Offuscato

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Draco.
I ragazzi continuarono a chiedersi se avessero sentito bene.
Insomma, non era possibile.
O forse sì.
«C-cosa ha detto?» chiese Ron, la voce che tremava di rabbia.
«Magari sta solo facendo un..un incubo! Sì, un incubo» disse dubbiosa Ginny, guardando Ron con una faccia tra la dispiaciuta e la sorpresa.
Ma le parole della ragazza vennero spazzate via come il fumo quando Hermione accennò un lieve sorriso, mormorando «Anche io».
Ron uscì dalla stanza senza parole. Credeva che l'amore fra loro fosse una cosa ovvia, reciproca, sconvolgente.
E invece no, a lei non importava nulla di lui. Lo aveva usato come un peluche e poi lo aveva buttato via.
Harry seguì Ron, che si stava dirigendo verso la porta d'uscita.
«Ron! Ron, fermati!» urlò.
Ma il rosso non si fermava, anzi, uscì.
«Cosa succede, caro?» chiese la madre di Hermione.
«Oh nulla di che, non si preoccupi. Torniamo subito» e con questo si mise a rincorrere Ron.
«Fermati! Hai già fatto questo errore una volta, non ripeterlo ancora!» urlò.
Il rosso si girò. Era afflitto, distrutto.
«Io...Oh, sono un deficiente...» disse.
«Una cosa su cui siamo d'accordo. Ascolta, ha bisogno di noi, non lasciamola sola. Dei vostri problemi ne parlerete più avanti. Forse» supplicò Harry.
«O-okay» e tornarono dentro.
***
Erano passate due ore da quando era successo quel che era successo. Harry cercava di capire cosa provocasse l'incantesimo Detestatio, ma con scarsi risultati.
Nessun libro di magia ne parlava e a quanto pare non era mai stato utilizzato su nessuno e da nessuno. Tutto si faceva più complicato.
Ron era impegnato a guardare fisso il soffitto, probabilmente con mille pensieri che gli gironzolavano nella testa.
Ginny, invece, teneva la mano all'amica, quasi come se non avesse intenzione di lasciarla andare.
Nella mente di Hermione non c'era spazio per nulla, se non per Draco.
***
[HERMIONE's pov]
Era così bello Draco. Il mio Draco.
Ancora non ci potevo credere. Noi due, che ci odiavamo a morte, stiamo insieme.
Comunque, in questi giorni, continuo a vedere tutto offuscato.
Non so perché, ma è come se il resto del mondo andasse di fretta, mentre io lentamente.
Non mi rendo conto, tra i miei pensieri, che qualcuno ha bussato alla porta.
Apro.
«Buongiorno, principessa» dice Draco, stampandomi un bacio sulla fronte.
«Buongiorno» rispondo, arrossendo lievemente.
«Come stai?»
«Con te bene, ma è da qualche giorno che continuo a vedere tutto offuscato e non capisco perché...» dico.
«Uhm. Allora, prova a chiudere gli occhi» dice, e mi poggia le sue lunghe dita affusolate sulle palpebre.
E poi si avvicina, sento il suo respiro. Per un attimo non sento nulla, ma poi un calore piacevole mi si diffonde nel corpo.
Le nostre labbra si muovono insieme ed è bellissimo.
Si stacca dolcemente e mi fa riaprire gli occhi.
«Come va, ora?» sussurra.
«Meglio, ma ancora non vedo bene» dico, solo per farmi baciare ancora.
Lui lo capisce e sorride.
«Ritentiamo»
Mi bacia di nuovo, più intensamente sta volta.
Le sue labbra sanno di dolce e di amaro al contempo.
«Ora vedo benissimo» dico, sorridendo.
***
[REALTÁ]
«Ragazzi, sta sussurrando qualcosa!» esclamò Ginny, avvicinandosi alla bocca della ragazza tanto da sentirne il respiro intenso.
«Cosa sta dicendo?» chiese Ron.
Ora vedo benissimo, sussurrò Hermione, nel sonno.
«Ha detto che ora vede benissimo».
«MA CHE MISERIACCIA STA SOGNANDO?! MALFOY CHE LE FA UNA VISITA AGLI OCCHI?!?!» urlò Ron, fuori di sé.
Harry e Ginny guardarono il rosso camminare furiosamente per la stanza, parlare da solo, urlare e buttare a terra ogni cosa babbana che trovava a portata di mano.
Fino a quando non prese un ago da cucito e si punse il dito.
«Ron, non tocc...» tentò di avvertirlo Harry, ma troppo tardi.
«MA CAZZO!» urlò, proprio mentre la mamma di Hermione entrava nella stanza.
«Oh, mi s-scusi...» disse Ron, imbarazzato.
«Non ti preoccupare, capita anche a me. Ragazzi, avete bisogno di qualcosa?» chiese la donna.
«Sì, signora, dovremmo farle una domanda. Lei conosce per caso l'incantesimo Detestatio?» chiese Harry.
La donna lo guardò sbalordita.
«Che cosa hai detto, scusa?» chiese di nuovo.
«La nostra amica è stata colpita dall'incantesimo Detestatio. Sa di cosa si tratta?»
«Sì. Quest'incantesimo rilascia nella persona che viene colpita un particolare veleno, che causa la morte della persona stessa quando questa riceve il dono più bello della sua vita. » disse la donna, con voce tremante.
E subito dopo, collassò a terra.
«Signora Granger!» provarono a svegliarla i ragazzi, ma con scarsi risultati.
La poggiarono al fianco di Hermione, fino a quando madre e figlia pronunciarono rispettivamente «Hermione» e «Draco».

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