Anagramma

20.9K 1.4K 128
                                    

"Mentre sembra che il mio mondo stia crollando su di me, tu adesso dove sei?
Mentre io continuo a dire no vedi che ormai non c'è, mi chiedo dove sei.
Mentre vedo le mie mani muoversi nel buio su di lei, mentre ballo con il tuo fantasma dimmi dove sei"
***
«HERMIONE!»
Draco si svegliò di soprassalto.
Era sudato, accaldato, spaventato.
Tastò il letto accanto a lui, convinto di trovare la sua Granger, sperando che fosse tutto un sogno.
Nulla, sono il materasso freddo.
Era da 3 settimane che faceva lo stesso incubo.
Jasmine piangeva ininterrottamente, Draco l'aveva svegliata.
Corse verso il lettino accanto al suo, che si era procurato con la magia, ovviamente.
Prese la bambina in braccio.
«Shh, piccola, scusa, il papà ti ha svegliato. Ma a-adesso la m-mamma arriva...Arriva» sussurrò, cullando la bimba fra le braccia.
Jasmine smise di piangere, limitandosi a piccoli lamenti, fino ad addormentarsi lentamente.
Draco la posò dolcemente nella culla e si sedette sul suo letto.
Oramai aveva perso sonno, così decise di mettersi alla ricerca del libro misterioso.
Non voleva far risvegliare la bambina, così pronunciò l'incantesimo Muffliato.
Subito dopo, iniziò a svuotare tutti i cassetti possibili nella stanza, trovando solamente piccoli quaderni, fogli di carta, matite e qualche caramella appiccicosa.
Hermione era sempre stata un enigma, Draco lo sapeva meglio di tutti.
Dove diavolo era quel libro?! Dove poteva averlo nascosto?
Biblioteca? Draco non aveva una biblioteca.
Bagno? Non è così stupida, Hermione.
Soggiorno? Troppo banale.
Il ragazzo era esausto, non sapeva cosa fare, ma di sicuro non poteva starsene con le mani in mano.
Erano già tre settimane che Hermione era in coma e i medici stavano pensando di farla finita. Ma appena Draco gli aveva puntato la bacchetta contro, si erano subito corretti dicendo che no, non era il caso di farla finita.
Il biondo si buttò sul letto, dalla parte di Hermione e poggiò la testa sul suo cuscino, ispirando il suo profumo.
Ma qualcosa non andava. Il cuscino era duro.
Lo alzò ed ecco la spiegazione del fatto che le casualità sono fantastiche: il libro color topo era lì.
Granger, ti amo sempre di più.
Draco lo aprì di fretta, sfogliando le tante pagine ingiallite, fino a giungere al foglio strappato.
Hermione aveva scarabocchiato su tutta la pagina varie ipotesi sulla cura.
In rosso, tuttavia, vi era una scritta in bella calligrafia.
È un anagramma.
Un anagramma?
Detestatio, come curarla: gsuane id ico ech ropvrcebebeho al rtome.
Sì, effettivamente potrebbe essere un anagramma.
Il problema? Hermione non aveva scritto cosa significava.
Draco si sedette sul letto e pronunciò «Lumos», poi prese una matita e analizzò una parola per volta.
Gsuane.
N. S. G. E. A. U.
Sangue, semplice.
Id.
Di, banale.
Ico. Ech.
Ció che.
Davvero, sembra una banalità.
ropvrcebebeho.
No, non é banale.
al rtome.
Che diavolo è?!
***
La mattina dopo, Draco era ancora su quelle parole.
Alle 9:46, aveva terminato.
Le occhiaie erano evidenti, ma a lui non importava.
Voleva solo la sua Granger, null'altro gli interessava.
Sangue di ciò che provocherebbe la morte.
Ecco la risoluzione dell'anagramma.
La cura. La salvezza.
Ma cosa provocherebbe la morte di Hermione?
La persona colpita dalla maledizione morirà quando riceverà il dono più bello della sua vita.
La bambina? Era lei il dono più bello nella vita di Hermione?
Per forza.
Ecco cosa serviva: il sangue di Jasmine Malfoy.
«Te lo prometto, Granger, Jasmine avrà una madre e un padre. Tu non morirai, perché tu sei più forte, tu hai il fuoco dentro. Tu mi hai salvato da Azkaban, tu mi hai salvato facendomi innamorare di te. E io ti sono debitore. Ti voglio proteggere ancora dai tuoni, abbracciarti per non farti sentire freddo, fare l'amore sotto la doccia e baciare ogni singola parte di te, fino a toglierti il respiro. Io voglio ancora litigare furiosamente e venirti poi ad abbracciare la notte per farmi perdonare. Voglio ancora la mia Granger sapientona, la mia Granger rompiscatole, la mia bellissima Granger. E ti riavrò».

MudloveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora