Capitolo 21 - Quindi abbiamo risolto?

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Capitolo 21 - Quindi abbiamo risolto?

Una luce mi colpì in pieno volto e fui costretta ad aprire lentamente gli occhi.Mi trovavo in camera di mio fratello Carlo, le lenzuola erano spostate verso il fondo del letto, come del resto tutte le altre coperte.Il mio intimo era steso per terra insieme ai miei vestiti e di Lio non c'era nessuna traccia.

Sì, ero lucida.Mi ricordavo tutto della notte precedente:avevamo fatto l'amore, tutti quei pensieri, quelle parole, quelle sensazioni.Non sapevo bene che cosa mi fosse preso:ero diventata così...sporca...da un momento all'altro?Tutto ripercorreva la mia mente e non potevo non sorridere come un'ebete, ma non potevo non rattristarmi.Evitai di deprimermi ancora e mi alzai dal letto, anche se il mio apparato riproduttore pulsava e si lamentava producendomi dolore e bruciore e le gambe sembravano gelatina.

Sarei dovuta andare a fare qualche visita perché la mia amica lì sotto avrebbe dovuto fare qualche controllo ogni tanto.Solo che era imbarazzante andarci con mia madre, quindi avrei convinto probabilmente Emma o Azzurra ad accompagnarmi.Raccattai le mie mutande nere, le infilai e mi riagganciai il reggiseno.Se Lio era sotto senza che fosse successo nulla stava a significare che i genitori erano di nuovo via, quindi potevo scendere tranquillamente così.

Scesi le scale in intimo e trovai Lio in cucina che preparava qualcosa.Era presto, neanche le dieci di mattino e sentivo un buonissimo profumo di crêpes.A quanto pare Lio era di buon umore oggi.Passando in salotto notai le tende tirate ed era strano perché di solito noi le tenevamo aperte per far entrare più luce possibile.

«Buongiorno.»dissi entrando in cucina e stiracchiandomi.

Lio si girò verso di me sorpreso e arrossendo violentemente, mentre stava sistemando un piatto su un vassoio con accanto un bicchiere pieno di un liquido arancione.Succo all'ace.Poi il biondo sbuffò e io risi.

«Buongiorno.Volevo portarti la colazione in camera.Uf.»si tirò i capelli all'indietro.

Mi avvicinai a lui, notando che indossava soltanto dei pantaloni della tuta grigi e si soffermò a guardarmi in intimo.Gli lasciai un bacio sulla guancia e mi appoggiai al bancone della cucina.

«È un gesto così tenero, grazie mille.»sorrisi.

Lui prese il vassoio e lo portò in salotto, mentre io lo seguivo curiosa.Accese la televisione e io mi accoccolai vicino a lui sul divano, posai su di me una coperta rossa a pois bianchi e coprii anche il biondo.Mi piacevano questi momenti, mi ricordavano così tanto quando andavamo d'accordo e stavamo insieme.Mi voltai verso di lui guardandolo di profilo e in quel momento si voltò facendomi arrossire.Ripensavo anche a ieri sera, a tutti quei momenti.Rimanemmo a fissarci per qualche istante finché le nostre labbra non si unirono in un bacio lento e dolce, le mani sotto alla coperta che si sfioravano.Alla fine avevamo mangiato insieme la crepês, guardando una serie televisiva chiamata 'Friends' e ridendo come degli scemi.Poi mi ero ricordata di chiedergli perché le tende fossero tirate.

«Perché le tue vicine sono delle porcellone e continuavano a fissarmi dalla finestra mentre a petto nudo cucinavo la tua speciale colazione.»disse.

Quasi mi strangolai con la saliva mentre ridevo, pensavo a quelle vecchie babbuine delle mie vicine che spiavano Lio.Magari loro avere uno così sexy in casa.Appoggiai la testa sulla sua spalla, ma mi staccai lievemente non appena udimmo la chiave girare nella toppa della serratura.

Entrò in casa qualcuno e spuntarono dal corridoio mia madre e Iris che ci guardavano curiose con indosso delle tute da ginnastica.Iris continuava ad osservare me, Lio, il cibo, me, il collo di Lio.Aspetta, il collo di Lio!I succhiotti...ehm...mi voltai verso Lio e notai che ne aveva ben tre di succhiotti, ma caspita...quanti gliene avevo fatti?Porca troia.

Il nostro amore impossibile 3 (INAI's series) (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora