Un compromesso - 11

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° JOY

Lo guardo mentre è posato alla porta con aria sfacciata. E' a petto nudo e ha solo i pantaloni della tuta. Distolgo lo sguardo da lui e afferro due tazze dalla vetrina, e sotto il suo sguardo attento, percorro il piccolo tratto che divide la cucina dal tavolo. "Sì, è pronta. Credevo che la tua amica si fermasse per la colazione." Si avvicina al tavolo e si accomoda davanti a me. "Aveva fretta di tornare a casa" - "Capisco" Afferro la brocca di latte e riempio la mia tazza. Sento i suoi occhi puntati su di me in maniera così intensa che sono costretta ad alzare lo sguardo su di lui. "Matt ti ho già detto che non è educato guardare una persona mentre mangia" inclina la testa e sorride. Come? Ma che significa quel sorriso? "Non preoccuparti del pranzo oggi, tra poco preparati, passeremo la giornata fuori." sgrano gli occhi sorpresa. "Come? La giornata fuori? E dove?" - "Tu non preoccuparti di questo" si alza dal tavolo senza neanche finire la colazione e si dirige verso il corridoio. Cosa avrà in mente quell'agente? Proprio non lo capisco. "E la colazione? Matt, aspetta!" mi alzo dal tavolo e lo raggiungo. "Voglio sapere dove andiamo, vengo con te solo se me lo dici." Si volta a guardarmi sospirando. "Ma per una volta non riesci a fare quello che ti si dice senza fare le tue solite domande?" incrocio le braccia sul petto osservandolo accigliata. "No! Voglio sapere dove andiamo!" Lo squillo del telefono interrompe la nostra conversazione. Mi supera e si dirige verso la cucina lasciandomi lì imbambolata. Dio quanto lo odio! Mi volto e lo raggiungo.

°Matt

Afferro il telefono e noto un numero che non è salvato in rubrica, senza troppi pensieri rispondo. "Pronto?" - "Ehm...Matt? Sono Britney, scusami ho chiesto a Tom il tuo numero, volevo avere un recapito di Joy la tua amica, mi piacerebbe invitarla questa sera a casa mia, sai una serata tra donne." - "Oh beh, è qui, ora te la passo" mi volto verso di lei e le cedo il telefono. "E' Britney, vuole parlare con te" Afferra il telefono con un'espressione sorpresa. "Pronto?" mi allontano da lei, ma non molto, voglio capire quello che si dicono. "Ciao Britney! Oh si si, certo, volentieri. A stasera ciao." riattacca e posa il telefono sul bancone. "Allora? Cosa voleva?" in realtà già so cosa voleva, ma vorrei sentirmelo dire da lei. Si morde le labbra e poi alza lo sguardo su di me. "Mi ha invitata a casa sua stasera, ha detto che passeremo una serata tra donne." - "Capisco, a che ora?" - "Le otto. Sai per caso se l'autobus passa dalle parti di casa sua? Anche se non ricordo molto bene la strada sono sicura di riuscire a trovarla." mi avvicino a lei senza togliere gli occhi dai suoi. E' troppo divertente come reagisce il suo corpo quando la guardo così intensamente, non fa altro che deglutire e sistemarsi i capelli, in più le sue guance si colorano di rosso. Ah cara Joy Marshall, sei troppo sensibile. "Non serve che prendi l'autobus, ti accompagno io. Adesso preparati." La supero e mi dirigo verso il corridoio. Immediatamente mi segue, riesco a sentire a qualche passo da me la sua irritazione. "Matt Johnson, non mi hai ancora detto dove andiamo!" - "Preparati e basta Joy!" entro in bagno e chiudo la porta senza darle modo di replicare. Joy Marshall certe volte hai proprio bisogno delle maniere forti.


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