La luce penetrava nella stanza, illuminando i volti dei due ragazzi.
Draco fu il primo a svegliarsi. Era da tempo che non riusciva a dormire così serenamente.
Si guardò attorno e si rese conto di star tenendo ancora il braccio di Hermione fra le sue mani. Si voltò verso di lei: aveva un'espressione piuttosto rilassata in viso, come se stesse...bene.
Draco si alzò e si fece una doccia veloce. L'acqua lo calmava, nonostante non fosse agitato. Si vestì e andò in soggiorno. Non c'era nessuno, quindi probabilmente i genitori di Hermione erano già andati a lavoro.
La casa era pulita e ordinata, proprio stile Granger.
Ma che ci faccio qui?! fu uno dei pensieri che attraversò la mente di Draco.
Era successo tutto in un attimo e lui non aveva ancora concepito il fatto di essere nella casa di Hermione. Si disse che non sarebbe potuto rimanere lì.
I suoi genitori si sarebbero preoccupati e l'avrebbero punito per essere andato in una casa babbana.
Devo andare via... pensò Malfoy.
Prese le sue poche cose e si avviò verso la porta, senza nemmeno pensare a Hermione.
Camminò per un po' lungo un vicolo, verso una passaporta con cui sarebbe tornato a casa sua.
Dopo circa venti minuti, Draco si ricordò di Hermione e del fatto che non gli interessasse più il parere della sua famiglia.
Avevano passato la notte insieme, senza litigare e lei era sola. Non poteva lasciarla lì, non dopo quello che aveva passato.
***
Hermione aprì gli occhi scuri. Si girò di fianco, ma non vide nessuno.
Sarà sceso di sotto, pensò.
Fece per alzarsi, ma la sua testa ebbe un giramento. Nulla di grave.
Si alzò in piedi, ma si dovette subito risedere. Sentiva qualcosa nel petto che le andava in fiamme.
Non riuscì più a respirare. Ansimò, boccheggiò.
Scese lentamente le scale, cercando Draco, ma non c'era.
«D-draco...» provò a dire, ma ne uscì solo uno strano suono.
Si accasciò a terra, premendo con una mano sul petto.
E poi vide tutto bianco.
***
Draco tornò indietro. Si rese conto di essere un deficiente. Insomma, Hermione non aveva più nessuno che le stesse DAVVERO accanto, e lui l'aveva lasciata lì, senza neanche una spiegazione.
Si mise a correre, per fare più in fretta.
Quando arrivò davanti alla casa, aprì la porta e la vide.
Stesa a terra, immobile.
«Oh Merlino. Granger?»
La ragazza non si muoveva.
Draco sarebbe dovuto andare al San Mungo, non poteva andare in un ospedale babbano o avrebbero scoperto il veleno magico.
Cercò una passaporta lì nella casa.
Deve esserci, per forza...
Poi vide uno strano oggetto in acciaio nella cucina. S'illuminava.
Lo toccò, tenendo Hermione in braccio e subito si ritrovarono al San Mungo.
Probabilmente i genitori della Granger avevano messo lì la passaporta in caso di bisogno.
«Signora, mi aiuti!» urlò Draco ad una donna.
«Cosa succede?» chiese lei, con calma.
«Non lo so, ero andato via, ma sono tornato ed era a terra, non so cosa sia successo...» disse il ragazzo, tutto d'un fiato.
«Stia calmo, venga con me»
Entrarono in una stanza grande, ma triste, con pareti bianche.
Un uomo era seduto lì e la donna gli disse subito cosa stava succedendo.
«Ragazzo, poggia la ragazza sul lettino ed esci. Non puoi restare» disse freddamente l'uomo.
Draco non obiettò e uscì, dopo aver lasciato la mano a Hermione.
***
Era passata un'ora e della ragazza ancora nessuna notizia.
«Malfoy, che ci fai qui?!» esclamò Harry.
«Hermione»
«Cos'è successo?!?!»
Draco gli raccontò tutto e Harry rimase sconvolto.
«Tu. Tu volevi abbandonarla! Come hai potuto?!» urlò, tirandogli un pungo dritto sul naso.
«Merlino, Potter! So di aver sbagliato, ma non è quello che avete fatto tutti voi?! Siete rimasti con quel deficiente al posto di rimanere con lei, che sta per morire!» urlò a sua volta Draco, con il naso sanguinante.
Harry lo guardò. Sapeva che Malfoy aveva ragione. L'avevano abbandonata.
«Scusa» mormorò.
L'infermiera uscì dalla stanza dove stava Hermione.
«È viva. Per fortuna. Un minuto di più e non ce l'avrebbe fatta. Potete vederla uno alla volta. È sveglia» disse la donna.
Harry si fece avanti senza neanche chiedere a Draco.
Forse era meglio così, non avrebbe dovuto vederlo.
Sarà arrabbiata di sicuro, pensò il biondo.
Tuttavia, dopo una decina di minuti, Harry uscì dalla stanza e si rivolse a Draco.
«Vuole vederti»
STAI LEGGENDO
Mudlove
Fanfiction«Granger, mi amerai di nuovo?» «No, non posso amarti di nuovo. Io non ho mai smesso di amarti e basta. Ma, vedi, ho semplicemente fatto quello che credevo fosse giusto. Ho provato a dimenticarti, sapendo che tu ti eri già dimenticato di me. Sono sta...