|7|

6.9K 389 16
                                    

La sveglia mi sembrò squillare particolarmente presto, quella mattina. In realtà l'avevo anticipata perché avevo il primo corso del mattino e, come sempre, non volevo fare tardi. Mi alzai con un certo languorino, pronta a mettere qualcosa sotto i denti. Le sorelle Hamilton dormivano ancora, ieri avevamo parlato dei nostri corsi e sapevo che entrambe li avevano soltanto al pomeriggio. Ero solo io la sfigata che si doveva alzare presto.

Un foglietto bianco davanti alla porta attirò la mia attenzione. Mi avvicinai per raccoglierlo, pensando che una di noi l'avesse perso. Quello che non mi aspettavo di trovare, però, era il mio nome scritto con una calligrafia piuttosto disordinata.

Lo girai e sul retro trovai un messaggio che intuii dovesse essere per me. Inizialmente un po' incredula, iniziai a leggere.

Buongiorno scricciolo, se stai leggendo significa che hai trovato questo messaggio. All'inizio avevo pensato di farti trovare la mia sorpresa per caso, ma a quel punto avresti già fatto colazione e non avresti più fame. Spero che ti piaccia. E non fissare il foglio con i tuoi begli occhioni spalancati, non stai sognando!
Kyle

Scossi la testa più volte e mi tirai un pizzicotto sul braccio, ma non mi svegliai. Era tutto reale. Un ragazzo mi aveva lasciato un regalo fuori dalla porta del mio appartamento e, a quanto pareva, si trattava di qualcosa di commestibile.

Al centro del tappetino, sul pianerottolo, vi era una graziosa scatoletta panna con dei pois azzurri. Era di due splendidi colori pastello, molto vivaci, che attirarono subito la mia attenzione. La sollevai attentamente e ne aprii un bordo. Un profumo mi riempì le narici.

Davanti ai miei occhi comparve un meraviglioso cupcake con un curato ciuffo di crema al cioccolato. A completare l'opera, della granella di pistacchio. Socchiusi la bocca per lo stupore. Era il regalo più bello che avessi mai ricevuto. Nei miei diciannove compleanni avevo ricevuto qualcosa da Christabel e Robert, anche se la maggior parte dei doni aveva a che fare con il futuro da avvocato che loro volevano per me. Regalare ad una bambina di cinque anni una toga giocattolo era senza dubbio ridicolo. Erano tutti oggetti piuttosto costosi, quelli che ricevevo da loro. Come se, con quei soldi, potessero comprare il mio affetto e il mio futuro lavorativo. Nonna Philippa, invece, pensava con grande anticipo al dono per le nipotine. Non erano regali stravolgenti, perché pur avendo ampie possibilità economiche, metteva sempre al primo piano i sentimenti. Se mai sarei diventata qualcuno, avrei dovuto ringraziare lei per avermi insegnato che bisogna sí usare la mente, ma soprattutto seguire il proprio cuore.

Diedi un morso a quel paradisiaco cupcake. Un cuore morbido alla nocciola e pistacchio mi si sciolse in bocca. Mi sentivo davvero al settimo cielo, le mie papille gustative facevano i salti di gioia.

Mi resi conto di essere ancora sul pianerottolo, incantata da quel dolcetto incantevole. Mi chiusi la porta alle spalle e continuai a gustarlo, promettendomi che avrei chiesto a Kyle dove l'avesse comprato.
Iniziai la giornata con uno spirito diverso. Il fatto che qualcuno avesse pensato a me era un'emozione completamente nuova. Non mi ero mai sentita importante per qualcuno da quando nonna non c'era più. Per la prima volta, sentivo che avrei potuto farcela anche senza di lei se avessi continuato a trovare persone come il fautore di quel regalo inaspettato. Mi aveva, senza dubbio, donato uno spicchio di felicità all'interno di quel cupcake.

Continuavo a sorridere. A lezione, durante la pausa. Probabilmente sarei sembrata un po' strana, ma era come se non mi importasse più di niente. Io stavo bene, davvero bene. E non mi sentivo così da tempo. Faceva ridere anche me il fatto che fossi allegra a causa di un dolcetto. Ma non era solo quello, bensì il pensiero che ci stava dietro. L'idea, in parole povere.

InconsapevolmenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora