Perdono

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«Cosa?!» sussurrò Hermione, leggermente arrossata in viso.
Iniziò a guardasi attorno, come per controllare che non ci fosse nessuno.
Si avvicinò alla finestra e gli occhi blu di lui incrociarono quelli color cioccolato di lei.
«Sì, sul fatto che sei un cretino sono piuttosto d'accordo» disse la ragazza.
«E perché sei rossa?» domandò Draco, col suo solito sorrisetto malizioso.
«Non sono rossa! Che ci fai qui? Non dovresti essere nella tua nuova casetta, Malfoy?!»
«No. Sai, non credo che molti vogliano un'ex alleato del Signore Oscuro in casa propria» rispose il ragazzo.
«E perché dovrei volerti io?» chiese Hermione.
«Perché 1) sei una Grifondoro 2) sono molto bravo a curare le ferite alle braccia» disse Draco, facendo rimando alla volta in cui lui le mise la garza al braccio.
«Io sono ancora arrabbiata con te, Malfoy.»
«Granger, te l'ho detto, sono stato un cretino, ma ti ho salvato la vita. Non fossi tornato, ora saresti morta» disse freddamente Draco.
«Se non te ne fossi andato, magari non ci sarebbe neanche stato bisogno del San Mungo!» esclamò, infine, Hermione.
«Oh Merlino, Granger, sei tosta! Okay, scusami se ti ho lasciata da sola, saresti potuta morire, ma io me ne sono andato perché non mi sentivo adatto, pensavo di essere l'incomodo della famiglia. Sono stato impulsivo e tutto quello che vuoi. Però ti ho salvata e ora non ho uno straccio di posto dove stare e i tuoi amici mi odiano. I miei genitori sono ad Azkaban e non ho soldi. Vuoi altro o basta così?» disse Draco, tutto d'un fiato.
La ragazza lo fissò per un secondo, poi parlò.
«Bussa alla porta di casa, ti apro io» fu tutto ciò che disse la Granger, ma il ragazzo capì benissimo. Gli aveva dato una seconda possibilità.
Draco bussò alla porta di casa e Hermione aprì. Si guardarono per un istante.
«Malfoy» disse Harry, che era apparso dietro alla ragazza.
«Harry, vieni un attimo» disse Hermione e gli raccontò tutto.
Harry si avvicinò a Draco e gli sussurrò:
«Falle del male e tu muori.»
Detto questo, andò a raccontare tutto a Ginny e Ron.
«MALFOY?!» urlò Ronald.
«Fatelo per Hermione. E poi Ron, avevi detto che non sei più innamorato, no?»
«Sì, ma è pur sempre Hermione Granger, la nostra Hermione Granger» rispose il rosso.
«Draco deve stare in stanza con lei» disse Ginny «Altrimenti Ron lo fa fuori di notte!»
«Tentiamo.»
***
Erano le 10,30 di sera e i ragazzi si stavano preparando per andare a dormire.
«Harry, prima le donne si lavano i denti» disse Ginny.
«E perché?»
«È una constatazione di fatto!» esclamò Hermione, ridendo.
«Furbe, voi due!»
Le ragazze entrarono in bagno e Harry e Ron si sedettero vicino a Draco.
«Malfoy» disse Ron «perché sei qui?»
«Ve l'ho detto, ci hanno preso la casa e i miei genitori sono ad Azkaban. Non mi va di parlarne con voi» rispose freddamente Draco.
«E come mai?»
«Ci siamo sempre odiati, non ricordate? Non è così semplice convivere con persone che prima detestavo...»
«Perché hai mentito a Bellatrix? Sapevi che ero io, quella notte» chiese Harry.
«I-io non lo so. L'ho fatto e basta. Ora non esageriamo con la confidenza, Potter» disse Malfoy.
«Okay, ma sia chiaro che se fai qualcosa a Hermione...»
«...Mi fate fuori, lo so. Non ho cattive intenzioni con la Granger, l'ho salvata dopotutto. Avrei potuto lasciarla morire» disse Draco.
«Perché non l'hai fatto?» chiese Ron, ma subito Hermione e Ginny uscirono dal bagno, ridendo come pazze.
«Avete bevuto?» chiese Harry.
«Io no, Ginny sì! Pensava che il collutorio fosse sciroppo di menta e se l'è bevuto!» esclamò Hermione, ridendo.
«Non è male, sembra davvero sciroppo di menta!» esclamò Ginny.
«Ragazzi, dovreste andare a dormire» li interruppe la madre di Hermione.
«Sì, ora andiamo» rispose la figlia.
Draco si mise a fissare Hermione, e lei se ne accorse, ma non lo diede a vedere.
«'Notte, ragazzi» disse lei.
Salì per le scale ed entrò in stanza. Era nervosa, ma in fondo aveva già dormito una volta con Malfoy, no?
Prese il bigliettino di Draco e rilesse la stessa frase per dieci volte.
Smettila di guardarti allo specchio, lo sai che sei carina.
No, non lo sapeva.
Smettila di guardarti allo specchio, lo sai che sei carina.
Da quando in qua Malfoy la trovava carina?
Smettila di guardarti allo specchio, lo sai che sei carina.
Non era affatto carina.
Smettila di guardarti allo specchio, lo sai che sei carina.
I capelli arruffati, la pelle chiara. No, non era carina.
Smettila di guardarti allo specchio, lo sai che sei carina.
Non è vero.
Smettila di guardarti allo specchio, lo sai che sei carina.
Ma Draco era carino.
Smettila di guardarti allo specchio, lo sai che sei carina.
Eccome se lo era.
Smettila di guardarti allo specchio, lo sai che sei carina.
Era più che carino.
Smettila di guardarti allo specchio, lo sai che sei carina.
Perché Draco ha detto che lei era carina?
Smettila di guardarti allo specchio, lo sai che sei carina.
«Granger, ci sei?» chiese Draco.
Hermione sobbalzò, nascondendo il biglietto sotto al cuscino.
«S-sì»
«Bene» disse e si tolse la maglietta, rivelando gli addominali.
«Ma che fai?!» esclamò Hermione, dando le spalle al biondo e arrossendo.
«Devo cambiarmi anche io, Granger. Ti vergogni?» disse, sorridendo, Draco.
«Beh, insomma. Anche nel mio sogn...» iniziò la ragazza, ma poi si bloccò.
«Cosa?»
«Nulla, assolutamente nulla!!!» disse in fretta Hermione.
«Nel tuo sogno mi spogliavo?» chiese Malfoy.
«Oh, ma smettila. Non dire stupidaggini...» rispose lei.
In realtà non era affatto una stupidaggine.

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