Quella mattina Christianincontrò Alex nello stesso angolo di corridoio.
«Ti hoportato FutureCarsIII»bisbigliò quest'ultimo, non appena gli fu vicino. «Visto? Iomantengo le promesse».
A Christian scappò unghigno. Alex se ne accorse e sorrise conciliante, poi gli consegnòil gioco che, il giorno prima, il compagno aveva confessato dibramare da tempo. Christian lo pagò a prezzo stracciatissimo.
«Soltanto dieci euro...Eppure ne vale cinquanta, cazzo».
«Tanto l'ho finito, Chri.Ehi, ti va di venire con me a prendere un po' di roba buona?»
Christian ci pensò su.
«Meglio di no. Facciamocosì, tu la compri e mi rivendi un paio di canne».
«Dove, qui a scuola? Se cibeccano qui mi condannano per spaccio!»
«Ma no, scemo; davanti allacancellata di casa mia».
Alex lo guardò con unsorrisetto tra il rassegnato e l'incredulo.
«Non ti fidi, eh?»
«No» rispose lui consemplicità. «Allora, quando hai intenzione di passare?»
«Vado a prenderla domani».
«Bene, allora ci vediamodomani sera».
Nell'ora di artisticatutti chiacchieravano ad alta voce e si lanciavano palline di carta.Loris allungò il collo per sbirciare sul foglio della compagna dibanco.
«Ma che fai? Il tema è "unluogo acquatico"!»
«Non rompere» disseStella, strofinando un pastello grigio. Poi soffiò sopra al disegnoe lo sollevò per avere una visuale d'insieme. Un sorriso disoddisfazione le illuminò il viso. «Fatto!»
Ildisegno ritraeva una strada che serpeggiava in mezzo ai campi,completamente deserta eccetto che per una minuscola bicicletta inlontananza. Per almeno metà del foglio i colori erano caldi, vivacie luminosi, per l'altra tendevano al grigio. In alto a sinistras'intravedeva un angolo di cielo: in parte limpido e in partecoperto da nubi color antracite.
«Non hai mai provato unasensazione del genere, vero Loris?»
«Quale sensazione?»
«Quellache si prova quando buchi la gomma della bicicletta in una stradacompletamente deserta in mezzo alla campagna, e dietro di te hai iraggi del sole mentre davanti ti trovi l'argento delle nuvole. Unalinea di confine tra sole e ombra. Effetti speciali da dio, degni diun film».
«Bene Maris, vedo che haifinito il disegno» esordì la professoressa dalla cattedra. «Vorraiillustrarlo anche a me, spero».
«Con piacere!» esclamò laragazza, e si tuffò verso di lei. La professoressa ascoltò con vagointeresse la prolissa spiegazione di Stella Maris, poi si accinse ascrivere il voto.
«Ma professoressa, non mipuò dare cinque. Ci ho messo un sacco di tempo per creare questimeravigliosi effetti di luce!»
«Quando ti deciderai adisegnare qualcosa che rientri nel tema assegnato, allora potròdarti dieci e lode. Comprendi?»
«La Maris fuma ventiquintali di erba, la mattina» annunciò Alex, provocando le risatedei compagni.
«Ma senti da che pulpitoviene la predica, tu che adori rollare le foglie del tuo banano!»replicò Stella Maris. «Guarda che può avere effetti deleteri sulcervello, e non ti dico sull'apparato riproduttore...!»
La professoressa non riuscìa trattenere un sogghigno. Tutti lo prendevano in giro, perquell'albero che sua madre aveva insistito tanto per avere nelgiardino.
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Le Fronde del Salice
Genç KurguQuando il quindicenne scavezzacollo Christian si trasferisce con la madre nel vecchio Condominio del Salice Argentato, non sa ancora cosa lo attende. Un gatto misterioso, un vecchio nottambulo, rumori dietro le pareti... Quale grottesco segreto nasc...