«SEI INCINTA?!»
Harry Potter, Ginevra e Ronald Weasley avevano esclamato la medesima frase, con toni differenti.
Harry era stupito, non si capiva se felice o arrabbiato.
Ginny era entusiasta, sprizzava gioia da tutti i pori.
Ron era...rosso come i suoi capelli.
«S-sì» mormorò Hermione, in risposta.
«M-ma come è successo? No, aspetta, lo so com'è successo» si corresse Ron, abbassando lo sguardo.
«È stato un errore, in realtà, non l'abbiamo fatto apposta. V-voi siete arrabbiati? Ron?»
«Io..no, non ti preoccupare. Ti vorrò bene comunque» rispose il ragazzo, abbracciandola.
Lo imitarono subito dopo Harry e Ginny.
«Sei sempre la nostra Hermione rompiscatole» disse Harry, ridendo.
***
5 mesi dopo
Hermione era sdraiata sul letto. Aveva passato la giornata a mangiare e vomitare, non ne poteva fare a meno. Draco l'aveva aiutata quanto poteva, ma era più difficile di quanto pensasse tenere a bada una donna incinta.
Il pancione di Hermione era cresciuto notevolmente in 6 mesi, ma lei non era ingrassata minimamente.
Non è facile essere incinta a 20 anni, per niente.
Poi qualcosa bussò alla finestra.
Un gufo dalle piume color nocciola era appollaiato sulla credenza vicino alla finestra di Hermione e portava una lettera attaccata alla zampa.
La ragazza si alzò con fatica e prese la busta.
-
Signorina Hermione Jean Granger,
Siamo orgogliosi di informarle il risultato della sua recente ecografia.
In grembo, porta una femmina!
Carissimi saluti dal San Mungo.
P.S.: Hermione! Congratulazioni! Sei fantastica, ti voglio bene! -Millie
-
Hermione spalancò la bocca.
Una bambina.
Nella sua ultima ecografia, Millie, un'infermiera che aveva conosciuto, era convinta che sarebbe stato un maschietto. Si sbagliava.
Una lacrima di gioia le scese lungo la guancia.
«Granger, ti ho portato il tè. Hey, che succede? Stai bene? Ti senti male? Devi vomitare?» domandò Draco, avvicinandosi a lei.
Era piuttosto agitato.
Hermione fece di no con la testa e gli passò la lettera.
Draco la prese e la lesse, e di colpo prese colore. Un sorrisetto gli comparve sul volto.
«Una mini-Granger?» chiese, poggiando la lettera sul letto e mettendo le mani sul pancione di Hermione, che annuì e sorrise,con gli occhi velati di lacrime.
«La notizia migliore del mondo» sussurrò e baciò la ragazza con passione, sorridendo fra le sue labbra. «Mmm, due sapientone in famiglia» disse poi.
«Ti amo» mormorò Hermione.
«Io vi amo, tutte e due» rispose Draco, stampando un bacio sulla pancia di lei.
***
9 mesi dopo
Hermione era in costante tensione.
Sentiva di dover partorire da un momento all'altro ogni giorno.
«Devi stare calma, così farai male alla bambina!» esclamò Ginny, che era andata a trovarla quel giorno, 23 luglio.
«Ho paura, Ginny, ho paura!» rispose Hermione.
«Senti, devi rilassarti, sei sempre in...Hermione» si interruppe la rossa.
«Cosa c'è?»
«...Il materasso. Sotto di te. È bagnato».
Hermione lo tastò.
«Oh no» mormorò, poi urlò.
Una fitta tremenda le oltrepassò il grembo.
«Cazzo, Hermione, parli del diavolo e spunta la bambina! Dov'è Draco?»
«È f-fuor...» urlò ancora.
«Oh Merlino, ascolta non possiamo smaterializzarci, sarebbe pericoloso per la bambina. Quindi prendo una macchina fuori. Harry mi ha dato qualche dritta quindi ce la posso fare...Andiamo!» esclamò Ginny, cercando di aiutare Hermione a spostarsi.
Arrivate ad una macchina a caso, Ginny sussurrò «Alohomora» e fece entrare l'amica.
In pochi minuti, prese una scorciatoia e arrivarono al San Mungo.
«Hermione, ora mi devi dire come si chiama l'infermiera brava che conosci».
«M...M...Mill...Millie» si sforzò di dire Hermione.
«O-okay. Millie! Millie!» urlò Ginny.
Una donna tozza dai capelli biondi si avvicinò a loro.
«Hermione! Cos'ha?»
«Cos'ha?! Sta partorendo, cazzo! Faccia qualcosa!»
Millie chiamò altri medici e portarono Hermione in sala parto.
Ginny si smaterializzò in fretta al Malfoy Manor, dove Draco stava cercando Hermione ovunque.
«Malfoy! È al San Mungo, deve partorire!»
«C-COSA?!?!»
«Vieni o no? Prendimi la mano» lo incitò la rossa.
Draco fece di fretta e le prese la mano.
Si ritrovarono davanti alla sala parto.
Il ragazzo prese a dare pugni alla porta.
«Aprite! Fatemi entrare!» urlò.
Un medico uscì.
«È il suo ragazzo? Non può entrare, mi dispiace» disse, freddo.
«Si tolga di mezzo e mi faccia passare!»
L'uomo gli sbatté la porta in faccia e la serrò con un incantesimo infrangibile dall'esterno.
«Fatemi..entrare. Quando ha iniziato a star male?» chiese a Ginny.
«Era con me e tu non c'eri ancora».
Draco si sentiva uno stupido.
Avrebbe voluto stare con Hermione, aiutarla, portarla al San Mungo.
E invece non c'era stato.
***
Due ore dopo, Millie uscì dalla sala.
Draco, Ginny, Ron e Harry, che erano arrivati nel frattempo, erano seduti per terra.
Il biondo era distrutto, fissava il nulla.
«Draco Malfoy?» domandò la donna.
Draco si alzò in fretta.
Millie si avvicinò a lui e gli porse un fagotto rivestito da una carta argentata.
Due occhioni azzurri lo fissarono.
Il ragazzo prese in braccio la creaturina.
Era bellissima quella bambina, come la madre.
Draco sorrise lievemente.
«Ciao, mini-Granger» sussurrò. «Posso vedere Hermione?»
Millie sbiancò.
«Lei...non respira. Ma le batte il cuore. Non si sveglia» mormorò.
«Detestatio».
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Mudlove
Fanfiction«Granger, mi amerai di nuovo?» «No, non posso amarti di nuovo. Io non ho mai smesso di amarti e basta. Ma, vedi, ho semplicemente fatto quello che credevo fosse giusto. Ho provato a dimenticarti, sapendo che tu ti eri già dimenticato di me. Sono sta...