Capitolo 38 - Pranzo da Carlo

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Capitolo 38.

Venni svegliata dalla suoneria del mio telefono, Jet Lag come canzone.Avrei cominciato ad odiare quella canzone, continuava a svegliarmi mentre dormivo e non mi piaceva affatto.Avevo già mezza idea di cambiarla.

Guardai il display ed era mio fratello Carlo che aveva voglia di chiamarmi il sabato mattina con il mio post-sbornia.Alla fine però non mi ero pentita di aver bevuto un po' di più rispetto alle altre volte, mi ero divertita la sera precedente.Avevo ballato con i miei amici dopo la canzone di Shawn Desman, ma poi io e Lio eravamo andati in un luogo molto più appartato per pomiciare in pace.Si notava che non vedevamo l'ora del matrimonio?

«Pronto?»risposi con voce impastata dal sonno.

Mio fratello mi aveva invitata a mangiare pranzo da lui e da Laura e per fare un giro per vedere la loro nuova casa, inoltre ci sarebbe stato anche Franco.Da quello che avevo capito Alice non sarebbe venuta perché era rimasta chiusa in camera per tutto il resto della serata e della mattinata.

Mi alzai dal letto e andai direttamente in bagno per darmi una sistemata prima di uscire.Avevo scelto di indossare qualcosa di semplice, fuori faceva caldo.Indossai dei leggins neri e una t-shirt bianca della Vans.Mi truccai e pettinai i miei capelli, prima del matrimonio sarei andata a rifare il colore biondo, iniziava ad essere evidente la ricrescita scura.In cucina non c'era nessuno allora azzardai a fare una colazione molto consistente con di tutto e di più.Stranamente questa mattina mi sentivo allegra ed era strano.Mentre aspettavo che le uova cuocessero scrissi un messaggio a Franco per incontrarci fuori da casa mia per andare insieme a casa di Carlo.

Franco era fuori da casa mia e io avevo appena terminato la colazione sostanziosa ritirando gli ingredienti per non far trovare un disastro a mia madre.Presi la Freitag e uscii senza dimenticare nulla, sarei rimasta tutto il giorno da loro.La giornata era magnifica e si percepiva l'arrivo dell'estate:immaginavo il sole, il mare, la spiaggia e il divertimento con gli amici.Non vedevo l'ora.Pensavo che tutti a questa mia età, ma anche prima, verso la fine dell'anno cominciassero a fantasticare sull'arrivo delle tanto attese vacanze estive.

Per arrivare a casa di mio fratello avevamo pensato di prendere il bus perché era distante quindi era più comodo, intanto avevamo l'abbonamento che usavamo regolarmente per andare a scuola.Il bus era praticamente vuoto quindi potevamo sederci ai posti in fondo.Non avevo mai visto la casa nuova di mio fratello ed ero curiosa di vedere come fosse, magari era un appartamentino piccolo o una villa enorme.Si poteva comunque dire che a mio fratello non mancavano i soldi grazie al suo lavoro importante.Non era ricco, ma benestante e non si faceva mancare niente.Non bisognava però pensare che fosse una persona spocchiosa o altro perché era il contrario, era la persona migliore del mondo.

Scendemmo dal bus e non ci trovammo nel centro della città, ma in un quartiere pieno di case a dir poco stupende, una dopo l'altra.Passo dopo passo controllavo il numero civico per trovare quella di mio fratello e quando la trovai mi trattenni dall'urlare.Non in senso negativo, ma soltanto perché la casa era da urlo nel verso senso della parola.Aveva contributo il buon gusto di Laura e della famiglia Rocchi.

La casa anche se semplice aveva pur sempre il suo fascino rendendola perfetta, già immaginavo mio fratello con Laura e i miei nipoti.La casa era semplice, costruita in pietra e contornata da un giardino ben curato con aiuole e cespugli perfetti.Trasmetteva fascino anche se era una casa normalissima per quel tipo di quartiere.Le altre erano a dir poco stupende e moderne, ma questa...questa ti sapeva prendere per la semplicità.Suonammo il campanello e ci aprirono il cancello per poter entrare, mentre ancora la ammiravo.

«Colpita dalla casa?»domandò Franco dopo essersene accorto.

«È fantastica.Tu l'avevi già vista?»domandai a mia volta.

Il nostro amore impossibile 3 (INAI's series) (In revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora