Salvata

26.1K 1.5K 135
                                    

Quella sera la cena fu piuttosto silenziosa. Fortunatamente i genitori di Hermione non c'erano, così non avrebbero dovuto spiegare il perché di quella calma apparente.
Ginny e Harry erano seduti a fianco a Ron, probabilmente pronti a trattenerlo se si fosse scagliato contro Draco. Quest'ultimo era seduto dall'altro lato della tavola, lontano dal rosso. Hermione invece era sola, non aveva nessuno di fianco.
Tutti si erano concentrati sulla lite fra Draco e Ron, ma nessuno aveva pensato a lei, a come si sentisse.
A metà della cena, Hermione si alzò. Nessuno la calcolava, tutti erano troppo impegnati a controllare gli altri due.
«Non ho fame. Vado in camera»
«STAI BENE?!» dissero Ginny e Harry in coro.
Hermione sbuffò, senza rispondere e se ne andò. Aveva capito tutto.
I suoi amici si preoccupavano di lei solo se lei glielo faceva notare.
Era stanca e arrabbiata. Decise di uscire fuori, per prendere un po' d'aria.
Mille pensieri le passavano per la testa.
Hogwarts, i suoi amici, la morte. E Draco.
C'era qualcosa che non andava con Malfoy. Non poteva essere che così, da un giorno all'altro, diventassero amici.
Nell'ultimo periodo, Draco si era dimostrato leale, dolce.
Insomma, se a lui non fosse importato di lei, non sarebbe venuto, no?
«No, infatti. Però...» disse Hermione, pensando ad alta voce. Le piaceva farlo, la rilassava.
«Ora parli anche da sola?» disse Draco, dopo che uscì dalla casa.
«Uh? Oh, sì, lo faccio spesso. Malfoy, posso chiederti una cosa?»
«Dipende»
«E dai!»
«Okay, dimmi»
«Perché sei venuto? Cioè, perché hai accettato di stare qui?» chiese lei, con un filo d'imbarazzo nella voce.
«Avevo un debito con Potter. Mi ha salvato e dovevo ricambiare» disse lui, con voce stabile.
«Ah, okay» fu tutto ciò che riuscì a dire Hermione. Era rimasta un po' delusa.
"MA COSA MI DOVEVO ASPETTARE, CHE FOSSE VENUTO PER ME?!" pensò la ragazza.
«E sono venuto anche per scusarmi. Con te, soprattutto» disse lui subito dopo.
Hermione accennò un sorrisetto.
«Grazie» disse.
«Ora te la faccio io una domanda. Non avevi fame o ti stavi annoiando?»
«Più che altro mi stavo annoiando e arrabbiando. Loro si preoccupano di me solo perché sanno che potrei morire da un momento all'altro. Se io non dicessi nulla, loro non si preoccuperebbero affatto. Hai visto prima? Mi sono alzata e mi hanno chiesto se stessi bene. Se non avessi fatto nulla, avrebbero continuato a tenere d'occhio te e Ron» esclamò lei.
«Io mi preoccupo. Non perché potresti morire da un momento all'altro, ma perché so che io sono una delle cause per cui ora siamo qui, per cui tu hai la ferita, la causa per cui stiamo litigando. È orribile...» disse Draco.
Hermione non rispose, semplicemente lo guardò. E lui fece lo stesso.
Entrambi iniziarono a sentire caldo e ad arrossire, soprattutto la ragazza.
«Hermione, poi mi spieghi come si usa questo? L'ho trovato per terra» disse lui, mostrandole un accendino.
«FERMO! Non toccarlo! É un accendino, potresti dare fuoco alla casa. Aspetta...Mi hai chiamata Hermione? » disse lei, stupita.
«Assolutamente no»
«INVECE SÌ! Malfoy mi ha chiamata per nome!!!» esclamò Hermione.
«Non hai le prove!»
«Sai benissimo di averlo fatto!»
«Non è vero!» disse Draco, mettendosi a ridere.
Anche Hermione si mise a ridere.
Quando ebbero finito, Draco mormorò:
«Sei carina»
«Cosa?» disse la ragazza, che in realtà aveva sentito benissimo.
«Nulla»
«Okay»
«Dovremmo rientrare»
«S-sì» disse Hermione e tornarono dentro.
***
Poco dopo Ginny prese Hermione in disparte.
«Ascolta, è un problema dormire con Malfoy?»
«Cosa?! Perché?!» chiese Hermione.
«Ci sono solo due stanze e per un po' è meglio che tu e Draco stiate lontani da Ron» disse la rossa.
«Oh Merlino...Va bene. Vado a dirlo a Draco» disse la ragazza.
Si avvicinò al biondo.
«Ehm...Dobbiamo dormire insieme» disse Hermione, imbarazzata.
«Meglio che dormire con gli altri tre» fu tutto ciò che disse Draco.
«Non ti dà fastidio?» chiese lei.
«No, anzi»
«Anzi cosa?»
«Nulla. Guarda che non mordo, Granger» disse Draco, sorridendo.
«Uh-uh» annuì lei.
Ron li stava guardando, con uno sguardo che Hermione non aveva mai visto sul suo viso. Emanava rabbia, dolore. Decise di andargli a parlare.
«Ron»
«Ciao»
«Possiamo parlare?»
«Okay, però fuori» disse lui.
Uscirono e si sedettero su una panchina, nel giardino della casa.
«Io non volevo che succedesse quello che è successo. Non avevamo parlato del bacio e io non so perché ho sognato Draco» disse Hermione.
«Allora parlami ora del bacio» disse Ron, freddo.
«Io...Non lo so»
«Non ti è piaciuto»
«No, no, è che...»
«Cosa?! Ammettilo, dillo che di me non te ne frega nulla, che preferisci Malfoy, che ti ha sempre trattato male, a me, che ti ho sempre difesa!» urlò Ron.
«I-io non volevo dire questo» sussurrò Hermione, mentre gli occhi le si velavano di lacrime.
«Allora baciami!» urlò il rosso, prendendola per il braccio ferito.
Hermione iniziò a piangere, in silenzio, stupita dalla reazione del suo amico.
«FALLO, SE CI TIENI A ME!» urlò Ron.
Poi la presa sul braccio della ragazza si staccò e Ron cadde a terra, dolorante.
Dietro, Hermione lo vide.

MudloveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora