Eccomi qui! Scusate il ritardo ma sto cercando di scrivere il più possibile ogni volta che ho tempo.
Non so se avete visto che i The Vamps andranno a Milano come opening act delle Little Mix e ci sono rimasta malissimo, ho pianto anche perché non potrò vederli...
Comunque, sono fierissina delle ragazze che hanno vinto il Brit per Shout out to my ex, lo meritavano davvero.
Su twitter mi trovate come a _yo_soy_asi
Un bacio e a presto,
a_yo_soy_asiMary's P.O.V.
Mi sveglio tra le braccia di mio fratello Tristan: ha voluto dormire con me dopo aver saputo della mia rottura con Harry.
Harry... solo il suo nome è pura poesia. Non riesco a credere che un ragazzo così dolce e romantico sia così stronzo.
Non riesco a scordarmi del nostro primo appuntamento, per non parlare della sera in cui ci siamo messi insieme.
Gli One Direction erano stati invitati da Alan Chatty Man, uno dei programmi più famosi del Regno Unito. Harry mi aveva costretto a guardare la sua intervista, con la scusa che sapendo che lo stavo guardando non avrebbe avuto l'ansia.
Quando poi Alan ha chiesto ai ragazzi delle loro storie d'amore, il presentatore ha chiesto ad Harry chi fosse la ragazza dai capelli rosa con cui si stava vedendo: in poche parole ha ammesso che ero io, che ci stavamo vedendo e che si era completamente innamorato di me. Ricordo ancora la mia reazione a quella dichiarazione: ho sputato sul tavolino tutta l'acqua che stavo bevendo e rischiavo di strozzarmi. I ragazzi e le mie due amiche erano rimaste scioccate, ma soprattutto me, tant'è che sono rimasta seduta sul divano incredula per dieci minuti. Fatto sta, che appena finita l'intervista, l'avevo chiamato ma non mi aveva risposto, così sono andata a dormire. Ad un certo punto sono stata svegliata da uno strano rumore proveniente da fuori alle tre e ventitré di notte: mi sono affacciata alla finestra e mi sono ritrovata Harry che cantava Just a little bit of your heart e Niall che la suonava alla chitarra.
Appena finita la sua performance sono corsa da lui baciandolo con passione, e così ci siamo messi insieme.
- Buongiorno. - Tris sbadiglia e mi abbraccia.
- Ti puzza l'alito. - gli rispondo storcendo il naso.
Scoppiamo a ridere e mi abbraccia.
- Come va, Piccola?
- Meglio.
- Lo stato del cuore infranto passerà con il tempo... lo sai meglio di me, giusto?
- Già. - mi accoccolo su di lui.
- Oggi hai interrogazioni o compiti in classe?
- No, per fortuna ho una giornata rilassante.
- Capito... Vai da Simon stasera?
- Sì, sto scrivendo una nuova canzone e vorrei finirla.
- Di che parla?
- Di dimenticare un ragazzo che ti ha spezzato il cuore.
- Parla di Bradley, vero? - rimango a bocca aperta, stupita dalla sua bravura nell'indovinare - Dubito che tu abbia già metabolizzato la rottura con Harry quindi è per forza riferito ad un cuore già precedentemente spezzato. Ti ha molto ferito vederlo a letto con Lauren, vero?
Non rispondo, mi limito solamente a far finta di non aver sentito la sua domanda.
Guardo il cellulare e mi rendo conto dell'ora: tanto devo mangiare e vestirmi, non sono assolutamente dell'umore per darmi una parvenza dignitosa per gli altri.
- Sono condannata agli amori che non funzionano, vero?
- Siamo ancora giovani, Mary, abbiamo tutto il tempo del mondo. Vedrai che troveremo qualcuno che ci amerà per i miei attacchi improvvisi di fame e per i tuoi sbalzi di umore da lunatica.
- Non è vero! Non sono lunatica - e metto il broncio incrociando le braccia.
- Sì, sì, e adesso io ci credo, come no! E ora, mia cara scansafatiche, dritta a scuola!
Sbuffo e Tris, invece di rimproverarmi con aria seriosa, comincia a farmi il solletico. Sono costretta così ad alzarmi per scappare da lui, ma mi rincorre e quindi arriviamo in cucina correndo con me che urlo come una pazza per cercare di allontanarlo.
- Ti sei svegliata abbastanza bene, vedo. Basta che non mi rubi il ragazzo. - commenta Ale scherzando e baciando il mio fratellone sulle labbra.
- Giammai. Non mi chiamo Abigail...
Tris mi abbraccia e mi lascia un bacino sulla guancia. Mi siedo sulle sue gambe ed Ale mi porge la mia colazione con uova, bacon e toast. Tris dice che la mangerà dopo e che questa mattina sarà James ad accompagnarci a scuola. Ale sbuffa mentre io sono felice: non volevo che Brad dovesse accompagnarci, dopo quello che mi ha confessato ieri.
Adesso sa che teoricamente io sono la sua fidanzata, ma in realtà non lo sono perché sono stata con Harry. Sono fottutamente confusa e devo assolutamente capire qualcosa in questa situazione.
Bradley fa capolino in cucina senza la maglietta. Prima di salutare gli altri mi chiede come sto, e gli rispondo che sto bene, anche se non è del tutto vero: ci vorrà del tempo affinché questa affermazione sia vera.
- Magari saluta prima, no? - dice Ale facendo la finta offesa.
- Scusami, cara. La sua bellezza mi ha ammaliato a tal punto da dimenticare quel che è lecito fare. - risponde Bradley scherzosamente abbracciandola.
- Staccati dalla mia ragazza, Simpson. - ecco che Tris marca il territorio.
Finisco la colazione mentre Bradley e Tristan cominciano a insultarsi: fanno sempre così e può sembrare che si odino, invece è il loro modo per scherzare.
Mi alzo per andare a prepararmi camminando per il corridoio quando qualcuno mi tira pef il braccio, costringendomi a voltarmi. Mi ritrovo faccia a faccia con Bradley, con il mio petto schiacciato contro il suo.
- Dovremmo finire un certo discorso, lo rimandiamo a quando starai meglio. - sussurra con le labbra a due centimetri dalle mie.
Così vicino mi uccide, facendomi girare la testa per la confusione. Deglutisco e, quando riprendo un po' di coscienza, mi distacco da lui andando in camera. Mi sbrigo a vestirmi e a prepararmi. Dopo circa venti minuti anche Ale è pronta e alla fine è Tristan che ci accompagna, visto che James non si è svegliato. Il viaggio in macchina è decisamente breve, tant'è che nonostante il ritardo arriviamo presto davanti scuola.
Scendo prima di Ale che rimane con Tris a pomiciare per un bel po' nella macchina.
Da lontanto scorgo Edoardo che mi saluta, così lo raggiungo: almeno posso parlare con qualcuno senza che mi chieda come mi senti.
- Buongiorno, Mary. - sorride - Come va?
- Tutto a posto, te?
- Tutto bene. - si guarda intorno penserioso - Quindi tra noi tutto a posto? Insomma, non ce l'hai con me, vero?
- Per cosa, scusa? - bah, questo è decisamente strano stamattina.
- Mi rincuora che tu l'abbia presa così leggera: insomma, guarda Tris quanto si è incazzato...
- Non ti seguo.
- Dai, che lo sai. Almeno saremo dei fratellastri pacifici. - ma che cazzo sta dicendo? Ho uno sguardo ancora più confuso di stamattina, il che è tutto dire. - Scusa, Tristan non ti ha detto che tuo padre si sposerà con mia sorella maggiore?
- CHE COSA?
Tutti si girano poiché mi hanno sentito alzare troppo il tono della voce. Tutto questo mi fa male: ha anche il coraggio di risposarsi quel viscido verme. Non so perché ma comincio a ridere in un modo isterico, attirando l'attenzione dei miei compagni di scuola.
- Sai che c'è? Vuoi uomini siete tutti uguali, sempre se vi si può definire tali. - alzo le braccia al cielo - Siete tutti senza palle: non riuscite a dire in faccia la verità e quindi rimandate e appena noi donne scopriamo l'arcano soffriamo. Ma a voi, in fondo, cosa importa? Tanto non siete voi quelli con le lacrime agli occhi, non siete voi quelli che si sentono il cuore a pezzi.
Si ammutolisce e appena suona la campanella entro in classe, fuggendo nell'aula di letteratura straniera, dove ho la prima ora di lezione. Mi metto al mio solito banco e poggio la testa sopra scoppiando in lacrime.
- Evans, tutto a posto?
Alzo il volto e mi ritrovo davanti il mio prof preferito, Collins. Asciugo le lacrime e riprendo il respiro.
- Il mio attuale ragazzo è diventato ex mentre mio padre sta per sposarsi con una molto più giovane di lui, nonché sorella maggiore del mio migliore amico italiano.
Sposta la sieda davanti alla mia sedendosi con il petto poggiato allo schienale e le gambe aperte, molto da uomo figo.
- Hai affrontato fasi più ardue nella tua vita, vero?
- Non lo so, io...
- Hai genitori separati con una madre caduta in depressione per un periodo, vivi con tuo fratello e non sei neanche maggiorenne, non hai mangiato per giorni e hai tentato il suicidio. In fondo questa è una sciocchezza, vero?
- Sì, ma...
- Sì e basta. Ora scrivici qualcosa sopra e passa, va bene?
Annuisco e mi accarezza una guancia asciugandomi una lacrima.
Si alza e torna alla cattedra. Mi raccomanda di sorridere e di non pensare a nulla.
Prendo un pezzo di carta pensando a come potrei concludere la canzone: cambia solo il testo perché il ritmo lo vorrei uguale per tutto il brano. Comincio così a scrivere e ad imprimere la carta d'inchiostro. Passo così la lezione senza seguire, do solo retta al fiume di parole che ho in mente. Collins non mi rimprovera, forse per non aggravare il mio stato d'animo. A fine dell'ora sorrido ammirando soddisfatta la mia minuta. Volevo fosse una musica semplice con un testo esplicito, senza troppi giri di parole, e con molte doppie voci verso la fine: vorrei cantarla con il mio gruppo, le Pretty Angels.
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Make me crazy [b.w.s.] (IN REVISIONE)
FanficUna volta la tua vita era semplice: gli amici, due fratelli, i genitori, la scuola, i ragazzi... Poi, d'un tratto, ti ritrovi a vivere con tuo fratello maggiore , i suoi due migliori amici, la tua migliore amica e il ragazzo che ami: sembra diverten...