51. Destino forzato

52 17 76
                                    

🌹 KYLER 🌹

Ho guidato senza mai fermarmi nonostante gli andamenti del traffico fossero lenti e piuttosto pericolosi, ho smesso di contare in quanti mi hanno tagliato la strada dopo al terzo.
Non mi sono perso ad attaccare briga con quelle persone in rientro dal lavoro, si è già fatto parecchio tardi, è scesa la notte e non ho cenato.
Il navigatore ha dato i numeri e mi sembra di girare intorno alla stessa zona.
Accosto accendendo le quattro frecce.

Afferro il biglietto datomi dal marito dell'amica di Raquel e riscrivo l'indirizzo sul mio cellulare.
Guardo la zona premendo sul cannocchiale posto sulla parte inferiore della mappa e capisco non esserci mai stato. Sospiro, il mio stomaco si sta facendo sentire.
Mi guardo attorno notando una tavola calda dove potrei comprare qualcosa da bere ed uno snack ed usufruire dei servizi.
Entro nel locale, uno alla buona dove una cameriera esuberante, non si è fatta problemi nel porgermi qualche domanda molto personale con il fine di rimorchiarmi.

Sono rimasto gentile e nonostante gli occhi stanchi e la poca voglia di averci a che fare, mi sono scusato per non essere interessato prima di darle i dollari necessari a pagarmi un caffè, una bottiglietta d'acqua ed anche una barretta al cioccolato, lasciandole la mancia.
Mi ha guardato male ed è andata oltre solo dopo avermi visto salire in auto.

Guido fino a casa della madre di Raquel ma prima di suonare per cercare di averci un confronto, parcheggio ed afferro dal cassetto del cruscotto un foglio di carta che sono solito portarmi dietro in caso di riunioni.
All'interno di esso ci metto i miei pensieri, tutto ciò che vorrei dirle in caso non la trovassi in casa o non volesse vedermi, in qualche modo deve sapere la mia versione dei fatti e quanto mi sono innamorato di lei, non sono venuto qui per niente.

Termino di scrivere seppur in maniera grossolana sulla mia coscia e lo incarto nella busta che tengo nel cassetto del cruscotto con il simbolo della BeautyFarm, poi la ripongo all'interno della mia giacca di pelle.

Scendo dall'auto e percorro a grandi passi il viale, mi fermo dinnanzi alla porta e busso.
Le luci sono accese e non c'è uno spioncino, deve per forza aprirmi per vedere chi sono.
Sospiro, ho il cuore in gola.
Non mi era mai successo prima di ora, ai colloqui, alle presentazioni e alle sfilate dove vengo chiamato.
Nemmeno con Katherine mi sono mai sentito come tale, non mi ponevo troppi grattacapo.
Con Raquel è tutto diverso, mi sento come se dovessi sbagliare e ferirla, in questo momento di fragilità pura dove vorrei metterle il mio cuore in mano e dimostrarle chi sono oltre alle bugie raccontatele finora.

Busso ancora una volta con più determinazione.

Finalmente odo dei passi dietro alla porta, deglutisco per farmi coraggio, cammino sul posto ma perdo la grinta trovandomi davanti sua madre, l'unica persona della sua famiglia su cui non ho fatto colpo ed anzi, dopo alcune delle mie risposte, credo mi avrà preso ancora più in odio.

«E tu?
Cosa diamine ci fai qui in mezzo ai poveri, ti sei perso pezzo grosso?» la sua freddezza è plausibile, la sua plateale cattiveria mi fa tenere il sarcasmo tra i denti per paura di essere cacciato.
«Buonasera signora, vorrei parlare con sua figlia se è in casa.» potrei semplicemente spingerla ed entrare in casa, sono un uomo, non un ragazzino in cerca di un attimo di gloria mentre prova a spintonare il genitore protettivo per farsi largo in una casa non sua.

«Mia figlia non è in casa, puoi andare al diavolo mio caro.» cerca di chiudere la porta e glielo impedisco alzando il braccio destro.
Colpisce il mio orologio e non me ne curo.

«Non me ne voglia, mi sono fatto tre ore di auto e non intendo andare via senza aver parlato con Raquel.» alza entrambe le sopracciglia, scuote il capo subito dopo.
«Questa patetica scenetta include il tentativo di voler entrare in casa?» «No... posso aspettarla anche qui fuori, non mi importa.» forse sono stato troppo viscido nella risposta.

Favorite ▪️Bill Skarsgård▪️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora