Capitolo 22

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Aggiornato.

Yasmeen’s P.O.V.

Domenica: che bel giorno, ma sarebbe più bello se Tris fosse con me.
Non abbiamo ancora fatto pace, ma le parole di Mary mi hanno fatto riflettere. Infatti qualche giorno fa è venuta perché voleva parlarmi, dato che era convinta che c'entrasse con la nostra separazione. Mi ha fatto notare che forse dovrei parlargli perché nessuno ha fatto nulla di male e forse ha ragione.
Mi sveglio e vado in cucina per prepararmi due uova, pronta per affrontare la giornata. Mi siedo allo sgabello del tavolo bar per mangiare e accendo l’IPhone, trovando una chiamata persa proprio da Tris. Sorrido, perché ha pensato a me. Così mi affretto a finire la colazione e appena fatto lo chiamo, col cuore che batte forte.
- Pronto?
- Tristan, ciao.
- Yasmeen, ehi, come stai?
- Ehm, bene. Ho visto che hai chiamato... Cosa volevi dirmi?
- Volevo chiederti di vederci, dobbiamo parlare.
- Sì, va bene.
- Vuoi venire da me verso le tre? Ora dobbiamo registrare.
- Se vuoi puoi anche venire da me, così abbiamo più privacy.
- OK. Allora vengo verso le tre da te.
- A dopo.
- A dopo.
Va bene, allora, devo lavarmi, piastrare i capelli e trovare la mia maglietta fortunata.
Che bello mi vedrò con Tris! Forse vuole porre fine a questa tremenda pausa, perché anch’io lo voglio!
Felice, mi avvio in bagno, ma ovviamente la porta è chiusa e con mio fratello dentro, il bagno sarà libero tra tre anni. Sbatto la mano sul legno con forza e solo quando lo minaccio di tagliargli i capelli e ficcarglieli su per il culo, la serratura scatta: punto per la sorellina Malik. Entro in bagno e prendo gli asciugamani dallo sportello bianco.
- Come mai ti fai una doccia?
- Deve venire gente a casa.
- Chi?
- Tris, problemi?
- Ohhhhh, la mia sorellina farà una scopata con il batterista!
- Stronzo, tu pensa a scoparti la biondina ossigenata.
- Ehi, calma.
- Hai iniziato tu, ora lasciami fare una doccia.
- Quanto rompi.
Scocciato esce dal bagno. Mi infilo nella cabina della doccia. E mentre l'acqua scorre vorrei che Tristan fosse qui a circondarmi con le sue braccia. Forse potrà succedere, voglio tornare con lui.

Mary's P.O.V.

Mi sveglio e mi stiracchio nel mio letto, indecisa se alzarmi subito o sonnecchiare ancora. Giro la testa verso il comodino per prendere il cellulare e accenderlo, ma trovo un bigliettino scritto a mano.

Siamo andati ad incidere e scrivere qualcosa. Dovremmo tornare per l'ora di pranzo se tutto va bene, se volete raggiungerci prima venite in auto fino alla casa discografica.
Non farò altro che pensarti xx
Bradley xx
P.S. Sei ancora più bella quando dormi, quando torno la prima cosa che farò sarà baciarti xx

Sorrido leggendo quelle righe dolci scritte da lui, dal ragazzo per cui ho perso la testa. Con un bel buongiorno mi alzo con il biglietto tra le mani e vado in cucina, dove incontro Ale.
- "Bellissima, andiamo alla casa discografica, credo torneremo per l'ora di pranzo. Se vi va di passare, dovete prendere l'autobus. Ti amo tanto ti penserò xx P.S. Ti ho lasciato la colazione a dopo amore mio" - legge la mia migliore amica - A te hanno lasciato qualcosa?
Le lascio il mio biglietto tra le mani ed esclama quanto sia dolce ad avermi scritto questo.
Decidiamo a questo punto di mangiare, così Ale tira fuori la colazione, rivelando degli accattivanti muffin inglesi preparati da Jems e del porridge. Accompagniamo il tutto col del caffè, mentre chiacchieriamo del più e del meno.
Parlando di tutto, mi rendo conto che tra una settimana sarà il suo diciottesimo compleanno, traguardo davvero importante, ma non ho ancora cominciato a preparare la sua festa a sorpresa. Il regalo poi ancora non lo ho, perché non ho avuto tempo di parlare con Zayn, né con Harry.
- Ti rendi conto che tra una settimana sarai maggiorenne?
- Sì! E’ esaltante, non vedo l’ora.
- C’è qualcosa in particolare che vorresti fare?
- Mi piacerebbe fare una festa, magari all'aperto con tutti voi e tante persone e magari potrebbero cantare i ragazzi, sarebbe magnifico... Mi piacerebbe una bella torta con crema e cioccolato con sopra la panna, tanti palloncini, festoni, regali e...
- ...una sana scopata con James. - concludo ridendo.
- No! Non intendevo quello, e dai! - ribatte ridendo assieme a me.
- Dai, scherzavo! Ora però torniamo serie. Quindi ti piacerebbe farla all’aperto?
- Musica?
- Beh, quella che piace a me, ma adorerei se cantassero i The Vamps e anche noi.
- Noi?
Prego che Ale non stia ritirando fuori il discorso di esibirci come gruppo, vi prego.
- Nella mia festa perfetta noi tre ci esibiremmo come gruppo.
Ecco, appunto.
- Ale, io non so se...
- Tanto è immaginaria, tranquilla.
- Ma potresti farla.
- Che senso avrebbe? Non potremmo cantare …
Sospiro passandomi una mano fra i capelli: non voglio cantare davanti ad un pubblico, non posso, non ora! Non mi sento pronta, non ce la faccio. E se poi i ragazzi insistessero per presentarmi alla casa discografica? Non se ne parla. Mi alzo con la scusa di andare in bagno, ma Ale mi segue, pregandomi di cambiare idea su questo. Avevamo posto delle condizioni, ma sembra nessuno voglia rispettarle: è così difficile?
- Loro non possono sapere che so canticchiare.
- Tu non sai canticchiare, tu sai CANTARE! Sei la nuova Perrie Edwards!
- Non dire cazzate.
- Te lo dice la tua migliore amica e io non ti mento, lo sai.
- Stai dicendo che io sì?
- No! Non dico questo!
- A me sembra di sì!
- È vero che ogni tanto non mi dici tutto ma...
- Scusa se non ti ho detto che ho fatto la doccia con Brad!
Ale mi guarda stupita fermandosi di colpo.
- Tu... Sul serio?
Arrossisco perché solo ora mi rendo conto di quello che le ho appena confessato. Inizio a balbettare perché m’imbarazza troppo confessarle tutto, ma lei insiste, facendomi risedere in cucina. Le spiego com’è andata e lei è veramente emozionata, e si alza abbracciandomi per la gioia quando le dico che Brad ha confessato di esser innamorato di me.
- OH MIO DIO, MARY! MA È FANTASTICO! E poi? - gli occhi le brillano dalla curiosità, ansiosa di sapere altro.
- Dopo ci siamo baciati sotto la doccia e lui mi aveva posto una domanda: voleva lavarmi ... Beh, ha iniziato ad accarezzarmi la coscia e sentivo brividi ovunque. Insomma, era nudo davanti a me, mi ha fatto un certo effetto. Ero, ehm, eccitata: non sai quanto pulsava. Poi lui ha iniziato a massaggiare il mio clitoride e lì ero al massimo.
- Te l'ha leccata?
- No, Ale! Come sei perversa, sant’oddio!
- Scusa, chiedevo!
- Diciamo che era tentato ma...
- Ma...?
- Gli ho detto di no.
- Perché?! Sai che una cosa tira l’altra, no? Era la tua occasione per non essere più vergine!
- Non voglio che accada in una doccia... - borbotto incrociando le braccia al petto.
- Se fossi stata al tuo posto non ci avrei pensato due volte ad accettare.
- Ale!
- Che c'è? Ho detto la verità.
- Vuoi scoparti Brad, eh? - dico maliziosa colpendole il fianco con un canavaccio.
- No, io ho James.
- Sì, sì, dicono tutti così.
Iniziamo una lotta con il canavaccio come se fosse un'arma e rincorrendoci per la cucina ridendo come cretine.
- MARY E BRAD HANNO FATTO UNA COSA SPORCA SOTTO LA DOCCIA! - canticchia Ale sfottendomi.
- NON È VERO! - ribatto.
- No, figurati.
- Non abbiamo fatto sesso!
- E che avete fatto allora? - ed ecco la voce seria di Tris che mi fa diventare pallida: non ci eravamo accorte che fossero tornati i ragazzi e ora son cazzi.

