Mezzosangue

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Non ci posso ancora credere. Io innamorata di Draco? Insomma, al primo anno solo guardandoci in faccia ci veniva da ucciderci vicendevolmente e ora ho una cotta per lui.
C'è da dire che è davvero affascinante. Mi sembra strano dirlo.
Ieri sera mi sono chiusa in camera e non ho neanche pensato al fatto che Draco di lì a poco sarebbe entrato, dato che io, da stupida deficiente, l'ho messo nella lista.
Per fortuna ero già addormentata quando è arrivato.
Mi alzo dal letto, i capelli totalmente scompigliati, più del solito. Probabilmente perchè ho dormito male.
La McGranitt aveva sistemato le stanze, ma erano piccole e scomode.
La luce oltrepassa le tende di seta e penetra nella stanza, illuminandomi il volto.
Stavano tutti dormendo.
Entro in bagno e mi faccio la doccia, ovviamente serrando la porta con un incantesimo.
L'acqua, molto spesso, allevia i dolori, ma oggi con me non funziona.
Non penso di essere più arrabbiata con Malfoy, se mai sono frustrata.
Oh, smettila Hermione. È la sua vita e sceglie lui cosa farne. Forse dovrei scusarmi.
Esco dal bagno con un accappatoio addosso e sobbalzo vedendo due occhi gelidi fissarmi.
-Buongiorno Granger.
-Ciao...
-Sbollentata la rabbia?
-No- mento -Ma credo di aver esagerato. Scusa.
-Uuh la Granger che si scusa!
DOVE DIAMINE ERA FINITO IL SUO LATO DOLCE?!
-Finiscila Malfoy.
D'un tratto qualcuno bussa alla porta. Pansy.
-Bel completino, mezzosangue!
Quel nomignolo continuava a ferirmi, ma nessuno sembrava farci caso.
-Basta Pansy. L'era dei purosangue è finita. Sei fuori moda.
Vedo Draco trattenere un sorriso.
-Be', il sangue sporco ce l'hai lo stesso.
-Ascolta, se sei venuta qui per rompere le palle, puoi anche uscire.
-Sono venuta per Draco.
Mi si avvicina all'orecchio e sussurra "Lui mi ama".
Ho troppa voglia di ridere, ricordando che Draco la trova insopportabile.
-Allora, Malfoy, la tua principessa è arrivata- dico, ironicamente.
-Pansy, aspettami fuori.
La simpaticona esce e Draco si cambia. Io mi giro, non ci tengo a vedere il suo intimo.
-Cosa c'è Granger, ti vergogni?
-Vedi un po' tu...
Mi giro e me lo ritrovo davanti, per fortuna vestito.
-Mi piace quando fai la spiritosa, Granger.
Ed esce.
Sono praticamente senza fiato e riprendo a respirare solo poco dopo.
Mi cambio e intanto Ginny si sveglia e mi guarda con aria interrogativa.
-Hermione, che ci fai in piedi ferma?
-Oh, ehm, stavo...andando in bagno, già.
-Sei strana.
-No, sono ASSOLUTAMENTE normale. Vado a fare colazione.
-Non dovevi andare in bagno?
-N-non più. Ciao.
E con questo esco. Se vado avanti così, Ginny mi crederà fuori di testa.
Vado a sedermi al mio tavolo e mordo una fetta di torta alla melassa.
Intanto Ron e Harry mi raggiungono e si abbuffano, come sempre.
-Com'è andata con Malfoy?- chiede Harry.
-Almeno non russa come Ron.
-Hoy! Guorda che to ho sontoto!- dice con la torta in bocca.
-Finisci di mangiare prima di parlare, Ronald.
Le nostre risate vengono interrotte dalla McGranitt.
-Buongiorno a tutti! Porto delle buone notizie. L'Espresso di Hogwarts è in funzione, perciò chi vuole può già tornare dalle proprie famiglie.
Quelli del primo e secondo anno sopravvissuti urlano di gioia. Immagino come deve essere stato, affrontare una guerra così piccoli.
La McGranitt prosegue.
-Mi aspetto che almeno qualcuno dell'ultimo anno resti, per aiutare a ricostruire la scuola. Detto questo, buona colazione.
Io sarei di sicuro rimasta, dato che l'incantesimo che avevo inflitto ai miei genitori potrebbe ancora servire.
-Ragazzi, potete venire a casa mia- dice Ron.
Harry accetta, io no.
-PERCHÈ?
-Non me la sento, preferisco stare qui.
-Sicura?
-Si.
Ron e Harry vanno a fare i bagagli e io rimango nella Sala Grande, ormai praticamente vuota.
-Hey Granger!!
Draco mi corre dietro.
-Cosa vuoi Malfoy?
-Solo sapere se torni a casa.
-No.
-Come mai?
-Non mi fa piacere parlarne.
-Avanti, Granger, non fare la dura con me, lo so che mi trovi irresistibile.
Arrossisco e mi sento le guance caldissime.
-Perché arrossisci?
-Non fare il modesto-dico scherzando.
Continuo a camminare e lui mi prende per il braccio e mi gira verso di lui.
Mi attira a sé e mi sussurra:
-Non hai risposto alla mia domanda, Granger.
Credo di stare per svenire. Quegli occhi, mamma mia...
Calma, Hermione, stai calma.
-E t-tu invece? Resti o vai da tua madre?
-Ti interessa saperlo?
-Si.
OH NO, COS'HO DETTO?!?!
-Cioè, no, no, no.
-Mi farai impazzire Granger...Comunque sì, resto.
Lo farò impazzire?! Che vuol dire?
-E la principessina?
-Pansy va dai suoi.
Sussurro fra me e me un 'Grazie al cielo' e lui probabilmente mi sente, perché sorride.
Non era un sorriso qualunque. Era quel sorriso che se lo vedi ti fa battere il cuore come non so cosa, ti fa tremare le ginocchia, fa sorridere anche te.
Continuo a fissarlo durante tutta la camminata. È irresistibilmente bello.
L'atmosfera viene interrotta da un bisbigliare di vocine dietro di noi. So già a chi appartengono. Le ragazze di Serpeverde.

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