Anche le tre settimane successive passarono in un attimo. Mi dedicai con tutte le mie forze allo studio, impegnandomi al massimo ogni pomeriggio per avere i voti migliori. Feci altre relazioni di letteratura in coppia con Kyle ed eravamo così perfetti insieme che guadagnammo diverse A ed anche una A+. Nel complesso, stavo ottenendo dei buoni risultati e non potevo non esserne fiera. Il mio sogno di diventare scrittrice prevedeva delle buone basi di cultura generale, se volevo produrre romanzi importanti. Non mi volevo limitare ad un libro banale con una storia superficiale. In qualche modo, volevo stupire. Ancora non avevo deciso come, ma l'avrei presto fatto.
Avevo ricominciato a scrivere. Mi ero dedicata ad un racconto breve ambientato nel medioevo ai tempi delle cosiddette streghe. Mi ero messa nei panni di una ragazza considerata tale che era poi finita al rogo, seppur innocente. Era un periodo storico che mi aveva sempre incuriosito e mi aveva spesso spinta a fare ricerche per saperne di più. Ero sempre stata una persona dalla mentalità aperta, con grande spirito di osservazione e infinita fantasia. Ero anche molto curiosa, sempre pronta e volenterosa a scoprire qualcosa di nuovo.
Nell'ultimo periodo mi ero sentita particolarmente sola. Avevo avuto un picco di tristezza e di depressione che non ero nemmeno in grado di spiegare. Non era cambiato sostanzialmente niente, ma mi sentivo costantemente abbandonata a me stessa. Ero stata molto in casa da sola, dato che Mayra si era quasi trasferita da Tyson e Maeve aveva conosciuto un ragazzo. Ero felice per lei, per il fatto che questo Erick stesse riuscendo a farla stare bene. Eppure, mi sentivo crudele ad ammettere che avrei preferito che lei restasse a casa con me. Ero un'egoista, ma quei momenti di tristezza venivano attutiti se condivisi con un'altra persona. Ero al settimo cielo soltanto con Kyle. Tra un cupcake e una crêpe, un picnic ed una serata al cinema, riusciva sempre a sollevarmi il morale. Mi sentivo in colpa a non aver condiviso i miei sentimenti negativi con lui, ma non avrebbe capito. Semplicemente, nemmeno io ne conoscevo il motivo. Come potevo pretendere di spiegarlo a qualcun altro?
Facevo zapping alla televisione, cercando un canale che trasmettesse della buona musica per fare da sottofondo al mio pomeriggio di studio. Avrei avuto degli esami due settimane dopo e preferivo portarmi avanti. Se c'era un pregio che ero certa di possedere, quella era la capacità di organizzare le mie attività. Non amavo ridurmi all'ultimo minuto, anzi, proprio non potevo tollerarlo. Avere tutto sotto controllo mi tranquillizzava. Sapere che sarebbe andato tutto bene, secondo i miei piani, mi faceva stare bene.
Avevo appena fermato la TV su un canale radio con una trasmissione sui Beatles, quando il campanello suonò.
Sbuffai seccata, certa che sarebbe stato il postino con qualche consegna per le sorelle Hamilton da parte dei loro ragazzi.
"Sì?" feci rispondendo alla cornetta del citofono attaccato al muro del salotto.
"Phoebe? Sono rimasto chiuso fuori, non ho le chiavi. Mi apri?" sentii domandare dal mio migliore amico. Accidenti, proprio non riuscivo a capire come potesse essere così sbadato. Aveva un senso di responsabilità e di autonomia pari a quello di un bambino di cinque anni!
Schiacciai sul pulsante per aprire il portone principale del condominio. "Ecco fatto" annunciai.
"Grazie, scricciolo" mi salutò.
Tornai a prendere posto sul divano. Mi rannicchiai contro i cuscini morbidi e mi coprii le gambe con una coperta di lana. Decidi che più tardi mi sarei preparata una cioccolata calda, adatta a quel clima quasi invernale.
Mi ero appena immersa nella lettura della prima pagina del capitolo di astronomia, quando fui nuovamente interrotta. Questa volta, però, bussarono direttamente alla porta.
Tornai strisciando i piedi nel corridoio dell'ingresso e guardai dallo spioncino.
"Ancora qui?" risi, aprendo il portone e scostandomi per permettergli di entrare. Infatti, mi aveva fatto un cenno come per chiedere permesso.
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Inconsapevolmente
RomanceDall'Alabama alla California con il suo pick up blu. Phoebe sta scappando da una vita che non sentiva più sua, o che non era mai stata sua. Stockton é il luogo giusto per inseguire i suoi sogni, cancellando tutto ciò che é accaduto prima del trasfer...