EVE
La serata stava proseguendo malissimo.
Avevo perso Ethan, Lisa se ne era andata a casa piangendo mentre Noah era scomparso non so dove con Gabriel.
Per rendere la festa migliore, mi ritrovai davanti una testa viola che mi squadrava da testa a piedi con un ghigno irritante.
Era Michael, il mio ex ragazzo. Il mio primo in tutto. Un coglione che non volevo rivedere.
Mi aveva scritto per due giorni interi tartassandomi di messaggi falsi come lui.
Mi manchi, ti voglio vedere, continuo a pensarti. Tutte cazzate, in realtà voleva solo usarmi come aveva fatto in precedenza.
Eravamo stati insieme per ben sei mesi, tra cui quattro erano solamente uscite con i suoi amici.
Al quinto mese avevamo iniziato a "uscire" da soli. A dirla tutta, passavamo per lo più le serata a casa sua a guardare film che piacevano solo a lui.
Nell'ultimo mese avevo deciso di perdere la mia verginità con lui, scelta peggiore della mia vita. Il mattino seguente mi svegliai da sola nella mia stanza, era scappato via. Non rispondeva ai messaggi, non si faceva più vedere, mi aveva mollata su due piedi senza darmi nessuna spiegazione.
Ora invece era qui, a pochi centimetri da me."Non sei cambiata di una virgola."
"Tu invece resti il coglione di sempre, complimenti." Sorrisi bevendo il drink con tranquillità. In verità mi tremavano le mani dalla rabbia, l'avrei preso a pugni seduta stante.
Mi fissò con i suoi occhi color ambra. Volevo strappare quei bulbi dal viso, troppo belli per un demente come lui. "Eve, ti prego voglio solo parlarti."
"Guarda caso anche io volevo parlarti." Risi, puntando il mio sguardo nel suo. "Ma due anni fa, quando non hai avuto nemmeno le palle di lasciarmi."
"Sono cambiato Eve." Cercò di avvicinarsi, ma riuscii a mettere distanza tra di noi. Non volevo che mi sfiorasse neanche con un dito. Viscido manipolatore, chissà quante povere ragazze avranno ricevuto il mio stesso trattamento. "Ti prego, sono sincero."
"Non credo alle stronzate che escono dalla tua bocca Michael." Lo guardai con disprezzo.
"Sei fidanzata? Per questo non vuoi darmi un'altra possibilità?"
"Da piccolo hai sbattuto la testa da qualche parte? Non riesci a capire che mi fai schifo?" Sbuffai, stanca di sentire la sua voce. "Non sono fidanzata, non mi serve un altro coglione al mio fianco. Sto bene da sola, la mia vita è fantastica senza rompimenti di palle come te."
In quel momento, solo per un millesimo di secondo, pensai a Luca. Mi aveva detto che questa sera doveva fare da "padre" ai suoi amici e che purtroppo non poteva darmi fastidio come al suo solito. Gli avevo risposto che non mi interessava e che potevo considerarla una vittoria per me. Niente Luca tra i piedi. Eppure dovevo ammettere che la sua presenza mi mancava un po'.
"Eve, io non mi arrendo!" Esclamò con insistenza. "Proverò a farmi perdonare, in qualunque modo."
"Non sprecare tempo, non ritornerei con te neanche se fossi l'ultimo uomo sul pianeta terra." Replicai dandogli le spalle, pronta a svignarmela via. "Spero di non rivederti mai più."
Uscii fuori in fretta e furia, avevo il fiato pesante e sentivo lo stomaco sottosopra.
Cercai di allontanarmi il più possibile da lì, ma qualcuno arrestò i miei passi.
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Nothing is as it seems
RomanceMolto spesso l'apparenza inganna, nascondiamo talmente bene i nostri scheletri, che scegliamo di vivere la nostra vita con una doppia faccia, fingendo che vada tutto bene. Noah dopo la morte della madre non riesce più a ritrovare la spensieratezza...