Bradley's P.O.V.

E ora sì che sono nei guai: Tris mi ucciderà per aver cominciato i preliminari con Mary. Insiste per sapere cosa abbiamo fatto, ma Ale aggira l’argomento dicendo che era solo uno scherzo, facendo lasciar perdere Tristan. E’ ancora sospettoso, ma non mi sembra abbia capito più di tanto.
A quel punto Ale se ne va e Mary approfitta per parlarci di un progetto che ha in mente per il compleanno di Ale, che è alle porte.
- Voglio organizzare una festa a sorpresa ed ho tutto in mente, ma ho bisogno di voi. James, tu portala da qualche parte mentre noi discutiamo – e James va via - Tris, tu chiama un catering per il cibo, ma non per la torta, perché a quello ci penserà James – e anche lui lascia la stanza – Di te, Connor, ho bisogno per trovare le basi e organizzare una scaletta. – e Connor sparisce in camera di Mary per aspettarla.
Rimaniamo solo io e Mary, finalmente soli. Si avvicina a me prendendomi le mani e sussurrarmi qualcosa, ricordandomi di un bacio che le avevo promesso al mio ritorno.
- Cosa stai aspettando? - chiede maliziosa.
Mi avvicino per metterle le mani sui fianchi, mentre lei mi getta le braccia al collo, per unirci in un bacio dolce. Da poco a poco però questo bacio diventa passionale e carnoso, come se non ci baciassimo da una vita. Mi lascio trasportare dal momento per poggiarla sul bancone della cucina, senza distaccarci.
Le mie mani scendono sull'elastico dei suoi pantaloncini mentre le sue sul bottone dei miei jeans scuri. Velocemente mi sbottona la camicia e fra un bacio e l'altro ci sorridiamo. Si distacca da me facendomi sbuffare per essersi fermata.
- Bradley, devo andare da Connor …
- Ma che ti frega.
In un lampo è in reggiseno e lei non ci mette meno ad abbassare la cerniera dei miei pantaloni e farli cadere. Senza togliere i suoi pantaloni metto una mano nelle sue, cominciando a giocherellare col suo punto debole. Si lascia abbandonare ai miei movimenti tenendo gli occhi chiusi e sospirando di tanto in tanto profondamente.
Bacio il suo collo e dopodiché rinfilo il dito nelle mutandine. Delicatamente massaggio e vedo che lei ormai si sta abbandonando al piacere che io le sto procurando. Con l'altro braccio le sostengo la schiena per tenerla vicino al mio petto mentre sento che la sua schiena si contorce alle mie azioni.
- Buon divertimento voi due. - sento dire da James.
Imbarazzatissimi, ci distacchiamo per ricomporci e recuperare i vestiti perduti: solo ora mi rendo conto di non aver chiuso la porta della cucina, cazzo. Lo prego di non dire nulla in giro e lui accettando se ne va.
Intanto aiuto Mary a scendere, ormai vestita.
- Rimandiamo a dopo … Sono tutta tua.
Il modo sensuale in cui l’ha sussurrato è da farmi diventare pazzi: sa essere estremamente sexy da farti strappare i capelli e allo stesso tempo timida e dolce. Esce dalla stanza e ho una voglia matta di andare a letto con lei.

Connor's P.O.V.

