Era passato un anno intero da quando Ginevra Weasley, Harry Potter e Ronald Weasley trovarono il corpo privo di sensi di Hermione Granger a pochi metri di distanza da casa sua.
Stavano andando a trovarla nella casupola mezza distrutta, per farle una sorpresa, ma se l'erano ritrovata lì, stesa a terra. L'avevano portata dai suoi genitori e quando si era risvegliata, aveva raccontato tutto, in lacrime.
Ron era sul punto di andare a far fuori Draco Malfoy, ma la buona ragione di Ginny lo aveva trattenuto.
«Hai bisogno di qualcosa?» le chiese Harry, dopo che ebbe raccontato tutto.
«Sì. Convincete chi cerca Draco a smettere. Ditegli di non cercarlo più, che è buono ed è solo stato condizionato dalla sua famiglia» rispose lei.
Voleva salvarlo, solo quello.
Dopo qualche giorno di esitazione, Harry acconsentì e riuscì a compiere la sua missione.
Ma tutto ciò Draco non lo venne a sapere.
Passò un anno intero chiuso in quella vecchia dimora, limitandosi ad ingurgitare bottiglie impolverate di whisky.
Non ebbe il coraggio di rivelare a Hermione perché aveva fatto ciò che aveva fatto.
Sta di fatto che, col passare dei mesi, la ragazza smise di pensare a Draco e passò tutto il tempo con la sua famiglia e i suoi amici.
Perlomeno fino a quel giorno di Gennaio.
«Hermione, svegliati!» esclamò Ron, seduto affianco a lei nel letto.
Non dormivano assieme, ma quella mattina era essenziale che fosse Ron in persona a svegliarla.
«Mm, aspetta...» grugnì lei.
«No! Non ricordi? La festa!» ribatté il rosso, scuotendo l'amica.
«Quale festa? OH MERLINO, LA FESTA!»
Hermione saltò giù dal letto e guardò l'ora.
10,30.
Erano ancora in tempo, per fortuna.
Lei, Ron, Luna e Neville avevano deciso di organizzare una festa a sorpresa per Ginny e Harry, che due giorni prima avevano annunciato di essersi fidanzati davvero.
Sì, insomma, non erano mai stati insieme sul serio.
Si mollavano e si prendevano.
Ma finalmente avevano preso una decisione.
Ovviamente non si sarebbero sposati, non ancora, solo fidanzati ufficialmente.
Hermione aveva avuto la brillante idea di festeggiarli preparando una torta e addobbando la casa ed il giardino.
«Ascolta, io mi smaterializzo con Ginny e Harry da qualche parte e li trattengo tutto il giorno, mentre tu, Luna e Neville sistemate tutto. Verso le 18,00 di stasera lì riporto indietro, okay?» propose Ron.
«Perfetto, Luna e Neville dovrebbero arrivare tra un'ora circa. Tu vai, ci vediamo stasera!» esclamò Hermione.
Come previsto, dopo un'ora i due arrivarono.
Passarono tutto il giorno a creare festoni, luci e torte e si divertirono come non mai.
Si vestirono adeguatamente, per l'occasione.
Hermione indossava un abito color pesca, che terminava appena sopra le ginocchia. Era composto da un corpetto stretto e una gonna leggermente ampia.
Le scarpe erano col tacco, dello stesso colore del vestito.
I suoi capelli erano raccolti in una pettinatura simile a quella del Ballo del Ceppo.
Alle 17,58, era tutto pronto.
«Bene ragazzi, è venuto stupendo! Ron dovrebbe arrivare a momenti, preparatevi!» disse Hermione.
Din-don.
«SORPRESA!» urlarono in coro, aprendo la porta a Ginny, Harry e Ron.
La casa era decorata in modo delizioso: piccole stelle volanti illuminavano il soggiorno, in cui la protagonista era una grande scritta colorata: BUON FIDANZAMENTO, H&G.
Il giardino era altrettanto sfarzoso. Pieno di luci fluorescenti e fiori dai colori sgargianti, al centro ospitava un tavolo su cui era poggiata una grande torta al cioccolato e vaniglia, che catturò subito l'attenzione di Ron.
«Wow, stupendo! Grazie ragazzi!» esclamò Ginny, abbracciando tutti.
«Hermione, sei uno schianto! Te la sei cavata anche senza di me?» chiese, rivolgendosi all'amica.
«A quanto pare! Andiamo in giardino, dai!»
I ragazzi uscirono e si sedettero attorno al tavolo, iniziando a mangiare la torta.
«Dolozuosa, Hormione, brova» disse Ron, con la bocca piena di cioccolata.
Din-don.
«Chi è?»
«Oh, sarà mia mamma, mi aveva avvisata che sarebbe tornata a quest'ora. Vado ad aprire!» disse Hermione, rientrando in casa.
Aprì la porta con un sorriso sgargiante, che sparì appena si rese conto di chi aveva davanti.
Draco Lucius Malfoy era uno straccio.
I capelli biondi erano cresciuti notevolmente e sul viso era presente una leggera barba.
I vestiti erano lerci, probabilmente si era cambiato raramente.
Gli occhi blu erano vuoti.
Hermione non riuscì a reprimere le lacrime, che cominciarono a scorrerle sul viso.
«C-cosa c-ci fai q-qui?» balbettò.
«Hey Hermione, tutto okay?» domandò Harry alle sue spalle, seguito da Ron e Ginny.
«MALFOY?!» strillò il rosso, dopo averlo guardato negli occhi.
Il biondo cadde steso a terra, ai piedi di Hermione, che tremava come una foglia.
«Vieni con me» sussurrò Ginny all'amica «Voi due, portate in camera Malfoy e poi tornate qua».
Hermione non smise di piangere per tutta la serata e continuò a bisbigliare parole che Ginny percepì come "stronzo", "tornato" e "amavo".
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Mudlove
Fanfiction«Granger, mi amerai di nuovo?» «No, non posso amarti di nuovo. Io non ho mai smesso di amarti e basta. Ma, vedi, ho semplicemente fatto quello che credevo fosse giusto. Ho provato a dimenticarti, sapendo che tu ti eri già dimenticato di me. Sono sta...