Come il ghiaccio

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Di colpo, la donna aprì gli occhi. Si guardò attorno, come se stesse cercando qualcosa di specifico, finché si mise a fissare Hermione.
«La mia bambina» disse infine.
«Lei si ricorda chi è?!» chiese sorpreso Harry.
«Oh, sì. Cosa è successo?»
I ragazzi le raccontarono tutto, da quando Hermione se n'era andata di casa facendo in modo che si dimenticassero di lei, fino alla morte di Voldemort.
La donna ascoltava in silenzio e ogni tanto annuiva.
Quando ebbero finito, lei guardò Hermione e le accarezzò la guancia.
«Credo di essere svenuta perché mi sono ricordata che prima che mia figlia nascesse, un uomo cercò di lanciarmi l'incantesimo Detestatio, ma sono riuscita a scappare in tempo, per fortuna. Ma ora, la mia bambina...» e scoppiò a piangere.
Ginny la portò fuori, così a Harry e Ron rimasero lì, a guardare la loro amica. Aveva pronunciato ancora una volta il nome di Malfoy.
«Harry, che facciamo?» chiese Ron.
«Io un'idea ce l'avrei, ma non ti piacerà» disse.
***
[DRACO's pov nella realtà]
Respiro.
Voldemort è stato ucciso.
Potter l'ha ucciso.
Potter mi ha salvato la vita.
E io gli sono debitore.
Ancora non posso credere di essere libero. Non sarò più sotto il controllo di nessuno, neanche di mio padre.
Vorrei scappare e tornare a Hogwarts. Chiedere scusa a tutti. Compresi Potter, Weasley e la Granger.
Soprattutto alla Granger. L'ho sempre trattata male, nonostante non avesse fatto nulla.
Uff, odio il fatto di essere nato in questa famiglia.
Cammino per strada, da solo. Sono stanco e arrabbiato.
D'un tratto, una luce appare davanti a me e spuntano fuori...Potter e Weasley.
«Malfoy»
«Potter, Weasley. Che volete?» ancora una volta l'animo arrogante stava prevalendo su di me.
«Hai un debito con noi» esclama Harry.
«Avanti, che vi serve? Potere, soldi, scuse?» dico.
«Non proprio. Ci servi tu»
«Io?»
«Non c'è tempo per spiegare. Vieni e basta» mi obbliga Potter.
A volte lo odio. Ma non posso tirarmi indietro.
Non faccio in tempo a rispondere che Weasley e Potter mi prendono per il braccio e ci smaterializziamo davanti ad una casa.
«Dove siamo?» chiedo.
«Casa Granger»
«C-C-COSA?!?!?!» urlo.
«Avanti Malfoy»
Mi portano dentro la casa e mi fanno entrare in una stanza. E poi la vedo.
E lì, immobile, bianca come il latte. I suoi capelli, una volta ispidi e crespi, erano domati in una treccia. Probabilmente gliela ha fatta la madre.
Tremava e sussurrava cose incomprensibili.
«Cosa le è successo?» chiedo, PER PURA INFORMAZIONE.
«Voldemort l'ha colpita» dice Weasley e iniziano a parlare di uno strano incantesimo, Detestatio.
«Ma io cosa c'entro con questo?»
Weasley arrossisce e si mette a fissare il pavimento.
«Beh...Da quando l'abbiamo portata qui, continua a sussurrare...» Potter si blocca.
«Insomma, cosa?!» chiedo, impaziente.
«Il tuo nome»
«Il mio nome?»
«Esatto. Pensavamo che magari potessi saperne qualcosa...» disse Harry.
Mi avvicino alla Granger per sentire quello che dice.
Mio. Malfoy.
Io? Suo? Cosa diamine succede?
«No, non ne so nulla» rispondo.
***
Draco la fissò con i suoi occhi blu. Aveva appena detto che era suo.
Lui l'aveva sempre distinta dalle altre, chiamandola Mezzosangue o Sanguemarcio. Come poteva essere che lei era innamorata di lui?
No, impossibile. Stava sognando e non sapeva quel che diceva.
«Non si sveglia?» chiese il Serpeverde.
«Respira, ma il suo cuore non batte. Penso che si risveglierà da sola» rispose Harry.
Uno strano silenzio calò nella stanza, in cui si sentivano solo i respiri dei ragazzi. Un miscuglio fra profumo di legno, menta, mela verde e gelsomino.
La madre di Hermione entrò nella stanza.
«Ragazzi, dovreste riposare» disse.
«Sto io con lei» esclamò Draco, con sua grande sorpresa.
Ron era furioso, il rosso del suo viso sembrava un tutt'uno con i suoi capelli.
Harry annuì. Lui capiva sempre.
Uscirono e Draco si sedette sulla sedia a fianco alla ragazza.
Non aveva mai notato quanto Hermione fosse delicata.
Nonostante dormisse, era carina.
Questo non lo avrebbe mai pensato, Draco, ai tempi della scuola, ma ora qualcosa in lui si era sciolto.
Come il ghiaccio.
Se il ghiaccio rimane al freddo, non si scioglierà mai, questo è ovvio.
Ma se lo si mette anche solo un minuto al caldo, si scioglierà di sicuro. È scientificamente provato.
Harry aveva detto che il cuore di Hermione non batteva.
Draco poggiò la sua mano sul cuore della ragazza.
Era fermo. Faceva impressione.
Ma, subito dopo...
BUM
........
BUM
........
BUM, BUM, BUM.
Il suo cuore batteva.
Forte.

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