Capitolo 29

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Aggiornato.

Léa's P.O.V.

A casa Evans non c'è nessuno quindi ne approfittiamo per provare, anche se Ale ci ha dato buca.
Peccato che non ci sia Connor, vorrei tanto baciarlo e baciarlo, magari farmelo sul pianoforte... quando mi vede senza reggiseno bellissimo... OK, è eccitante solo al pensiero.
- Léa! Qu'est-ce que tu as ce matine?!
- Ne parle pas moi en français. Je dois apprendre l'anglais.
- Mais tu le as déjà savant!
- Voglio saperlo ancora meglio, anche i modi di dire!
- Quindi vorresti ripetizioni d'inglese?
- Sì.
- E va bene. - risponde sospirando.
Riprende a suonare ma stavolta è Somebody to you, la loro canzone, di Bradley e Mary. Trovo sia assurda la loro relazione: si amano eppure non riescono a mettersi insieme.
Smette di suonare e inizia a mettere a posto gli spartiti.
- Comunque... I ragazzi torneranno fra cinque minuti quindi le prove sono finite.
- Mary, quando capirai che è ora di dire tutto?
- Diamo tempo al tempo, Léa.
- Sempre la stessa storia...
Dopo poco suona il campanello così vado io ad aprire, visto che la mia amica sta sistemando la sua cartellina.
Vedo Ale abbracciarmi con le lacrime agli occhi, facendomi preoccupare: ma che cos'ha fatto?
Quando l’abbraccio, mi accorgo che sta tremando, ma credo sia il freddo di oggi.
Chiudo la porta e la faccio entrare. Non appena Ale vede Mary, scoppia a piangere ancora più forte, abbracciandola. Continua a ripetere "scusa" ma nessuna delle due capisce perché. Ci guardiamo perplesse mentre lei si siede tremando. Si sfila lentamente la giacca che passa a Mary, poi la prendo in mano per appenderla.
Ci sediamo accanto a lei per stringerle la mano, in attesa che parli.
- Ho tradito James.
- COSA?!
Le nostre bocche sono spalancate mentre le sue lacrime continuano a scendere. Siamo entrambe sconvolte, infatti quel “cosa” l’abbiamo urlato all’unisono.
- Alla festa io ero ubriaca e anche Tristan. Ci siamo lasciati andare con l'alcol e...
Mary si alza, scioccata e arrabbiata. L'unica sua reazione è alzarsi e camminare avanti e indietro per il salone, senza sapere cosa dire, seguita da Ale.
- Mary, io non l'avrei mai fatto se fossi stata lucida, MAI! CREDI CHE TRADIREI L'AMORE DELLA MIA VITA DI PROPOSITO?! - rimane lì senza dire nulla, fissando il pavimento. Ale ha le lacrime agli occhi e scuote la testa.  - Già ho miliardi di sensi di colpa per James e sapere che la mia migliore amica non si fida di me mi fa star male.
- Io... Non sapevo che saresti potuta arrivare a tanto.
- Come posso dimostrarti che non l'ho mai voluto seriamente?
- Dillo a James. Parlagli, anche se lo farai soffrire, lui ha bisogno di saperlo.
- Non voglio vederlo soffrire.
- Allora, finché tu non lo dirai, io me ne vado, perché non voglio vederti.
CHE COSA?! NON POSSO CREDERCI! Ale non fiata mentre Mary la guarda delusa, come se avesse tradito lei. Forse ha tradito la sua fiducia, non so: a volte lei è molto strana.
- Se è quello che desideri, vai. – Ale trattiene a stento le lacrime.
- Non ci credo che sei andata a letto con mio fratello, che hai tradito il mio migliore amico... Vorrei fosse solo un incubo. Vorrei davvero non essere arrabbiata ma non ci riesco, perdonami. - scappa dalla stanza piangendo anche lei, Ale si ributta sul divano, io la abbraccio consolandola.
Passano minuti interminabili di silenzio in cui si sentono i singhiozzi della mia migliore amica. Le accarezzo i capelli e lei si rannicchia su di me.
- Andrà tutto bene, vedrai...
- Non mi perdonerà mai.
Non so come faranno pace. Non lo so...
Dopo poco rientra Mary con un borsone della palestra.
- Dove vorresti andare, Mary? Non puoi prendertela con Ale se a te non ha fatto nulla.
- Io... Devo riflettere.
Lascia la casa uscendo e sbattendo la porta. Bene, ora tocca a me mettere a posto la situazione.

Zayn's P.O.V.

Sono tornato a casa dopo quello accaduto con Perrie in sala registrazione. È stato... davvero magnifico.
In poco tempo ci siamo riavvicinati e abbiamo fatto parecchio sesso, il che  mi piace. Stasera lei verrà da me a cena e non vedo l'ora.
Ammetto che lasciarla è stato da stupidi ma aveva bisogno dei suoi spazi, io la stavo soffocando. Ora è quasi mezzogiorno e sto preparando il pranzo. Tagliuzzo le patate a cubetti quando inaspettatamente suona il campanello. Asciugo le mani, vado ad aprire e mi si piazza davanti la figura piccola di Mary con un borsone.
- Potresti ospitarmi per un po' di tempo?
Cosa?
Rimango interdetto ma la faccio entrare. Si siede poggiando il borsone per terra, poi appoggia la testa al cuscino del divano.
- Perché vorresti che ti ospitassi?
- Ho litigato con Ale e non voglio vederla. Ho bisogno di riflettere.
- Quindi tu hai litigato con Ale e vorresti rimanere qui?
- Sì.
- E da Léa?
- Insisterebbe a tornare a casa... Ho bisogno di un ragazzo.
Alzo un sopracciglio perplesso: ha detto che ha bisogno di un "ragazzo"? Ride e poi mi guarda.
- Deficiente, intendevo come amico!
Ridiamo prima che lei si accoccoli su di me. Le accarezzo i capelli mentre sospira, mentre mi chiedo perché lei e la sua amica abbiano litigato.
Però ho capito che vuole qualcuno non della famiglia, anche se in realtà in quella casa solo Tristan è suo parente perché Ale e James sono i suoi migliori amici e Bradley è il ragazzo che ama. Che rapporto complicato...
- Ma che è successo?
- Ha tradito James...
- E che ti frega? Non ha tradito te...
- Tu non capisci! Il nostro è un rapporto diverso.
- Che state insieme scusa?
- No, siamo solo legatissime. Però...
- Però...?
- Una volta ci siamo baciate.
- Cioè?
- Tempo fa, io stavo con un tipo, Noah, che ho rincontrato ieri mentre io e Brad... Va beh, questi sono dettagli che non ti interessano.
- OK...
- Comunque, eravamo in camera mia e io stavo molto male per quel cretino. Eravamo solo io e lei a casa mia. Accadde circa tre anni fa. Entrambe stavamo sul letto: io ero fra le sue braccia, lei mi accarezzava i capelli per consolarmi mentre piangevo perché mi aveva tradito questo ragazzo. Così, senza pensarci, mi ha baciato.
- E poi?
- Era solo per distrarci, nient'altro. Solo che ci eravamo distratte un po' troppo e... ci siamo tolte la maglietta. Continuavamo a baciarci quando poi ci siamo fermate perché ci eravamo rese conto di esserci spinte troppe oltre.
Rimango stupito da quello che mi ha detto: insomma, ha avuto un periodo da lesbica, credo. Forse è stato solo quell'episodio, non so e non ho idea.
- No, non ho avuto altre esperienze con ragazze se è quello che pensi. Comunque dopo siamo scoppiate a ridere come matte.
- OK.
Ridiamo di nuovo.
- Io ... Non so che fare.
- Facciamo un patto: puoi restare qui massimo una settimana, poi devi risolvere la questione.
Lei sorride e mi abbraccia.
- Grazie.
Sarà bello vivere un po' con un'amica, però come faccio con Perrie stasera? Oh cavolo... Credo che dovrò chiamarla e rinviare oppure io andrò da lei. Si distacca da me e le sorrido.
- Allora... - cerco di fare il punto della situazione aprendo la borsa - Dormirai in camera mia, io sul divano.
- Io dormo sul divano, tu nella tua camera.
- No, se devi rimanere qui dormirai in camera mia e io sul divano.
Sospira e dopo annuisce, così la scorto in camera mia dove poggia le sue cose. L’aiuto a sistemarla ma, mentre svuotiamo la borsa, mi capita fra le mani un suo reggiseno molto sexy, situazione imbarazzante che fa diventare Mary rossa come un peperone. Me lo strappa di mano riponendolo nella borsa.
Intanto esco un attimo per chiamare Perrie e avvertirla per stasera. Capisce la situazione e subito dopo chiude la chiamata.
Sento Mary richiamarmi, così mi volto verso di lei, che è appoggiata allo stipite della porta.
- Richiamala e dille di venire. Io vedrò di uscire.
- Sicura?
- Certo, non voglio che la mia presenza rovini la tua relazione.
- Tu non rovini nulla.
- OK...
La chiamo e ci accordiamo per stasera.

Mary's P.O.V.

È la decima chiamata che ricevo da Tristan e che attacco di nuovo. Non capisce che non voglio nessuno? Ho bisogno di riflettere e non voglio che nessuno mi influenzi.
La settimana prossima dovrei andare alla festa di Ale, ma la devo ancora finire di organizzare e non mi va più molto: se la vedessi non saprei che dirle.
Zayn è appena uscito per andare dal fabbro e a fare la spesa perché questa sera deve cucinare per Perrie. I ragazzi non si rendono conto di quanto siano sexy quando cucinano...
Comunque, ho preso tempo per riflettere. Ma di cosa? Per Ale che ha tradito James ma non ha tradito me... Però, cavolo, è andata a letto con mio fratello! Oh che confusione.
La voglia di cantare è forte e a casa non c'è nessuno, allora prendo la chitarra e comincio a suonare Another World dei The Vamps.
Sento dei rumori e rimetto a posto la chitarra.
- MARY! - urla dall'altra stanza.
- CHE C'È, ZAYN?!
- TRA POCO VENGONO I RAGAZZI, O TI RENDI PRESENTABILE O TI RINCHIUDI IN CAMERA!
- OK! VA BENE!
Non mi va di vestirmi... Sono in mutande e una maglia grigia XL con su scritto On top of the world, la canzone degli Imagine Dragons. Ho i capelli legati in una cipolla a caso con delle ciocche che escono fuori. Ora dovrei studiare perché domani ho l'interrogazione di biologia, ma odio scienze. Per carità, la nostra professoressa è bravissima ma non mi va. Così, a malavoglia apro il libro e inizio a leggere, finché non sento un'imprecazione di Zayn.
Esco subito dalla camera e lo trovo a pulire il pavimento dalla maionese raccogliendo i vetri del barattolo mentre sbraita fra se e se a bassa voce. Mi saluta leggermente irritato prima di uscire da casa, mentre io me ne torno in camera.
Mary, prendi quel cavolo di libro di biologia e studia. Mary, prendilo. Potrei anche non studiare per una volta però poi non potrei avere una bella A alla fine dell’anno... Mi lascio convincere dal mio subconscio da ragazza studiosa e mi metto a sfogliare la pagina del libro. Ma io mi chiedo: cosa può interessarmi del DNA?! Per fortuna dopo qualche minuto finisco e posso dichiarare finalmente chiusi gli studi per lunedì, anche se non ho voglia di andare a scuola.
I miei pensieri si sfumano quando sento il campanello, aspettandomi alla porta Malik che si sarà scordato qualcosa, invece c’è Bradley. Arrossisco quando ricordo di non aver i pantaloni indosso.
- Immaginavo tu fossi qui...
- Già.
- Entra.
Varca la soglia mentre chiude la porta dietro di sé. Si sfila la giaccia che gli lascio poggiare sul divano. Ci sediamo vicini imbarazzati, perché nessuno dei due sa bene cosa dire.
- E così ti sei temporaneamente trasferita qui.
- Sì...
- Non posso vivere senza te.
- Dovrai abituartici per qualche giorno, per un po' di tempo.
- Torna da me, ti prego, non da Ale né dagli altri, solo da me, per me.
Abbasso lo sguardo indecisa perché non so proprio che dire. Anch'io tornerei se ci fosse solo lui.
Mi alza il mento con due dita incatenando i nostri sguardi, uno chiaro, il mio, e uno scuro, il suo, due colori opposti che si attraggono. Non diciamo nulla, gli occhi si parlano senza emettere suoni, gli occhi sono gli specchi dell'anima. Perché non esprimere ora i miei sentimenti esplicitamente invece di continuare a farglielo capire? Dovrei andare dritta al punto ma non ci riesco.
- Ti amo. - sussurra sulle mie labbra prima di baciarmi lentamente.
Lo fa in modo dolce e non lo fermo, perché non gli  voglio negare questo piacere che è anche mio. Entrambi abbiamo le mani sulle guance di uno e dell'altra coinvolti in un turbine di passione. Mi priva dell'unico indumento, gettandolo sul pavimento, mentre io tolgo la sua camicia destinandola a stare assieme alla mia maglia. Sembra che non ci tocchiamo da chissà quanto, quando in realtà è solo da stamattina. Quando mi vede senza reggiseno, mi tira il labbro con i denti.
Slaccio la cintura e gli sfilo i pantaloni mentre mi riempie il collo di baci e scioglie i capelli. Mi lascia senza respiro, soprattutto quando rimane in boxer.
- Cazzo.
- Che è successo?
- Non ho il preservativo. - dice fra un bacio e l'altro.
- Fa nulla, facciamo un figlio. - rispondo baciandolo.
- Avrà i tuoi occhi azzurri.
- È molto più probabile che avrà le tue iridi scure perché il marrone è predominante.
Si sdraia sopra di me mentre ci strusciamo l’uno contro l'altro, con la mia intimità che pulsa e il suo pacco gonfio.
- Come lo chiameremo? - chiedo ribaciandolo.
- Poi vedremo.
Scende a baciarmi il seno e gemo quando giocherella con il mio capezzolo mentre l'altro, per non fargli torto, lo stuzzica con la mano. Si toglie i boxer, mi bacia il ventre e abbassa le mutandine per poi avere accesso con la lingua in parti mai prima esplorate da nessuno, se non da lui. Gemo e ringrazio di avere un po' di privacy e che nessuno sia in casa, perché qualcuno ha osato arrivare laggiù ma quel qualcuno è il ragazzo che amo.
- MARY, CHE CAZZO FAI?!
Io e Bradley saltiamo sul posto spaventati, subito dopo mi nascondo dietro di lui per non farmi vedere nuda. Zayn è lì con la rabbia che ribolle nel suo sanguer: basta notare la sua vena pulsare sul collo. Bradley si è coperto la zona intima, poi si veste e mi passa la maglia. Vestito, si alza e mi lascia un bacio a fior di labbra prima di prendere la giacca e andarsene.
Evito lo sguardo furioso di Zayn: si percepisce la sua ira da un miglio.
- STAVI PER SCOPARE SENZA PRESERVATIVO! PENSA SE NON FOSSI ARRIVATO IO!
- SE NON FOSSI ARRIVATO IO AVREI AVUTO LA MIA PRIMA VOLTA CON IL RAGAZZO CHE AMO, ZAYN!
- E ANCHE UN FIGLIO FORSE! POI CHI LO SENTIVA TRISTAN! PRIMA UCCIDEVA BRADLEY E POI ME!
- AVREBBE UCCISO, CAZZO!
- MARY, NON ROMPERMI I COGLIONI CON I TUOI CAZZO DI CONDIZIONALI!
Rimango in silenzio, bloccata, non sapendo come rispondere.
Mi alzo e, voltandogli le spalle, sbatto violentemente la porta della mia camera, cominciando a prendere a pugni i cuscini.

Make me crazy [b.w.s.] (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora