Capitolo 1 - Gone too soon
"Ehi tu, adesso dove sarai andata?
mi hai lasciato qui, così all'improvviso
hai cambiato la mia vita, spero che tu lo sappia
perchè adesso mi sento perso, così indifeso
in un batter d'occhio, non avevo mai dovuto dire addiocome una stella cadente, che ha attraversato la stanza
così veloce, così lontana
te ne sei andata troppo presto
sei parte di me e io non sarò mai più lo stesso
qui senza di te
te ne sei andata troppo prestosei sempre stata lì come una luce splendente
nei miei giorni più bui, era lì a guidarmi
oh, mi manchi adesso
vorrei tu potessi vedere quanto
il ricordo di te sarà sempre importante per me
in un batter d'occhio, non avevo mai dovuto dire addio"Gone too soon - Simple Plan
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Fu così che il mio cuore si spezzò in mille pezzi, come cocci di vetro. Lio era il mio tutto, la mia ragione di felicità e sorrisi, era la mia vita. Aveva detto di amarmi e che non mi avrebbe mai lasciata da sola, eppure eccomi qui, in una stupida casa con un'inutile festa in corso a piangere. Piangevo per essermi fidata per la seconda volta di una persona che sapevo bene avrebbe potuto farmi male, avevo giocato con il fuoco, avevo dato tutta me stessa perché sentivo di potermi fidare e pensavo che...che non potesse più farmi del male, ma mi sbagliavo. Lui sarebbe sempre andato da Alice. Ero accasciata per terra, con la schiena appoggiata ad una porta qualunque, mentre dall'altra parte del corridoio, ignaro di tutto, Lio si stava baciando con Alice. Come se non fosse impegnato con me. L'avevo sempre saputo, ma una parte di me aveva voluto pensare che lui fosse cambiato grazie a me. No, cazzate! Mi ero illusa di averlo trasformato in un ragazzo serio e di aver trovato l'amore vero, però, l'amore vero probabilmente non esisteva e le persone non sempre cambiavano. Mi chiesi perché fossi qui, ancora seduta a piangere, mentre gli altri si divertivano, ridevano, ballavano. Io mi sentivo inutile in questo momento, stupida e credulona. Mi alzai dal pavimento freddo e stringendomi nella felpa scesi a passo lento le scale. Volevo solo andare via. Attraversai la folla di gente accorpata al centro della stanza, ma venni fermata quando qualcuno, totalmente a caso, mi venne addosso versandomi il drink addosso e rendendo appiccicaticcia la mia maglia. Intanto la serata non sarebbe potuta andare peggio. Alzai gli occhi rivelai l'ultima persona che avrei voluto vedere sulla faccia della Terra. Mattia. Ora come ora non ero in grado di sopportare i suoi insulti a vanvera. Ciò che necessitavo era rintanarmi nella mia stanza senza parlare e vedere nessuno. Oltretutto, chi era quell'anonimo che mi aveva avvisata? Avrei dovuto ringraziarlo o arrabbiarmi anche con lui/lei? Aveva voluto aiutarmi per non soffrire ulteriormente per Lio? In questo momento la mia testa pullulava di pensieri confusi che si attorcigliavano l'uno con l'altro, rendendomi il meno lucida possibile «Ma mannaggia a te!» esclamai fulminandolo. Lui mi guardò perplesso, concentrandosi sugli occhi rossi e la tristezza sul mio volto, ma nel giro di pochi secondi mi resi conto che aveva capito, non c'era molto da dire a riguardo. Mi allontanai da lui e lo sentii imprecare «Lo ammazzo!» e salì le scale della casa. Non mi importava se aveva detto ciò per Lio, ora non lo consideravo più il mio ragazzo, quindi non mi dovevo preoccupare. Erano suoi problemi. Mi asciugai le lacrime per l'ultima volta e scansai le persone per uscire più in fretta possibile da quella casa che sembrava troppo piccola e stretta per farmi respirare. Fuori stava diluviando, il temporale che avevano previsto si stava abbattendo sulla nostra cittadina, e purtroppo casa mia distava molto da questa zona. Avrei camminato al freddo, bagnata come un pulcino. Questo, però, era l'ultimo dei miei problemi. Alzai il cappuccio e prima che potessi uscire qualcuno mi prese il polso fermandomi. Indietreggiai confusa «Ti do un passaggio!» era la voce di Mattia. Avrei risposto di no, ovviamente, ma in questo momento ne avevo bisogno per non bagnarmi. Perché sprecare l'opportunità? L'unica cosa che volevo per questa stasera era tornare a casa e imbottirmi di cibo ascoltando musica. Sbuffai, mia bruttissima abitudine, e seguii Mattia verso la sua macchina. Lui aprì la portiera della sua auto salendo dentro e non appena mi decisi a salire lui parlò «Come stai?». Inizialmente mi chiesi che cosa gli importasse di me, dato che dal nostro primo incontro non eravamo andati d'accordo. «Male...» dissi leggermente, a voce bassa, e mi allacciai la cintura, appoggiando la testa al finestrino. Non vedevo l'ora di tornare a casa per starmene da sola e cercare di non pensare più, troppi pensieri affollavano la mia mente. In macchina avevo evitato di piangere e stavo iniziando a pensare di non poter più riuscire a piangere per Lio, i miei occhi lentamente mi chiedevano pietà: bruciavano, mi infastidivano, il volto era in fiamme. Troppe lacrime versate. Perché non riuscivo più? Perché ero una stupida, ecco, una stupida ragazzina che si era fidata di uno stronzo patentato, che amava divertirsi con tutte le ragazze possibili. Chissà con quante ragazze era stato nel mentre. Al solo pensiero rabbrividii, non volevo neanche pensarci, era troppo pesante la situazione. Nella mente, purtroppo, si susseguivano i ricordi di me e Lio insieme, quando lui mi prendeva in giro, mi baciava di nascosto da tutti o quando eravamo andati insieme in giro come a Barcellona. Tutto sembrava perfetto, infatti la perfezione non esisteva. Tutte le promesse, i baci, le dolci parole e i 'ti amo' erano falsi. La macchina di Mattia frenò e mi accorsi di essere arrivata a casa, togliendo la testa dal finestrino e sistemandomi il cappuccio della felpa lo ringraziai debolmente «Grazie». Mattia fece un cenno con la testa e io scesi dalla vettura correndo verso casa mia. Le luci erano spente. Entrai di corsa per evitare di bagnarmi, infatti adesso pioveva ancora più forte rispetto a prima. Mattia aveva guidato piano perché era stato difficile vedere interamente la strada, si riversava troppa acqua nello stesso momento sul parabrezza.
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Il nostro amore impossibile 3 (INAI's series) (In revisione)
RomanceTerzo libro della serie 'Il nostro amore impossibile'. Elena ora ha il cuore spezzato. Riuscirà Lio a far ritrovare ad Elena la fiducia in lui o qualcuno le farà cambiare totalmente idea? E se qualcosa andasse storto? Il loro sarà davvero un amore i...