Capitolo 49 - L'attesa del ballo

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Capitolo 49.

Venerdì.Venerdì.Venerdì.Stasera ci sarebbe stato il ballo di fine anno, mentre due giorni dopo sarei tornata insieme a Lio.E oggi si conclude il mio quarto anno scolastico, con lunedì la festa con partecipazione facoltativa.Mi ero alzata allegramente correndo da una parte all'altra della casa facendo attenzione a non svegliare Maya e mio zio.Loro per fortuna potevano riposare fino a quanto volevano, al posto di andare a scuola.Mia madre questa mattina poteva dormire di più anche lei quindi in giro per casa alle sette di mattino ero solo io.

Saltellavo a destra e a sinistra, mangiavo qualche barretta di cioccolato bevendo insieme del succo all'ace.Ero corsa come una maratoneta verso il bagno per lavarmi i denti e poi ero scappata di casa andando verso la fermata.Oggi attraverso le auricolari solo canzoni allegre stranamente e la gente probabilmente mi prendeva per pazza, soprattutto Jeam.Era rimasto a bocca aperta e io mi ero seduta accanto a lui rubandogli il cappellino rosso.

«Perché sei così allegra oggi principessa?»domandò ridendo.

«Sapessi...»risi guardando sognante il cielo.

Il bus arrivò e salimmo dalla porta posteriore andando verso i posti al fondo, avevo chiesto a Lio di tenermi un posto vicino a lui e infatti lo aveva fatto.Gli sorrisi e presi il telefono sedendomi vicino a lui.Jeam era ancora sconvolto, Lio sorpreso ma felice, mentre le mie migliori amiche sussurravano alcuni 'ma si è drogata?'.Lio aveva capito che ero felice anche per l'arrivo del matrimonio e in questo modo capiva che non vedevo l'ora quanto lui di tornare ad essere la sua ragazza.

A scuola non era successo nulla di che apparte il fatto che erano tutti gasati per il ballo e che la scuola finiva.I professori ci avevano salutati e augurato buone vacanze e ci sentivamo come in High School Musical 2, aspettando che suonasse la campanella.Era divertente vedere i primini scatenarsi a ritmo della musica che i ragazzi di quinta lasciavano a tutto volume dalle macchine, quando eravamo usciti.Erano buffi.Noi il prossimo anno saremo così.Io, Lio, Jeam, Alex, Emma e Azzurra.La cricca.Con i ragazzi ci eravamo accordati di incontrarci con i rispettivi accompagnatori ad un tavolo nella sala.E io dovevo soltanto chiedere a Franco quando sarebbe venuto a prendermi a casa.Quando la campanella suonò ci fu un urlò di allegria da parte degli studenti e velocemente i corridoi si erano riempiti dalla calca.Emma e Azzurra andavano a comprare ancora dei trucchi per stasera e i ragazzi andavano a mangiare il kebab.

«Non vedo l'ora di vederti con il tuo abito addosso piccola.»sussurrò Lio al mio orecchio senza farsi sentire dagli altri.

Io risi e salutai tutti cominciando a incamminarmi verso casa.Oggi non avevo voglia di prendere il bus quindi avevo scelto di tornare a casa a piedi, con la musica nelle orecchie.

Finalmente ero in vacanza senza più dover alzarmi presto per prendere il bus, aspettare al freddo e studiare come una cretina per le verifiche e interrogazioni.Ora dovevamo parlare anche delle vacanze che volevamo organizzare insieme a casa di Lio al mare.Era da un mese che l'idea aveva tormentato Emma, anche se all'inizio non ero molto contenta, invece ora si.La musica scorreva nelle mie orecchie e più passavano i minuti più mi rilassavo.Avevo in mente di riposarmi nel pomeriggio anche perché i miei amici sarebbero rimasti fino a tardi al ballo e poi mi sarei preparata.Franco sarebbe venuto a prendermi a casa alle otto meno dieci.

«Sono a casaa.»urlai posando le chiavi nel mobiletto vicino alla porta.

Buttai la borsa sulla poltrona e salutai Maya che stava prendendo appunti da un libro che aveva sulle ginocchia.Era sul divano ed era presa da quello che stava facendo, quindi avevo deciso di dirle soltanto che andavo a riposare senza disturbarla troppo.Lei aveva annuito e io ero salita in camera.Mi ero svestita indossando soltanto una maglietta di Lio, quella grigia, che avevo da quando Alice mi aveva versato addosso il thè a scuola e mi ero legata i capelli in una crocchia disordinata.Mi ero infilata sotto le coperte e il sonno aveva preso il sopravvento.

Il nostro amore impossibile 3 (INAI's series) (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora