«DOVE CAZZO È?!»
Hermione correva per la stanza come una pazza. I capelli erano del tutto in disordine, sembravano un accumulo di paglia.
Scese le scale in fretta, cercò ovunque quel maledetto libro, ma con scarsi risultati.
«Granger, cosa stai facendo?» chiese Draco, entrando nel Malfoy Manor.
«Cosa vuoi da me?! Oh, sei tu» disse Hermione, voltandosi verso il biondo, appena tornato da una visita alla tomba di suo padre.
Narcissa era rimasta là, era così addolorata.
«Hai preso la scossa?» domandò lui, indicando i capelli della ragazza e ridendo.
«C-cosa? No! Non trovo il mio libro, quello d-delle cure e maledizioni..oppure maledizioni e cure..non ricordo!» strillò Hermione, continuando a correre per il soggiorno.
«Granger..»
«Aspetta, devo trovarlo..»
«Granger..»
«Ho detto aspetta!»
«È SUL DIVANO!» esclamò Draco, esausto.
Hermione si avvicinò al divano e vide il libro aperto.
Poi si buttò sul divano, sfinita, con le lacrime agli occhi.
Draco si sedette di fianco a lei e le fece poggiare la testa sul suo petto.
«Adesso mi spieghi perché eri così nervosa» sussurrò lui.
«I-io non lo so..quel libro è molto importante per me e stavo impazzendo..» rispose Hermione tirando sù col naso e rivolgendo lo sguardo al biondo.
Draco sorrise e poggiò la fronte su quella della ragazza.
«Devi rilassarti un po', piccola Granger».
«Okay» rispose lei.
«Me lo fai un sorriso dei tuoi?»
«Non penso di riuscirci».
«Mh. Allora dovrò fare io qualcosa..» la provocò lui, iniziando a farle il solletico.
«N-no, basta! Ti prego, Draco!» urlò lei, ridendo e sdraiandosi.
«Hai sorriso! Finalmente un sorriso alla Granger» disse Draco, avvicinandosi al suo viso.
«Alla Granger?» chiese Hermione, accennando un sorrisetto.
«Alla Granger».
Lui le baciò le labbra dolcemente, infilando le mani sotto la sua maglietta.
«Mh, sai di menta» mormorò la ragazza.
«Tu di vaniglia» ribatté Draco.
«Draco, potrebbe arrivare tua madre..»
«Per stavolta ti lascio libera, Granger, ma solo per oggi».
***
«Harry! Ron, Ginny!» esclamò Hermione, abbracciando gli amici.
Erano andati a trovarli, finalmente.
«Allora, come stai?» chiese Harry.
«Benone..» rispose, sorridendo allo sguardo malizioso di Ginny.
«E Malfoy?»
«È in doccia...R-ragazzi, d-devo andare in bagno..»
«Ti accompagno» disse Ginevra. «Che hai?» le chiese dopo.
«Ho esagerato con la colazione. Stamattina c'era un'amica di Narcissa e ha portato dei dolci e..» rispose, poi vomitò.
La rossa le sorresse la testa, per non farle sporcare i capelli.
«Quando devi mangiare, non mangi e quando non devi, lo fai. Sei pazza, amica mia».
Hermione si sciacquò il viso e si legò i capelli.
«Oh, Merlino, che schifo. Sono così stanca..ieri stavo impazzendo, poi ero felice, stamattina mangio come un non mai, poi vomito..»
«Avete fatto sesso?» domandò, tranquilla, Ginny.
«C-cosa?»
«Avete fatto sesso?»
«Oh, b-be', sí. Ma sempre con un incantesimo contraccettivo..»
«Anche nella doccia?»
«Be'..Ma come lo sai?!?!»
«Legilimanzia. Ho imparato! Comunque, anche nella doccia?»
«Oh. Penso di n-no..Ma non è un problema» mormorò Hermione.
«Sí che lo è! Hermione, devi fare il test di gravidanza!» esclamò Ginny.
La ragazza spalancò gli occhi.
«N-no, sono troppo giovane per essere incinta» sussurró.
«Almeno fai il test, poi magari non è nulla».
«Va b-bene».
***
Era passata una settimana e Hermione ancora non aveva fatto il test.
Quel giorno si decise.
Ginny glielo aveva lasciato e lei lo aveva nascosto fino a quel giorno.
«Hermione, stai bene?» chiese quella mattina Narcissa.
«I-io..Puoi usare la Legilimanzia, no?»
«Già fatto. Tu pensi di essere..»
«Non lo so. Ma ho paura» ammise Hermione.
«Anche io avevo paura, ma poi ero così felice! Io non posso aiutarti piú di tanto, ma ti consiglio di fare il test. Per precauzione».
E così la ragazza si chiuse in bagno.
***
Positivo?
Negativo?
Hermione aspettava il risultato.
Aveva paura, tanta paura.
PNegativo
PNEGATIVO? Cos'è quella P? Un errore del test.
Non era incinta.
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Mudlove
Fanfiction«Granger, mi amerai di nuovo?» «No, non posso amarti di nuovo. Io non ho mai smesso di amarti e basta. Ma, vedi, ho semplicemente fatto quello che credevo fosse giusto. Ho provato a dimenticarti, sapendo che tu ti eri già dimenticato di me. Sono sta...