Capitolo 22 -Happiness

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Capitolo 22 - Happiness

"La felicità è semplicemente fuori dalla mia finestra
si schianterà soffiando a 80 miglia all'ora?
O la felicità è un pò come stesse bussando
alla tua porta, e tu la fai solo entrare?

La felicità è molto simile al dolore
lascia che sia, non può farla venire o andare
ma tu sei andato, non per il bene ma per ora
andato come per le sensazioni di adesso come per quelli buoni.

La felicità è un petardo sulla mia testata
la felicità non fu mai mia per abbracciarla
Bambino attento, luce il fuso e se ne va
perchè la felicità sprizza una pioggia di scintille"

The Fray-Happiness

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«Dimmi tutto.»chiesi al moro davanti a me non appena chiusi la porta di ingresso.

«Hai fatto pace con Lio?Vi vedo più uniti.»domandò lui curioso.

Mi avvicinai a lui e lo accompagnai verso la sua macchina, parcheggiata davanti a casa mia.Potevo fidarmi di Mattia, solo che non volevo dire della mia nottata bollente con Lio, non me la sentivo ancora.Forse nessuno doveva saperlo.

«Non l'ho perdonato a tal punto da stare di nuovo insieme, però le acque si sono calmate e andiamo abbastanza d'accordo.»spiegai tranquillamente.

Lui sorrise e si avvicinò abbracciandomi stretta.Sorrisi di rimando pensando al calore delle sue braccia e il cuore cominciò a battere stranamente più veloce.Era strano.

«Ci sentiamo e mi raccomando...voglio farti una sorpresa venerdì, quindi ci vedremo di certo!»mi anticipò lui prima di entrare in macchina.

Lo salutai ancora una volta e mi incamminai verso casa per poter entrare e fare il terzo grado a mia madre.Volevo sapere perché stesse apparecchiando per bene la tavola.Lei organizzava cene e pranzi e non mi avvisava nemmeno, così non andava.Non per il fatto di dovermi preparare come outfit, ma prepararsi mentalmente.A volte il disagio della gente era elevato.

«Mamma chi hai invitato, scusa?»domandai leggermente adirata.

Mia madre stava posando i piatti a tavola, sopra alle costose e pesanti tavolette in acciaio, che usavamo solo per occasioni speciali, invece Iris stava sistemando il centrotavola formato da un vaso di fiori colorati e ai lati del vaso delle candele rosse.Stavano preparando in grande e io continuavo a non capire che cosa stesse succedendo.Per la miseria.

«C'è stato un cambio di programma, dovevamo uscire per andare a ristorante, ma c'è stato un disguido quindi verrà qui a casa nostra il capo di tuo padre per cena.»spiegò.

«A che ora scusa?»chiesi stupita.

«Alle nove.»rispose.

Guardai l'ora ed erano le sette, forse era meglio se io mi facevo una doccia.Quindi stasera veniva a cena il capo di mio padre e di quello di Lio, con la sua famiglia ovvio.Sarebbe stata una giornata noiosissima e domani c'era anche scuola.

Andai in bagno chiudendo la porta, mi avvicinai allo specchio enorme del bagno e mi legai i capelli con una pinza, tipo quelle che si usavano in spiaggia.Avevo già posizionato sullo sgabello gli asciugamani da usare per coprirmi e aprii il getto d'acqua aspettando che si riscaldasse.Levai la maglietta e i pantaloni posandoli nel cesto della biancheria sporca, mi tolsi anche l'intimo.Entrai nella doccia sentendo il getto caldo sulla mia pelle fresca e provocandomi brividi su tutto il corpo.Di sottofondo avevo scelto qualche canzone rilassante perché la musica mi aiutava e mi rilassava soprattutto mentre facevo la doccia e pensavo.Amavo la canzone di Son Lux  'Lost it to traying'.
Insaponai il mio corpo con il bagnoschiuma alla fragola, anche se ero indecisa se usare questo o quello che sapeva di vaniglia.Tutti e due erano buonissimi.Mi sciacquai il corpo e ripetei le stesse azioni due o tre volte per pulirlo al meglio, finché non decisi di uscire.Subito un frescolino mi avvolse, ma sparì non appena mi coprii con l'asciugamano.Lo legai con un nodo e un elastico in modo che non scappasse e mentre stavo per uscire dal bagno la porta si aprì.

Il nostro amore impossibile 3 (INAI's series) (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora