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Cara Heaven Helena,

Se stai leggendo questa lettera, significa che alla fine mi sono decisa a consegnartela. E significa anche che hai già letto il breve romanzo che la precede. Hai visto, alla fine ho seguito il mio cuore: sono diventata una scrittrice. Volevo diventarlo sin da bambina, da quando mi nascondevo per scrivere ed evitavo, ad ogni costo, lo studio legale dei Parker. Sai già che non ho un buon rapporto, con loro. Anzi, che non ho alcun tipo di rapporto. L'ultima volta che li ho visti é stata in occasione del funerale di Miss Mary Thompson. Ma non mi mancano, non potrebbero mancarmi. Sono felice, non desidero altro dalla vita. É perfetta così.

Ma, in ogni caso, non siamo qui per parlare di me. Ho già scritto un libro, per raccontarmi. Tranquilla, non lo leggerá chiunque. Nessuno al di fuori della nostra famiglia. Non ho intenzione di pubblicarlo, come ho fatto con gli altri romanzi. Questa è la mia storia, la mia vita. La nostra vita. E voglio che resti tra noi.

Non so quanti anni avrai, quando starai leggendo questa lettera. Non so cosa avrai fatto, quali saranno state le tue esperienze. Ma non mi importa. Ti avrò lasciata libera di scegliere, di vivere la tua vita a pieno. Allo stesso tempo, spero di esserti stata accanto, di averti sempre sostenuta in ogni piccola cosa. Spero di essere stata, e di essere in futuro, una buona madre. Niente di eccellente, vorrei soltanto essere migliore di quella che ho avuto io. Non so se raggiungeró mai il meraviglioso livello di nonna Lysette con papà, ma farò di tutto perché questo avvenga. Ti chiedo già scusa per tutto quello che avrò sicuramente sbagliato. E, già che ci sono, anche per gli errori che commetteró in futuro. Non sono perfetta. Anzi, sono un vero disastro. Ma sono sicura, anche se ora non sei ancora nata, che ogni volta che ti guarderó sarò fiera di me. Fiera, per la splendida figlia che ho messo al mondo. Fiera per come sei diventata, giorno dopo giorno. Non potrei mai essere delusa da te. Te lo prometto, in questo momento. Qualsiasi cosa, io sarò sempre orgogliosa, Heaven.

Colgo nuovamente l'occasione di questa lettera per parlare di un argomento che mi sta molto a cuore. Chissà, magari saprai già tutto quando la leggerai. Magari la tua curiosità ti avrà spinta a farti domande e volere delle risposte.
Volevo raccontarti la storia del tuo nome. Ufficialmente sei Heaven Helena. Però, non sappiamo ancora se nella quotidianità utilizzeremo entrambi i nomi. Potrebbero essere scomodi, potremmo metterci troppo tempo per chiamarti. Sappi che, anche se non li dovessimo utilizzare entrambi, ognuno di loro significa qualcosa, ognuno di loro ha una storia. Di cui voglio renderti partecipe.

Parto dal secondo. Come sai, Helena é tua sorella. Non ti abbiamo mai nascosto la sua esistenza. Di questo, sono sicura. Io e papà l'abbiamo sempre pensata allo stesso modo, su questo punto. Abbiamo deciso che ti avremmo portata sin da piccolina sulla sua tomba, affinché tu potessi conoscerla. Sai, forse questo non lo sai ma.. spesso vado a trovarla anche da sola. Parlo con lei e con Faith, mi confido come ad un'amica. A volte, immagino che lei mi risponda. Lo so, forse sono strana. Ma non prendermi per pazza. In ogni caso, quando ho proposto a papà di darti il nome della sua prima figlia, si é subito mostrato entusiasta. Se mi assomigli anche solo un po', ora starai pensando che papà cercava in te la sua sostituta. Il rimpiazzo della figlia morta. Ecco, cancella quell'idea. Ti abbiamo cercata, desiderata. E sei arrivata. Ma nessuno ti voleva per sostituire lei. Volevamo semplicemente te. Te, nessun altro. Su questo argomento così importante, ti prego di credermi. Non vorrei mai causarti una sofferenza, per cui non trarre conclusioni affrettate. Se vuoi chiarire qualcosa, sai dove trovarmi. La mamma ci sarà sempre, per qualsiasi cosa tu abbia bisogno.

InconsapevolmenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora