Capitolo 19 - Vedo che hai di meglio da fare
"Così sono partito per un lungo viaggio
Lontano dagli errori e dagli sbagli che ho commesso
Ho visitato luoghi
Per non doverti rivedere
E più mi allontanavo
E più sentivo di star bene
E nevicava molto
Però
Io camminavoA volte ho acceso un fuoco per il freddo e ti pensavo
Sognando ad occhi aperti
Sul ponte di un traghetto
Credevo di vedere dentro il mare
Il tuo riflesso
Le luci dentro al porto
Sembravano lontane
Ed io che mi sentivo
Felice di approdare
E mi cambiava il volto
La barba mi crescevaTrascorsi giorni interi senza dire una parola
E quanto avrei voluto in quell'istante che
Ci fossi"Ti ho voluto bene veramente-Marco Mengoni.
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«Oddio mio!»esclamai.
Feci qualche passo indietro, rendendomi conto di avere davanti a me Lio in mutande con sopra una maglia marroncina che gli copriva il corpo muscoloso.Ma perchè a me tutto ciò?
«Buongiorno eh!»disse lui ridendo leggermente e facendo poi caso al mio abbigliamento momentaneo.
Posai il telefono sul tavolo della cucina e andai verso la dispensa, mentre Lio stava cucinando della pasta.Rubai un biscotto dalla confezione di Pan di Stelle e lo divorai ferocemente, sedendomi poi a tavola e guardando le notizie sul telefono.
«Non provare ad incendiarmi casa!»esclamai.
«Quindici minuti!»disse fiero ridendo.
Ma che cosa rideva?Sbuffai, come mio solito d'altronde, e pensando a strani intrugli e cose varie mi venne voglia di guardare Harry Potter alla televisione, fare tipo una maratona di film.Non era una brutta idea.
Nei quindici minuti in cui Lio cucinò, io ballai a ritmo della musica in salotto come una scema.Meno male che lui era in cucina e che non stava osservando i miei penosi balli.Avevamo mangiato la pasta in un terribile silenzio assurdo, che faceva venire il mal di testa e lui aveva sparecchiato tavola, insomma...un vero gentleman.Ma quando mai?!Uscendo dalla cucina affiancata da Lio focalizzai il telecomando e lo stesso fece lui.
«Guardo io la tv!»disse.
«No, guardo io la tv!»risposi scandendo bene le parole.
Ci avventammo entrambi sul telecomando posto tra i due cuscini e mentre stavo per prenderlo lui mi prese le caviglie e mi trascinò all'indietro, cadendo dal divano e battendo il gomito.Arrabbiata mi alzai e mentre stava per prenderlo gli saltai addosso, finendo a cavalcioni su di lui.Teneva in mano il telecomando con il braccio in aria ed io tentavo di prenderlo.Ero arrossita quando attraverso il tessuto delle mutande avevo percepito l'erezione ingrossata.Ero riuscita a prendere il telecomando finalmente, ma prima di cantare vittoria e scendere, lui mi bloccò mettendo le mani sui miei fianchi.Ci stavamo osservando negli occhi intensamente, le nostri fronti erano vicine.
Il campanello suonò e io mi dovetti spostare.Meno male che era suonato, perché sinceramente non avrei saputo che cosa sarebbe potuto accadere se non fosse suonato in quel preciso momento.Aprii la porta e davanti trovai Lorenzo, ma proprio ora doveva venire a casa mia?
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Il nostro amore impossibile 3 (INAI's series) (In revisione)
RomanceTerzo libro della serie 'Il nostro amore impossibile'. Elena ora ha il cuore spezzato. Riuscirà Lio a far ritrovare ad Elena la fiducia in lui o qualcuno le farà cambiare totalmente idea? E se qualcosa andasse storto? Il loro sarà davvero un amore i...