Sono seduto alla scrivania di Mary che è accanto a me, con un’espressione concentrata sul foglio bianco.
- Allora, procediamo per gradi: devono cantare gli One Direction, Ed Sheeran, che dovrò cercare di contattare, le Little Mix, gli All Time Low se ci riesci e voi. Le canzoni preferite di Ale delle Little Mix sono Boy, About the boy, Wings e Black Magic perciò le ragazze dovrebbero cantare queste, mentre voi potete cantare quello che volete dato che ama tutte le vostre canzoni. Quindi devo chiamare Perrie e chiederle se sabato saranno libere mentre per il luogo andiamo da Zayn, così posso risparmiare e quel giardino è abnorme e …
- Mary, Mary, frena. C'è qualcosa sotto, dimmi tutto.
Eh già: quando Mary inizia a straparlare c'è qualcosa che non va. Si vede che è agitata da come batte nervosamente la penna sul foglio.
- Mi hai beccata...
- Cosa ti agita?
- Io... Uff... Ale vuole che canti alla sua festa ma io non voglio. Non voglio che sappiano che mi piace cantare e che voglio avere una carriera come la vostra. Vuole che le Pretty Angels si esibiscano. Capisci?
- Posso sapere perché?
- Una volta parlai con Tristan tempo fa e gli dissi che volevo essere una cantante quando sarei diventata grande, ma lui mi rispose che non posso perché non potrei mai reggere i ritmi, potrei sentirmi male e rimanere sul colpo. Per lo stesso motivo ho iniziato a prendere lezioni di ballo senza che lui lo sapesse. So che lo fa perché vuole proteggermi, ma così non posso vivere la mia vita.
Cosa passa per la testa di Mary non lo avevo mai capito ma ora sì e mi dispiace, provo pena per lei anche se non devo dirle nulla, non vuole che qualcuno provi pietà per lei.
- Oh cazzo, io dovevo andare a provare con Ale e Léa! - esclama ad un certo punto.
Mi prega di lasciarla sola per prepararsi e di accompagnarle tutte dopo alla casa, visto che Léa verrà tra una ventina di minuti.
- Ferma, ferma, ferma: viene Léa tra poco e io non ne so nulla?! Devo lavarmi, vestirmi, sistemare i capelli e …
- Ti piace tanto, eh?
- No … - come sono poco credibile.
- E io ci credo.
- Non mi piace.
- Guarda che secondo me sareste bene insieme: insomma, è una bella ragazza che ama la musica, dolce, gentile, generosa, altruista, simpatica, intelligente e con un gran senso dell'umorismo.
- E perfetta.
- Chiedile di uscire.
- Sul serio?
- Sì, o se vuoi una sera ti lasciamo casa libera.
- Sei la migliore. - dico abbracciandola e stampandole un bacio sulla guancia.
Esco dalla stanza e prendo il telefono: devo ricambiare il favore facendo una cosa per lei, anche se lei non lo vorrebbe mai. E’ un favore che apprezzerà col tempo, sicuro non oggi. Compongo il numero sul cellulare e la voce dall’altro capo del telefono non esita a rispondermi. Mi allontano però per non farmi sentire da Mary. Chiedo a Perrie di raggiungermi alla sede della Virgin Emi Music con le ragazze in una mezz’ora, spiegandole brevemente il mio piano. Accetta senza esitare e chiudo la chiamata prima che arrivi Mary.
Dopo poco infatti arriva in salone, dicendomi che Ale ci aspetta al bar vicino casa. In quel preciso istante suona il campanello e mi avvio verso la porta, rivelandomi la perfezione fatta persona. Non possiamo parlare molto perché Mary ci incita ad uscire di casa.
Arriviamo in garage per prendere l'auto e passato del tempo arriviamo a destinazione anche con Ale. Le ragazze entrano nella cabina mentre mi arriva un messaggio di Perrie, chiedendo di raggiungerle. Le indico dove nascondersi e subito dopo torno da Mary, Ale e Léa. Scelgono come brano Lightning delle Little Mix. Bene, una scelta tosta. Si posizionano agli strumenti prima di cominciare a cantare in modo armonioso. Loro tre sono fantastiche, voci uniche messe insieme che creano una melodia tutta da scoprire. Mentre cantano non riesco a non guardare Léa: la conosco da poco ma ha fatto subito breccia nel mio cuore. La sua voce è una bomba come lei. Mi sembra sia differente dalle altre: ha una bellezza semplice ma sofisticata, un carattere gentile e timido ma allo stesso tempo sensuale … è la ragazza perfetta per me.
Quando finiscono di cantare le Little Mix piombano nella sala con un fragoroso applauso e schiamazzi, mentre Mary sbianca.

Make me crazy [b.w.s.] (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora