Un compromesso - 49

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°MATT

Fermo l'auto sotto casa di Cecilia e mi avvio verso la sua porta. Suono il campanello e dopo alcuni secondi viene ad aprirmi. Indossa una gonna cortissima di jeans e una camicetta bianca stretta. Troppo stretta. "Ciao" si morde le labbra e mi fa cenno di entrare. La guardo serio e varco la soglia. Nell'aria c'è profumo di lavanda. Un forte profumo di lavanda che mi fa venire il volta stomaco. Mi prende per mano e mi trascina verso la camera da letto. *Ma cosa ha in mente?* chiude la porta e si distende a letto. "Dobbiamo parlare Cecilia" - "Certo, e lo faremo. Ora vieni a metterti comodo. Avanti..." sospiro e resto a guardarla. Sbuffa sistemandosi i lunghi capelli neri. "Matt...non essere così teso. Sembra che è la prima volta che stai con una donna" - "Il fatto è che è la prima volta che non voglio stare con una donna...non così almeno" Mi guarda stranita "Cosa cerchi di dirmi?" mi passo una mano tra i capelli e sospiro. "E' meglio che vada or..." - "No!" Si alza dal letto e si sistema la gonna. "Va bene, se non vuoi stenderti a letto andiamo di là" Mi passa davanti apre la porta e si dirige verso il salone. *Ma cosa le prende? E' molto strana...Cecilia che si arrende così facilmente...* La seguo e mi accomodo accanto a lei sul divano. "Allora, sono venuto perché volevi parlarmi...cosa devi dirmi?" Resta a guardarmi un momento. "Ti va un bicchiere di vino?" Sospiro e annuisco. In verità tutto quello che voglio è sapere subito quello che ha da dirmi e tornare a casa da Joy. Si alza dal divano e si precipita in cucina. La sua gonna si è alzata notevolmente mostrando il suo perizoma nero. Mentre è in cucina il suo telefono vibra mostrando l'arrivo di un nuovo sms. Incuriosito e anche un pò dubbioso per il suo strano comportamento leggo. *** E' tutto pronto. Questa volta non scapperà. Grazie. A domani. - DAVID *** Mi si gela il sangue all'istante. "Hai visto ho fatto subi..." alzo lo sguardo su di lei. Il suo sguardo si sposta da me al suo telefono. I due bicchieri che ha tra le mani scivolano frantumandosi in mille pezzi sul pavimento. Mi alzo di scatto e mi avvicino a lei "Cosa cazzo hai fatto Cecilia!" - "Matt, io....non è come credi" - "Non è come credo? Sei una psicopatica" Adesso è tutto chiaro, questa stronza ha complottato con David. La prendo per le spalle e la sbatto al muro. "Dimmi dov'è...dimmi dove cazzo è David! Meglio per te che non sia successo niente a Joy! Ti ammazzo! Giuro che ti ammazzo a te e a quel figlio di puttana!" - "Non so niente Matt...non capisc.." la prendo per un braccio e la strattono. "Cecilia non sto scherzando! Dove cazzo è quel figlio di puttana!" - "Matt mi fai male!" - "Dov'è Cecilia! Non te lo chiederò un'altra volta!" - "E' a casa tua! Ma dubito che adesso siano ancora lì...David aveva intenzione di portarla a casa sua. Sono passate da un pezzo le otto!" lascio la presa su di lei e mi passo una mano sul viso. "Maledizione!" - "Matt..mi dispiace...io..lei non è la donna giusta per te..." si avvicina a me e mi accarezza il petto. "E' una poveretta..una domest.." le tiro uno schiaffo. Si posa con le spalle alla parete massaggiandosi il viso. "Vaffanculo! Saresti tu? Tu saresti la donna giusta per me? No Cecilia...tu sei solo una puttana psicopatica, Joy è una donna, una donna bellissima e dolce, e io voglio lei. Meglio che tu lo sappia. La pagherai, tu quel figlio di puttana la pagherete cara!" - "Matt aspet.." mi dirigo di corsa verso la porta. *Ti prego Joy resisti..sto arrivando!*

°DAVID

Si alza dal divano e lentamente indietreggia. Si guarda intorno in cerca di qualcosa. Mi avvicino a lei stringendo il coltellino in una mano "Mi sono mangiato la testa mille volte su come trovarti, mi sono chiesto mille volte dove abitassi e come rintracciarti" - "Sei un malato. Sei malato David! Ti conviene andare via, Matt tornerà a mome.." - "No...Matt non tornerà a momenti...è in dolce compagnia. Non tornerà presto stà tranquilla, possiamo giocare quanto vogliamo stasera. Vedrai che ti divertirai" alza il braccio verso la mensola, mi lancia un libro e corre verso il corridoio. Sbatte contro la lampada facendola rovesciare sul pavimento. Mi precipito verso di lei e la ricorro. Entra in una camera, ma non fa in tempo a chiudere la porta che sono subito su di lei. Le afferro un braccio e l'attiro a me. "Lasciami! Lasciami brutto stronzo!" Punto il coltellino sul suo fianco. Si blocca di scatto con il fiato corto. "Non ti conviene fare la prepotente Joy. Adesso da brava verrai con me e..." Mi sputa in faccia guardandomi truce. "Neanche morta vengo con te!" - "Puttana!" Le tiro uno schiaffo e la prendo per i capelli. Geme e poso la punta del coltello sul suo collo. La lama affilata graffia leggera la sua pelle. "Non hai paura di morire puttanella?" - "No! Non ho paura!" - "Bene, allora sarai accontentata...ma prima...prima mi divertirò molto con te" La spingo verso il letto e la faccio sul materasso di pancia in giù. Lascio cadere il coltellino e afferro la corda. Lego le sue mani dietro la spalla mentre continua a dibattersi con tutta la forza. "Lasciami!" - "Sarai mia Joy. Mia. Me lo devi brutta stronza. Mi devi il tuo corpo per tutto il tempo che voglio. Me lo devi perché mi hai rifiutato, me lo devi per quello stronzo di Matt Johnson che è sempre in mezzo ai coglioni" - "Matt è un'uomo a differenza tua. Un'uomo mervaviglioso! Tu mi fai schifo, mi fai..." L'afferro per la vita e la volto con forza. Afferro il suo viso con una mano e mi protendo verso di lei. "Sei una puttanella illusa. Sai dov'è adesso il tuo Matt meraviglioso? No?!...te lo dico io. E' con Cecilia, e non credo tornerà presto. Lei sa bene come tratterlo, e mentre io mi divertirò con te lui se la scoperà per bene. Adesso andiamo!"

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