successo. Chiudo un momento gli occhi e sospiro. E' tutta colpa mia. Joy si avvicina a me e mi accarezza un braccio. Apro gli occhi e incrocio i suoi. "M..mi dispiace per..per la lampada" fa per superarmi, ma la trattengo. E' incredibile, dopo tutto quello che ha passato lei si scusa per una stupida lampada rotta. Joy è così, non pensa mai a se stessa, si sente sempre in colpa per tutto e crede di non meritare nulla. Alza il suo sguardo su di me e i suoi occhi sono chiaramente tristi. "Joy...non lo pensare neanche. E' solo una stupida lampada e non conta niente per me" si morde le labbra e annuisce "Okay" le prendo la mano, la bacio e insieme ci dirigiamo lungo il corridoio. Mentre procediamo, il mio sguardo cade su delle macchie di sangue sul pavimento. Mi si mozza il respiro e una rabbia incredibile si impadrona di me. Mi passo una mano tra i capelli e sbuffo. Se quel mostro fosse ancora vivo lo avrei preso a pugni fino a renderlo irriconoscibile. "Matt...non.." - "No, Joy, non me lo perdonerò mai. Mai, diamine!" Mi prende il volto tra le mani costringendomi a guardarla. "Non è stata colpa tua Matt. Non sentirti in colpa, ti prego." Prendo le sue mani e le faccio scivolare dal mio volto conitnuando a guardarla fisso negli occhi "Come faccio? Come faccio a non sentirmi in colpa Joy? Cavolo, io dovevo proteggerti da lui, e non ci sono riuscito. Te l'avevo promesso. Ti avevo promesso di proteggerti, e ho fallito" - "No, tu non hai fallito" - "Invece sì" abbasso lo sguardo e sospiro "Matt, guardami..." mi sfiora il viso cercando il mio sguardo. I nostri occhi si incontrano e posso leggere nei suoi tutto il suo amore per me "Io sono qui, e sono salva. Questo è solo grazie a te. Tu hai fatto più di quello che credi" Sospiro e distolgo nuovamente lo sguardo da lei. Non è vero, dentro di me so che ho permesso che quello stronzo la toccasse ancora e che le facesse del male. "Matt..." Non merita tutto questo dolore, non merita di soffrire. "Tu mi hai sempre protetta e mi hai fatta sentire al sicuro. Mi hai dato un posto dove vivere, e ti sei preso cura di me nonostante non conosci ancora tutto il mio passato. Per favore, non pensare il contrario...ok?" si avvicina alle mie labbra e mi bacia dolcemente. Circondo con le braccia la sua vita attirandola più vicino a me. Mi è mancata. Mi sono mancate le sue morbide labbra e il suo dolce profumo, e per quanto lei insista sul fatto che non è colpa mia, io non riesco a non sentirmi colpevole del suo dolore.
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Un compromesso
Romance(ATTENZIONE! STORIA IN FASE DI REVISIONE. VERSIONE DA CORREGGERE E RINNOVARE) Ho sempre odiato le regole e i legami fissi. Adesso un compromesso ha cambiato tutto. Matt Johnson è un uomo duro e autorevole, che non ama le regole e crede che l'amore...