L'archivio delle meraviglie

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Mentre era sotto torchio, Monica si accorse che qualcosa la turbava, più dell'interrogatorio a cui i "salvatori" la stavano sottoponendo a più riprese.

D'improvviso capì: la ricetrasmittente! Era rimasta da qualche parte in corridoio, probabilmente era caduta sul pavimento durante la colluttazione. Per fortuna, durante l'irruzione dei coniugi Van Heilig nell'appartamento, Monica aveva avuto l'accortezza di spegnerla.

Si alzò.

«Dove vai?»

«In bagno».

Il walkie-talkie giaceva a terra davanti al ripostiglio. Guardò con rammarico verso il salotto: se solo quelli se ne fossero andati! Li avevano liberati, in un certo senso, ma ora procuravano più intralcio che altro.

Nascose la trasmittente nella maglia e sfilò davanti alla porta del soggiorno per nascondersi in camera.

«Ma dove stai andando?»

«Ho sentito un rumore!»

Chiuse la porta e accese la radiolina. Sapeva che quel momento di privacy non sarebbe durato a lungo; il suo cervello avrebbe dovuto inventarsi qualcosa, e alla svelta, ma ormai era a corto di idee. Aspettò, ma dalla griglia non si udì altro che lo scrosciare degli impulsi di fondo. Poi non poté più trattenersi.

«Ehi, mi sentite?»

Percepì una spina nel fianco: "e se fosse successo qualcosa, nel frattempo?"

La porta si spalancò. Sua madre la osservò accigliata.

«Monica, cosa diavolo stai combinando?»

Una voce spezzata, per tutta risposta, gracchiò dalla radiolina. Monica guardò con aria colpevole prima la ricetrasmittente, poi la madre che sbiancò.

«Monica, sono io, Thomas, mi senti?»

Dalla ricetrasmittente nessun segnale.

«Monica?»

«Sì, ti sento, Thomas. C'è anche... la mamma».

I ragazzi si guardarono perplessi. Stella fece cenno di proseguire.

«Va bene, Monica, non ti preoccupare» disse Thomas. «Ora ascoltami bene. Riesci a ricevermi come si deve?»

«Sì, ti ricevo, parla».

In realtà le voci erano intermittenti, ma non compromettevano la comunicazione.

«Siamo rimasti chiusi nel rifugio segreto di Jacob».

«Cosa? Il rifugio di Jacob?»

«Sì, l'abbiamo trovato, ma siamo rimasti in trappola, la porta non si apre più. Per colpa di Stella».

A Monica servirono parecchi secondi per riprendersi.

«Come è successo?»

«Stella ha voluto come al solito fare di testa sua, la leva interna si è rotta e la porta si è chiusa».

«Ora potresti anche smetterla» sibilò Stella Maris.

«La leva interna?»

«Senti Monica, ora non ho tempo per le spiegazioni. Dovete venire quaggiù a tirarci fuori. Anche papà, se necessario».

Monica non rispose subito.

«Devo... Devo mandarli nel tunnel? Mamma, taci, per piacere! E cosa devono fare?»

«Portare degli attrezzi. Devono scendere per la scala a pioli; attenzione, perché il pozzo è molto profondo. Poi c'è un corridoio lunghissimo: alla fine troveranno una leva spezzata accanto a una porta, e un pannello sul muro. Mi hai capito?»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 22, 2024 ⏰

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