Un compromesso - 25

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°JOY

David è davvero carino, mi ha invitato a cena ed io non potevo assolutamente rifiutare. Insieme a lui sto benissimo, è un uomo premuroso e gentile e inoltre non smette di rivolgersi in modo galante nei miei confronti. Lancio uno sguardo all'orologio e sono passate da poco le sette. Vado in bagno e dopo una bella doccia mi avvicino con l'asciugamano all'armadio. Bene, ho l'armadio pieno e non ho la più pallida idea di cosa indossare. Sposto con una mano tutti gli indumenti appesi e poi mi ritorna alla mente quel vestito bordeaux che indossavo alla festa da Britney. Vale a dire anche la sera in cui ci siamo conosciuti. Sorrido e afferro il vestito. Dopo averlo indossato, essermi truccata in modo leggero e aver spazzolato con cura i capelli, afferro il telefonino e scrivo un messaggio a Matt. *** Sono stata invitata a cena, ti ho lasciato delle cose in caldo nel forno se hai fame. - JOY ***   Lascio cadere il telefono in borsa e mi dirigo alla porta, e nel momento stesso in cui la apro incontro gli occhi di Matt. "Caspita, dove vai vestita così?" - "Ehm... ad una cena, ti ho lasciato un messaggio." - "Non ho sentito il telefono ero..." mi scosto da lui e inizio ad incamminarmi. "Scusa Matt vado di fretta, sono già in ritardo." mi afferra per un braccio ed io mi volto a guardarlo "Aspetta un attimo Joy, con chi vai a cena?" - "Vado a cena con David, e ora lasciami andare Matt, sto già facendo tardi, e ti ricordo che devo fare della strada a piedi" mi lascia il braccio guardandomi negli occhi, poi ad un tratto chiude la porta e si avvicina a me. "Forza ti accompagno io" Cosa? Lui che mi accompagna ad incontrare David?   "Assolutamente no Matt, non credo sia una buona idea" si protende su di me guardandomi fisso negli occhi. Il suo respiro mi accarezza la base delle labbra. "E perché no? Ti sto solo accompagnando, non mi dire che preferisci farti tutta la strada con quei tacchi. Arriveresti distrutta." Mi mordo le labbra indecisa sul da farsi. Matt ha ragione, questi tacchi già mi provocano dolore ai piedi. "D'accordo, ma mi lascerai in un punto nascosto. Non voglio che David pensi che ci sia qualcosa tra me e te." - "Perché c'è qualcosa tra te e lui?" Entriamo in macchina e parte. "Non sono affari tuoi, ognuno pensa alla propria vita privata." Dopo qualche minuto imbocca la via e già da lontano intravedo l'auto ferma di David. "Ok Matt, lasciami qui. Posso proseguire a piedi adesso." Continua ad avanzare senza ascoltarmi. Mi volto verso di lui e lo guardo torvo. "Matt, che diavolo stai facendo? Ti ho detto di fermarti!" ma ormai è troppo tardi perché ferma l'auto proprio accanto a quella di David. Dio che imbarazzo! Ma come si permette? Lo odio!  "Ma cosa diavolo.." - "Ti conviene scendere, il tuo premuroso uomo ti sta aspettando fuori dall'auto." Mi volto lentamente e vedo David posato di spalle alla sua macchina intento a fissarmi. Merda! Questa me la paghi Johnson!  Scendo dall'auto senza degnarli di uno sguardo. Appena scendo David si avvicina a me e mi sorride. "E' splendida come sempre Joy" - "La ringrazio" si protende su di me e mi lascia un leggero bacio sulla guancia. Cavolo ha un buon profumo. Mi mordo le labbra imbarazzata e mi accompagna gentilmente a prendere posto in auto. Matt è ancora accanto a noi intento a fissarci. Mio dio ma che diavolo gli è preso? Non posso credere che sta lì impalato a fissarci. Sei proprio odioso Matt Johnson!

°MATT

Resto a guardare Joy mentre quel coglione di David l'accompagna ad accomodarsi posandole una mano sul fianco. Dio quant'è stupida quella donna. Chiude la portiera e poi fa il giro senza alzare lo sguardo su di me. Gli spaccherei la faccia a quel coglione. Si accomoda accanto a lei, e parte. Sono seriamente tentato di seguirli, ma mi trattengo. Joy sarà già furiosa con me per essermi fermato proprio accanto a David, figuriamoci se mi mettessi a seguirli. Intanto sono ancora fermo lungo questa via mentre Joy e quel coglione sono spariti dalla mia vista. Sbuffo e afferro una sigaretta dal pacchetto, l'accendo faccio due tiri e poi la spengo nel posacenere. Afferro il telefono e chiamo Tom. "Ehi Matt?" - "Tom, preparati, andiamo al Queen. Stasera ho voglia di divertirmi." - "Ecco il mio amico sciupa femmine. D'accordo a dopo." riattacco e mi dirigo verso casa. Dopo essermi preparato con cura mi avvicino allo specchio per sistemarmi i capelli. Stasera nulla verrà lasciato al caso. Ho indossato un completo grigio con una camicia bianca e una cravatta rossa, e ho messo un po' di profumo. Quando arrivo al Queen mi dirigo lentamente al tavolo che occupiamo di solito. Il locale è pienissimo e la musica è come sempre assordante. Mentre supero il bancone del bar noto una bruna niente male che sorride guardando nella mia direzione. Faccio una piccola sosta e mi avvicino a lei. "Buonasera" la donna - che adesso vedendola più da vicino risulta essere più simpatica che bella - si morde le labbra con gli occhi che brillano. "Buonasera" mi poso al bancone accanto a lei e la osservo. Ha praticamente perso l'interesse per tutto il resto, e mi guarda con ammirazione mentre mi accarezza un fianco. Si avvicina al mio orecchio e io le poso una mano sulla vita. Cazzo ha un buon profumo. "Io sono Elena Prince." Si scosta da me e mi guarda negli occhi. Indossa una gonna cortissima e un top, e ha dei tacchi altissimi che la rendono ancora più provocante. Mi protendo verso di lei e le sfioro il viso con il naso fino ad arrivarle all'orecchio. La sento ansimare leggermente. "Matt Johnson" sento le sue braccia intrecciarsi dietro il mio collo. Bene, non perde tempo.  La stringo dalla vita attirandola a me e poso le mie labbra sulle sue. La bacio con foga mordendogli le labbra prima di lasciarle andare, poi la prendo per mano e ci allontaniamo dal bancone.

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