Capitolo 16 - Il mio eroe

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[leggete l'angolo autrice perfavore 💞]

Capitolo 16 - Il mio eroe

"Hello, it's me
I was wondering if after all these years
you'd like to meet
To go over everything
They say that time's supposed to heal ya,
but I ain't done much healing

Hello, can you hear me?
I'm in California dreaming about who we used to be
When we were younger and free
I've forgotten how it felt
before the world fell at our feet
There's such a difference between us
And a million miles"

Adele - Hello

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Avvolsi il mio corpo all'interno di un grande asciugamano lilla, nel tentativo di riscaldarmi dopo la doccia calda. Lo stesso feci con i capelli lunghi bagnati. Saltellai nelle mie infradito e raggiunsi la camera in cerca di qualcosa da indossare. La mia mente non smetteva di vagare da un pensiero all'altro, scuola comprese. La mia vita stava prendendo una piega sempre più strana, portando ad una serie di conseguenze anche dal punto di vista scolastico, infatti avevo una materia insufficiente. Tra tutte le cose dovevo pensare anche a quello. Lio era un problema, continuava ad occupare spazio nella mia testa.

Dopo essermi cambiata, senza indossare nulla di particolarmente elegante, mi buttai sul letto per navigare sul computer. In qualche modo dovevo di nuovo far passare il tempo prima dell'arrivo della famiglia Romeo. Non mi ricordai per quanto tempo cazzeggiai navigando a caso su Facebook o Instagram, e venni riportata alla realtà da mia madre.

«Elena vieni ad aiutarmi?» mi chiamò dal piano di sotto.

Non appena misi piede al piano di sotto trovai la tavola imbandita: una tovaglia bianca, ricamata, ricopriva il tavolo antico di legno dei nonni. Al centro vi era un complesso decoro di rose e candele rosse. Mi accigliai contando i posti a tavola, erano molti di più rispetto a quelli attesi.

«Perché ci sono tre posti in più?» domandai a mia madre, che si girò di scatto verso di me mordendosi il labbro.

«Ehm...» cominciò lei, ma il campanello la salvò da qualsiasi mia reazione.

La curiosità ed il dubbio mi spinsero ad andare ad aprire la porta prima di mia madre e purtroppo me ne pentii immediatamente. La famiglia Romeo mi sorrise non appena aprii la porta ed i miei occhi si focalizzarono sulla figura di Lio. Sia io sia lui eravamo vestiti normalmente, ma i suoi genitori no. Perché gli adulti erano così eleganti? Iris e Filippo mi salutarono con dei baci sulle guance, per poi raggiungere i miei genitori. Io e Lio rimanemmo impalati alla porta, immobili nell'osservare una macchina parcheggiare nel cortile di casa mia. Ecco i famosi tre invitati. Chissà chi erano.

La macchina costosa si fermò accanto a quella dei Romeo e da essa uscirono, con mia sorpresa e disgusto, la famiglia Rocchi. Era un incubo. Mia madre era una venduta, mi aveva tradito invitando il nemico in casa nostra: Alice. Io potevo sopportare solo Laura, l'unica figlia Rocchi con una parvenza di normalità e soprattutto gentilezza.

«Tu lo sapevi?» domandai a Lio, confusa, e lui negò con la testa.

Le portiere della Porsche rosso fuoco si aprirono rivelando le figure di Elisa, Luca ed Alice. La prima portava con sé una scatola, probabilmente un dolce; mentre, suo marito, una bottiglia di vino. Alice non portava nulla, se non un'ondata di fastidio. Per qualche secondo si era illuminata al solo vedere Lio, ma non appena si era resa conto della mia presenza il suo atteggiamento era mutato. Era casa mia, che cosa si aspettava? Voleva che non fossi presente? Non sarebbe stato male, comunque.

Il nostro amore impossibile 3 (INAI's series) (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora