Il morso della Serpe

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Oh Merlino, ma che mi passa per la testa?!, pensò Hermione.
«Be', Granger, in qualunque caso dobbiamo asciugarci insieme, non vorrai girare per casa rischiando di sporcare tutto, no?» la provocò Draco.
«Ma..ma..»
«Tranquilla, mi giro!» esclamò lui, sorridendo.
Presero degli asciugamani ed Hermione si asciugò i capelli bagnati dalla pioggia.
Ovviamente, Draco si tolse la maglietta, rivelando la sua perfetta forma fisica.
La ragazza arrossì e spalancò gli occhi davanti a ciò che vide.
«Granger, qualche problema?» disse il ragazzo, sogghignando.
«A-avevi detto che ti saresti girato...» balbettò Hermione.
«Io ero girato, tu ti sei voltata verso di me!» esclamò Draco.
«Allora mi giro io!» concluse la ragazza.
Si assicurò più volte che il biondo non la stesse guardando prima di togliersi anche lei la maglietta, rimanendo in reggiseno. In quanto a fisico, non aveva niente di cui vergognarsi: era magra, ma non esageratamente e le sue curve erano tutte al posto giusto.
Draco si voltò verso di lei senza preavviso e la vide alle prese con la maglietta che avrebbe dovuto indossare.
Si rese conto di essere rimasto incantato nel vederla, ma non tolse lo sguardo.
Era proprio bella. Ma non bella cioè perfetta, ma bella in tutte le sue imperfezioni.
La ragazza si infilò la maglietta e si girò verso il biondo. Sobbalzò nel vederlo girato verso di lei.
«Malfoy, stai bene?» chiese, vedendolo leggermente stordito.
Come poteva essere attratto da una Mezzosangue? Si erano sempre odiati, non poteva così da un giorno all'altro trovarla meravigliosamente interessante.
Be', in realtà era già da un po' che non si odiavano. Sì, avevano litigato, ma non come a Hogwarts.
Ma in fondo, che gliene fregava a lui del loro sangue?!
«Malfoy?» insistette Hermione.
«Oh, 'fanculo» esclamò Draco, prima di avvicinarsi alla ragazza e baciarla.
Hermione si irrigidì. Non si aspettava quel gesto, per nulla al mondo.
Lui le mise una mano sul fianco, come per tenersela stretta.
Quando si staccarono, la ragazza tremava leggermente.
«M-ma, io, t-tu, c-co..» tentò di dire.
«S-scusa, non avrei dovuto» disse Draco, staccandosi bruscamente da Hermione.
Ma che diavolo mi è preso?!, si chiese.
La ragazza rimase un po' delusa da quell'improvviso stacco.
«Perché non avresti dovuto?» mormorò.
«I-io non lo so, sono solo stato impulsivo, ecco» rispose lui, freddo.
Hermione era arrabbiata. Era solo stato impulsivo. E lei che si era illusa per un attimo di poter piacere alla Serpe.
Ma ovviamente no, lei era sempre l'alternativa. Cosa voleva dire che era stato impulsivo?! Non si bacia una persona per impulsività!
Era stato molto meglio nel sogno. Lui le aveva tappato la bocca con le sue labbra e l'aveva tenuta stretta a sé, come fosse un oggetto prezioso. Le aveva detto ti amo, Granger.
E invece era stato tutto per impulsività.
«Sei uno stronzo, Malfoy» disse senza guardarlo negli occhi e salì per le scale, chiudendosi in camera.
Chiuse la porta con un incantesimo, in modo che Draco non potesse entrare.
Era distrutta.
Prima Ron che le urla di baciarlo, solo per puro divertimento, poi Malfoy che la bacia per impulsività.
Ma in che razza di mondo viveva?!
Tutti stronzi, in un modo o nell'altro.
Una lacrima le scappò dagli occhi, ma non fece in tempo ad asciugarla che altre 10,100,1000 iniziarono a scorrerle lungo le guance.
Hermione se le asciugò subito quando sentì dei passi provenire da fuori la stanza.
La porta si aprì e Draco entrò.
«Granger, sono un mago anche io» disse.
«Che vuoi?»
«Sapere perché te ne sei andata così».
«Ah, me lo chiedi pure?! Senti, faresti meglio ad uscire, non vorrei essere impulsiva e schiantarti» disse, sottolineando la parola impulsiva.
Draco su leccò il labbro superiore, cosa che faceva spesso e che Hermione adorava, nonostante non lo desse a vedere.
«Be', mi dispiace dovertelo dire, ma questa stanza è di entrambi» rispose il biondo.
«Oh no, la stanza è mia e io ho scelto di farti stare, altrimenti saresti ancora in cerca di una casa dove stare!» urlò Hermione.
Draco la prese per i polsi e la poggiò contro il muro, in modo che non potesse scappare.
«Mi fai male» mormorò lei e il ragazzo allentò la presa.
«Si può sapere che cazzo ti prende?» chiese Draco, con il viso a pochi centimetri di distanza da quello della ragazza.
Qualche lacrima rigò nuovamente le guance di Hermione, che respirava a fatica.
«MI PRENDE CHE MI SONO FOTTUTAMENTE INNAMORATA DI TE E A QUANTO PARE TUTTI MI BACIANO PER UN MOTIVO INUTILE E STUPIDO E MAI NESSUNO LO FA PERCHÈ È DAVVERO INNAMORATO DI ME!» urlò, esausta.

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