Mi immersi nella vasca piena di schiuma, lasciando che l'acqua bollente venisse a contatto con la mia pelle fredda. La notte era stata lunga e tormentata, aveva portato i pensieri più profondi a galla che mi avevano causato un'insopportabile insonnia. Appena il sole era spuntato nel cielo, avevo optato per un bagno ristoratore. Solitamente funzionava, almeno in parte. L'acqua contro il mio corpo mi lavava via anche dalle preoccupazioni. Ma quel giorno, in quel ranch disperso nella natura, a pochi metri dal mio primo bacio, non ne volevo sapere di calmarmi.
Chiusi gli occhi, trattenni il fiato e con due dita mi tappai il naso. Mi immersi completamente sotto la schiuma, riemergendo solo qualche istante dopo. Niente, nemmeno una sorta di rito di purificazione funzionava.
Le labbra di Kyle tornarono mentalmente sulle mie. Era inutile tentare di scordarlo, quel bacio - anche se non ero certa di poterlo definire tale - non se ne voleva andare. E non se ne sarebbe mai andato, ma in quel momento non potevo immaginarlo. In realtà, la mia supplica non aveva avuto l'effetto desiderato. È vero, ero inesperta in amore, non ne sapevo proprio niente. Ma alla TV si vedevano in continuazione storie romantiche e baci appassionati tra i protagonisti. Il nostro non vi somigliava nemmeno lontanamente. Le nostre bocche si erano appena sfiorate, giusto il tempo di permettermi di sentire un accenno del suo sapore. Si era allontanato subito, o forse ero stata io. Fatto sta che avevamo interrotto quel momento ancor prima che iniziasse.
Avvolsi il corpo in un asciugamano pulito e tornai nella mia camera. Sarei rimasta volentieri a letto, anche tutto il giorno. L'idea di rivedere Kyle non mi entusiasmava particolarmente. Anzi, mi spaventava letteralmente. Non sapevo come mi sarei dovuta comportare. Ci eravamo abbracciati, dopo quella sorta di bacio. Mi aveva accarezzato i capelli e mi aveva salutata. Aveva detto che ci saremmo visti il giorno dopo e che avrebbe detto ai nipotini che non mi sentivo molto bene per giustificare la mia fuga improvvisa.
Mi misi un paio di collant pesanti e coprenti nere con un vestitino di lana che mi arrivava circa al ginocchio. Comodo e confortevole, ma anche caldo, era ideale per quell'accenno di clima invernale. I miei capelli sparavano dappertutto, così li raccolsi in una crocchia disordinata. Non mi truccai per niente, non ne avevo la minima voglia.
Davanti alla porta chiusa della stanza dovetti ripetermi mentalmente che sarebbe andato tutto benissimo per trovare il coraggio di girare la chiave nella toppa e uscire da lì.
Nel corridoio mi guardai a destra e a sinistra. Non riuscivo a scorgere nessuno, così mi incamminai verso il piano inferiore. Scesi le scale con una lentezza incredibile, volevo forse ritardare il più possibile il momento in cui sarei arrivata nel locale principale dell'abitazione.
"Phoebe?" disse una voce, fortunatamente femminile, alle mie spalle. Si trattava di Kimberly, evidentemente sveglia da poco, dato l'aspetto piuttosto trasandato. Non che io fossi in uno stato migliore.
"Buongiorno, Kim" la salutai sorridendo. Scesi gli ultimi scalini e aspettai di essere raggiunta dalla figlia maggiore dei coniugi Hudson.
"Come stai?" domandò cortese, facendomi cenno di seguirla in cucina.
"Bene, grazie".
"Sono felice. Ti va un the?" chiese, destreggiandosi abilmente tra gli armadietti per cercare l'occorrente per la prima colazione.
"Volentieri!" acconsentii.
La aiutai, sistemando su un piatto da portata dei biscotti fatti a mano. Pochi minuti dopo sedevamo al tavolo, reggendo tra le mani fredde una tazza bollente e fumante.
"Mi spiace per ieri" si scusò "Noah sa essere terribilmente fastidioso, purtroppo".
"Non è colpa tua, non é successo niente" la tranquillizzai, cercando di accennare un sorriso che potesse confermare quello che stavo dicendo a parole.
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Inconsapevolmente
RomanceDall'Alabama alla California con il suo pick up blu. Phoebe sta scappando da una vita che non sentiva più sua, o che non era mai stata sua. Stockton é il luogo giusto per inseguire i suoi sogni, cancellando tutto ciò che é accaduto prima del trasfer...